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Economia, la ripresa mondiale ha perso slancio
La ripresa economica sta perdendo slancio a causa della variante Delta della pandemia e dei ritardi accusati da alcuni Paesi emergenti. L’FMI ha corretto in calo le previsioni per il Pil mondiale, al 5,9 per cento. Le criptovalute sono un’opportunità, ma presentano anche molti rischi.
Il quadro economico mondiale sta diventando meno brillante di quanto visto nella prima parte dell’anno: le stime sull’economia mondiale del Fondo Monetario Internazionale sono peggiorate seppur lievemente, mentre per l’inflazione – attesa tornare sui livelli pre-pandemia entro metà del prossimo anno – c’è sempre il rischio di una accelerazione. È quanto si legge nell’aggiornamento del ‘World Economic Outlook’ dell’Organizzazione, che indica per il 2021 una crescita del Pil del 5,9% (contro il 6% previsto nel report di luglio) e per il 2022 un +4,9% (in linea rispetto a tre mesi fa). Continua a correre invece l’Italia, la cui crescita è stata corretta al rialzo per quest’anno, al 5,8% dal 4,9% indicato a luglio (confermata invece la stima per il 2022, a +4,2%).
Paesi emergenti e avanzati legati a doppio filo
La correzione delle previsioni mondiali, ha spiegato Gita Gopinath, capo-economista dell’FMI, riflette soprattutto i marcati rallentamenti nelle previsioni di alcuni Paesi. In particolare, dietro al peggioramento degli Stati più poveri c’è la difficoltà che questi incontrano nella lotta al Covid. Dietro la revisione dell’outlook di breve periodo dei Paesi avanzati ci sono invece i ritardi che accusano negli approvvigionamenti. È un effetto a cascata, in quanto molta parte dell’economia dei Paesi avanzati si regge sulle forniture che arrivano dai mercati emergenti. Le strozzature nelle catene di approvvigionamento, risultate per altro più lunghe del previsto, hanno avuto nel frattempo effetti negativi anche sull’inflazione a livello generale.
È l’effetto della variante Delta
Dunque, secondo l’FMI, la ripresa è ancora in corsa, ma lo slancio è frenato dalla variante Delta, la cui contagiosità è molto alta. Nel mondo il numero di morti di Covid ha avvicinato la soglia dei 5 milioni, con conseguenze nefaste per la salute e per l’economia. Intanto la ripresa ha fatto da miccia alla rapida accelerazione dell'inflazione a livello globale, accesa dal boom dei consumi (rimasti compressi durante il lockdown), dalle difficoltà nel soddisfare la domanda (a causa del rallentamento delle forniture) e dalla sensibile accelerazione delle quotazioni delle materie prime. L’FMI si attende che l’inflazione (pur rimanendo alta nei prossimi mesi) tornerà sui livelli pre-Covid prima della metà del 2022, ma avverte che permangono i rischi di una sua accelerazione.
Il boom delle criptovalute, tra opportunità e rischi
I rischi per la stabilità finanziaria sono stati contenuti grazie alle politiche fiscali e monetarie, che hanno permesso anche il rimbalzo dell’economia. È quanto si legge nel ‘Global Financial Stability Report’ dell’FMI, secondo cui gli investitori durante l’estate hanno perso l’ottimismo, preoccupati per il quadro economico condizionato ancora dal Covid. Nel rapporto c’è un capitolo dedicato al fenomeno delle criptovalute, che offrono sia opportunità (pagamenti facili e veloci, servizi finanziari innovativi, attività dove in precedenza non c’erano banche), ma anche, e soprattutto, rischi. Si tratta di un mercato che ha superato, secondo l’Organizzazione, un valore di 2mila miliardi di dollari, in aumento di dieci volte dall’inizio del 2020. I rischi per i risparmiatori sono ‘considerevoli’, a causa della scarsa trasparenza e della mancanza di controlli: sono esposti a furti, in balia della speculazione, e a vere e proprie frodi. Il mercato, così com’è, può essere usato per il riciclaggio di denaro o per il finanziamento di attività terroristiche.