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Cresce la ricchezza mondiale
Secondo l'ottava edizione del Global Wealth Report pubblicato dal Credit Suisse Research Institute nel periodo tra la metà del 2016 e quella del 2017 la ricchezza mondiale globale è aumentata del 6,4% (16,7 mila miliardi di dollari, fino a raggiungere 280 mila miliardi di dollari), il tasso più elevato dal 2012. L’incremento riflette gli ampi guadagni nei mercati azionari, insieme agli incrementi degli asset non finanziari, che per la prima volta hanno toccato livelli superiori a quelli del 2007, anno di inizio della crisi. La crescita della ricchezza ha anche superato la crescita della popolazione: il patrimonio medio pro capite tra la popolazione adulta è cresciuto quindi del 4,9% con un nuovo massimo storico di 56.540 dollari.
Il focus a livello geografico
Nell’ultimo anno è proseguito il buon andamento dell’attività economica e dei mercati finanziari negli Stati Uniti, che ha portato a un aumento della ricchezza per il nono anno consecutivo. Gli Stati Uniti hanno contribuito alla ricchezza globale con circa 8,5 mila miliardi di dollari, pari a circa la metà dell'incremento totale mondiale degli ultimi 12 mesi, principalmente grazie ad asset finanziari più solidi. Da un raffronto dell’incremento della ricchezza tra i paesi, emerge che gli Usa sono tornati in testa alla classifica con una crescita di cinque volte superiore all’incremento registrato in Cina (1,7 mila miliardi di dollari), che si colloca al secondo posto. Oggi la ricchezza del paese è stimata intorno a 93,6 mila miliardi di dollari, pari al 33% della ricchezza globale. Gli Stati Uniti ospitano il più elevato numero di persone che rientra nell'1% più facoltoso del pianeta nonché il 43% degli attuali milionari mondiali.
L'Europa ha, invece, registrato il secondo maggiore incremento della ricchezza in termini assoluti tra le diverse regioni (4,8 mila miliardi di dollari), con un tasso di crescita equivalente a quello globale pari al 6,4%. Raffrontando l'incremento della ricchezza a livello di paesi, la forte posizione dell'Eurozona si riflette nei livelli di crescita di Germania, Francia, Italia e Spagna, che rientrano tutti nella classifica delle dieci economie con i maggiori incrementi patrimoniali. Insieme hanno contribuito in ragione di 3,1 mila miliardi di dollari, o quasi il 20%, alla crescita della ricchezza a livello globale. In termini percentuali, la Polonia risulta il paese che ha registrato la maggiore crescita del patrimonio detenuto dalle famiglie (18%), soprattutto grazie all'aumento dei prezzi azionari. La ricchezza totale dell'Eurozona, pari a 53 mila miliardi di dollari nel 2017, è paragonabile a quella statunitense alla fine degli anni '90.
Prospettive per la ricchezza per i prossimi cinque anni
Secondo il rapporto, la ricchezza globale continuerà a crescere a un ritmo analogo a quello dell’ultimo lustro (crescita stimata del 3,9% e crescita rilevata del 3,8% negli ultimi cinque anni), seppure inferiore alla stima precedente del 5,4%. Sulla scorta di queste previsioni aggiornate, la ricchezza mondiale dovrebbe raggiungere 341 mila miliardi di dollari entro il 2022. Si ritiene che le economie emergenti genereranno ricchezza a una velocità superiore rispetto ai paesi sviluppati e raggiungeranno probabilmente una quota del 22% della ricchezza mondiale alla fine dei cinque anni. Tuttavia, la produzione di ricchezza in tali economie è più lenta del previsto. Non sorprende che, stando alle previsioni, il contributo più consistente proverrà dalla Cina ed è stimato intorno ai 10 mila miliardi di dollari, ossia un aumento del 33%. In linea generale, l'outlook per il segmento dei milionari in dollari è positivo e prevede un incremento del 22%: i Paperoni dovrebbero quindi passare dai 36 milioni attuali ai 44 milioni nel 2022. I milionari italiani si prevede crescano del 13% nel 2022 per raggiungere quota 1 milione e 451 mila.