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Etp, la rotazione continua
L'industria globale degli Etp ha aperto il 2017 con flussi record, pari a 61,2 miliardi di dollari a gennaio, registrando il mese di maggiore raccolta dal settembre 2008 e il secondo miglior mese di sempre. E' quanto emerge dai dati contenuti nel consueto report mensile "Etp Landscape" redatto da BlackRock, che analizza l'andamento del mercato dei replicanti.
Molto positiva la raccolta per il mercato europeo, dove i flussi netti nel primo mese dell'anno hanno toccato i 10,2 miliardi di euro, segnando il miglior mese da agosto 2015.
Per il quarto mese consecutivo i flussi dei fondi azionari domiciliati in Europa hanno superato quelli dei prodotti obbligazionari, con una raccolta di 6,8 miliardi di euro per l'equity e 2,7 miliardi di dollari per il reddito fisso, come risposta degli investitori a tassi di interesse più elevati, ad aspettative di reflazione e ad un rafforzamento della ripresa macroeconomica globale.
Da ottobre si è innescata un'inversione del trend che ha visto nel corso del 2016 una netta predilezione degli investitori per i fondi obbligazionari (tra gennaio e ottobre l'azionario aveva raccolto 3,1 miliardi di dollari contro i 27,2 miliardi di dollari del reddito fisso), con una conseguente rotazione verso i fondi azionari: negli ultimi tre mesi infatti si sono registrati flussi positivi per 21,3 miliardi nell'equity, mentre il saldo netto della raccolta nell'obbligazionario è pari a zero.
All'interno del comparto azionario dei paesi sviluppati i maggiori afflussi si sono registrati nei prodotti con esposizione sugli Stati Uniti, con una raccolta pari a 2,7 miliardi di dollari, e sull'Europa, con flussi netti per 1,7 miliardi di dollari.
Per i prodotti azionari europei gennaio è stato il quarto mese consecutivo di flussi positivi dopo 10 mesi consecutivi di deflussi, da gennaio a settembre 2016.
Dopo aver avuto un andamento fortemente divergente negli ultimi due anni, ora i flussi nell'azionario europeo e statunitense si stanno muovendo in tandem, a dimostrazione di un rinnovato appetito per gli asset di rischio a livello globale.
Nel comparto delle materie prime, è interessante notare il diverso andamento della raccolta nei prodotti legati all'oro a livello geografico: i fondi sul metallo giallo domiciliati in Europa hanno registrato flussi positivi pari a 400 milioni, contro deflussi pari a 700 milioni nel resto del mondo.
Questa dinamica suggerisce che gli investitori europei sono in questo momento più focalizzati sulla diversificazione di portafoglio rispetto agli investitori delle altre regioni.
Per quanto riguarda i mercati emergenti, è stata una fine d'anno debole sia per l'equity che per il reddito fisso, con forti deflussi a partire dalle elezioni presidenziali americane di novembre.
Dall'inizio del 2017 i flussi hanno ripreso slancio in entrambi i comparti, anche se questo dato nasconde il vero quadro: in realtà gli investitori europei stanno acquistando debito emergente e contestualmente stanno vendendo equity emergente, mentre nel resto del mondo gli investitori sono focalizzati sull'acquisto dell'asset class azionaria em.
Infine il Giappone. L'azionario giapponese ha registrato flussi significativi, guidati dalla Banca del Giappone, che sta acquistando fondi sull'equity del Sol Levante dall'inizio del 2013, in coincidenza con la nomina di Shinzo Abe a Primo Ministro, confermandosi il driver principale degli afflussi anche nel mese di gennaio.
I prodotti domiciliati in Europa hanno registrato flussi netti pari a 100 milioni di dollari, segnando il quarto mese consecutivo di raccolta positiva dopo un periodo di nove mesi nel quale gli investitori europei hanno disinvestito capitali per 7 miliardi di dollari dagli Etp sull'equity giapponese. Anche su questo comparto è evidente un cambiamento nelle dinamiche dei flussi, che conferma un ritorno di interesse da parte degli investitori per i risk asset.