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BlueBay: i mercati emergenti brillano di luce propria
Tra i mercati emergenti che offrono sulla carta più rendimenti ci sono Cina, Turchia, Argentina e Angola. Lo stimano gli esperti di BlueBay, secondo cui questi Paesi sono più avvantaggiati dalla ripresa economica globale, dalla debolezza del dollaro e dalle politiche espansive.
Il destino dell’economia globale dipende dallo sviluppo e dalla distribuzione dei vaccini. Questo contesto di incertezza crea opportunità per gli investitori attivi, soprattutto per quelli aperti ad adottare un approccio ‘di ritorno assoluto o senza ‘vincoli’, che miri a capitalizzare sulla dispersione e sull’asimmetria causata da tale contesto. In sostanza, secondo Polina Kurdyavko, head of emerging market debt di BlueBay AM, tale approccio offre agli investitori l’agilità e la flessibilità di investire ovunque e usare qualsiasi strumento, caratteristiche particolarmente pertinenti in questo ‘nuovo mondo’.
Di riflesso, guardando al 2021, l’esperta stima che i portafogli con convinzione più elevata, maggiore concentrazione, duration più flessibile e corta, offrano il profilo rischio/rendimento più attraente. Una strategia simile è particolarmente interessante se si guarda ai mercati emergenti, il cui obbligazionario è così esteso da avere un valore pari a circa il 60% del Pil mondiale. Se si aggiunge la traiettoria positiva di questa regione, che è pari a tre quarti della crescita globale ed è due volte più grande rispetto a 20 anni fa, si capisce perché gli investitori sono più interessati a questo comparto, in un contesto di bassi rendimenti.
Perché scegliere i mercati emergenti ora?
Nel 2021 l’allentamento delle politiche sembra proseguire, supportando gli asset rischiosi, soprattutto col numero di casi Covid ancora in salita. Gli emergenti sono già diventati una posizione lunga per molti operatori sui mercati, anche se un trend in crescita riguarda lo spostamento verso mercati più locali, soprattutto nel credito. Ciò probabilmente è guidato dall’idea che la debolezza del dollaro potrebbe diventare più strutturale, supportando le performance per questo comparto. Questo è particolarmente vero se si guarda al forex, dove – dice Kurdyavko - i prezzi sono convenienti al momento. Anche perché, la combinazione di tassi negativi negli USA e del miglioramento dei saldi delle partite correnti probabilmente rappresenterà un vento favorevole per gli asset in valuta locale nel 2021.
Per vedere accentuarsi questa tendenza è però necessario un catalizzatore, che potrebbe essere l’Amministrazione USA smussando i rischi geopolitici e con un atteggiamento più prevedibile a livello di politiche. Inoltre, con i Democratici che controllano entrambe le Camere, è probabile che vedremo stimoli fiscali più ampi. Questa situazione negli USA, secondo l’esperta di BlueBay, dovrebbe spingere gli investitori ad assumersi rischi in altri mercati e portare alla debolezza del dollaro, tutti fattori di supporto per i mercati emergenti. Tuttavia, l’elemento più rilevante per gli emergenti è la distribuzione del vaccino e il fatto che dovrebbero vedere una crescita più solida quest’anno.
Dove trovare le migliori opportunità?
Il mercato immobiliare cinese continua a offrire valutazioni relativamente interessanti e non disponibili altrove: la ragione è principalmente la mancanza di trasparenza, ma fondamentalmente il settore gode di una base stabile. Altro sovrappeso è la Turchia. Nonostante il mix di politiche deboli degli ultimi anni, in cui sono state spese gran parte delle riserve di valuta estera, molte aziende ed enti finanziari nel Paese sono solidi. Un altro esempio è l’Argentina: dopo aver ristrutturato il debito l’anno scorso, ha un mix di politiche molto debole, che probabilmente resteranno in vigore. Tuttavia, verso fine anno si terranno le elezioni di metà mandato, che potrebbero modificare lo status quo.
Attesa una crescita più robusta delle economie sviluppate
Infine, è molto interessante l’Angola, che ha sofferto nel 2020 a causa dei bassi prezzi del petrolio. Il Paese, ora che il greggio sta rimbalzando, riceve un po’ di sollievo dalle agenzie multilaterali e i rendimenti sono elevati, quindi presenta un buon potenziale. In generale, conclude Kurdyavko, gli emergenti continuano a offrire valutazioni interessanti, rendimenti potenzialmente in rialzo e aspettative per una ripresa più solida nel 2021 rispetto alle economie sviluppate.