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I tecnologici non perderanno terreno
Le incertezze politiche potrebbero in parte rientrare, favorendo i mercati azionari nel nuovo anno. E' il momento di lasciare i titoli ciclici e passare ai difensivi, come alimentari, beni per la casa e aziende sanitarie.
Nel 2018, i mercati azionari hanno visto un ritorno della volatilità, un elemento con cui dovremo imparare a convivere. I fattori che penalizzano il mercato – come Brexit, bilancio italiano, guerra commerciale, picco nei tassi di crescita, stretta monetaria – e quelli che lo sostengono – crescita continua dei profitti, un'economia integra, bassi tassi di interesse, stimolo fiscale in potenziale crescita – sostanzialmente si bilanciano. E questo offre materiale sufficiente per sostenere le proprie posizioni sia agli ottimisti sia ai pessimisti. Dopo le correzioni di ottobre e novembre, le valutazioni si sono normalizzate e in Europa e Asia sono vicine ai minimi raggiunti in passato. Tuttavia, non forniranno un supporto significativo per l'azionario finché le incertezze continueranno a essere presenti.
La principale fonte di pressione negli Stati Uniti è stata innanzitutto l'aumento dei tassi di interesse e, più recentemente, il timore di un rallentamento economico. Se i segnali di un allentamento della politica monetaria negli Stati Uniti aumenteranno nei prossimi mesi, per Wall Street potrebbe derivarne un impulso positivo. I mercati azionari asiatici, in particolare la Cina, risentono della guerra commerciale con gli Stati Uniti. Se si raggiungerà un accordo, è possibile che i mercati azionari in Asia non faranno comunque registrare miglioramenti. Infine, l'Europa deve trovare un compromesso con la Gran Bretagna e l'Italia e quindi ci aspettiamo di vedere crescere la fiducia anche in quest'ambito.
Rispetto alla crisi finanziaria di 10 anni fa o al crollo delle dot-com nel marzo del Duemila, i problemi attuali sono fondati più su questioni politiche che economiche. Molte di queste incertezze derivano dalle politiche aggressive di leader o stati populisti che mettono in atto dimostrazioni di forza o pressioni sulle frontiere. Secondo Ethenea, 'se questi atteggiamenti rientreranno, è probabile che si potrà trovare una soluzione ai problemi. Pertanto, non è il momento di essere troppo pessimisti sul mercato azionario nel 2019'.
Attualmente viene prestata molta attenzione a una potenziale rotazione nel settore dei mercati azionari. Il settore tecnologico statunitense ha sovraperformato con continuità per circa un decennio, ma ha mostrato alcuni segni di debolezza negli ultimi mesi, secono il team di Ethenea causati per lo più da un sentiment di mercato esageratamente euforico nel 2018 e da alcune valutazioni eccessive. Una situazione che si è sanata nella seconda metà del 2018 e la forte crescita strutturale nello spazio tecnologico è molto sostenuta. Questo è il motivo per cui il team non prevede una significativa sottoperformance dei titoli tecnologici statunitensi nel 2019.
D'altro canto, è il momento di diventare più difensivi all'interno del portafoglio azionario. Mentre i titoli ciclici hanno visto una straordinaria sovraperformance dalla metà del 2016, questo trend si è concluso a febbraio 2018. Da allora, le azioni cicliche hanno sottoperformato in modo drammatico rispetto alle azioni difensive. Tuttavia, poiché siamo in una fase tardiva del ciclo economico, con il passare del tempo per i titoli ciclici sarà più difficile catturare l'interesse degli investitori
All'interno dei settori più difensivi possiamo ancora trovare nomi molto interessanti e questo potrebbe dunque essere il posto giusto in cui investire, sostiene il team, per esempio i produttori e distributori di alimenti e bevande, i produttori di beni per la casa non durevoli e le aziende sanitarie. Ethenea non è così ottimista invece riguardo alle utilities e alle telecomunicazioni, in quanto stanno scontando ingenti quantità di debito.