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Il ritorno dei bond legati all'inflazione
Con una raccolta di 18,6 miliardi di dollari i flussi dell'industria degli exchange-traded product nel mese di ottobre hanno rallentato la corsa, dopo aver segnato una raccolta record nel terzo trimestre.
Come si evince dai dati contenuti nel report mensile "Etp Landscape" redatto da BlackRock, la raccolta complessiva da inizio anno del mercato Etp ha raggiunto quota 265,1 miliardi di dollari, di poco inferiore alla raccolta registrata nello stesso periodo dell'anno passato che, non va dimenticato, è stato un anno record per l'industria.
Grazie all'uscita di dati economici migliori delle attese gli investitori hanno privilegiato il comparto azionario, mentre il reddito fisso ha registrato una battuta d'arresto.
Infatti i flussi nel mese di ottobre stati guidati dall'azionario Usa a grande capitalizzazione, che ha raccolto 7,5 miliardi di dollari, spinto dai buoni risultati sugli utili delle maggiori aziende americane e da good news riguardo a operazioni di M&A.
Al secondo posto per raccolta troviamo l'azionario dei mercati emergenti, che ha beneficiato dei dati migliori delle attese provenienti dalla Cina, in particolare quello relativo all'indice dei prezzi alla produzione, tornato in positivo dopo quasi cinque anni. I flussi nel comparto si sono attestati a 3,4 miliardi di dollari, toccando la quota record di 29,1 miliardi di dollari da inizio anno.
Risultati misti per quanto riguarda le altre esposizioni azionarie non-Usa: l'equity dell'area EAFE (Europa, Australasia ed Estremo Oriente) dopo i deflussi del mese precedente ha registrato una raccolta positiva pari a 2,1 miliardi di dollari, mentre l'azionario pan-europeo ha messo a segno il nono mese negativo consecutivo, con fuoriuscite in ottobre per 1,3 miliardi di dollari.
L'incertezza relativa alle elezioni presidenziali americane e l'aumento di volatilità registrato sui mercati hanno favorito i flussi sull'oro: i fondi sull'oro fisico e quelli sulle società aurifere hanno raccolto un miliardo di dollari ciascuno.
Il segmento del reddito fisso ha raccolto nel mese di ottobre 4,1 miliardi di dollari, portando i flussi da inizio anno a 108,8 miliardi di dollari, ben oltre il record storico di raccolta segnato nel 2015. A trainare la raccolta sono stati i prodotti sulle obbligazioni governative americane indicizzate all'inflazione (i TIPS) che hanno registrato afflussi per 2,1 miliardi di dollari. Da inizio anno i fondi sui TIPS hanno raccolto 8,1 miliardi di dollari, il miglior risultato dal 2009, e i mesi di marzo e aprile hanno segnato due mesi consecutivi di raccolta record su questo segmento.
A spiegazione di questo rinnovato interesse degli investitori nei confronti di questa asset class si possono individuare tre fattori principali.
Innanzitutto i buoni dati sul mercato del lavoro: un aumento del numero degli occupati, richieste di sussidi di disoccupazione in calo e un'accelerazione della crescita dei salari sono tutti elementi che concorrono a favorire un aumento dell'inflazione e di conseguenza un aumento della domanda di TIPS rispetto ai Treasury convenzionali.
Un altro driver è l'aumento dei prezzi della materie prime: il recupero dei prezzi del petrolio dai minimi di inizio anno riflette un bilanciamento tra domanda e offerta che riduce uno dei maggiori rischi al ribasso per le performance dei TIPS.
Infine non va dimenticata l'incertezza politica: uno degli effetti collaterali di una politica anti-globalizzazione (così come si prefigura sulla base del programma del futuro Presidente Trump) è l'aumento dei prezzi al consumo, un contesto favorevole ai TIPS.