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Schroders: azionario, dieci temi per il 2021 e oltre
Gli esperti di Schroders hanno indicato dieci temi operativi destinati a influenzare le Borse quest’anno e anche oltre. Tra questi spiccano l’inflazione, la sostenibilità, la crescita dell’Asia emergente, le potenzialità dell’healthcare e la vulnerabilità di molti indici che oggi sono ai massimi.
Negli ultimi anni l’azionario è stato dominato da un gruppo ristretto di titoli mega-cap sia Usa sia asiatici. Questo ha creato un contesto molto favorevole per gli investitori growth, lasciando tuttavia indietro molti altri titoli meno in voga. Nel 2020 è diventato sempre più evidente che il gap tra le performance di vincitori e vinti non era giustificabile. Lo sviluppo di vaccini efficaci a novembre ha quindi fatto da catalizzatore per una rotazione che, secondo gli esperti di Schroders, è solo agli inizi. Ma come evolverà questo cambio di passo? David Philpotts, head of strategy QEP della banca d’affari ha individuato dieci potenziali temi che potrebbero emergere nei prossimi mesi e anni.
1. Le buone notizie sono già ‘incorporate’ nei prezzi
Le Borse continueranno a beneficiare degli stimoli finanziari, ma dovranno fare anche i conti anche con 3 venti contrari: quotazioni elevate, improbabilità che i tassi si riducano notevolmente e alti livelli di debito pubblico. In ultima istanza il miglior modo per prevedere i rendimenti è guardare ai prezzi. Il fatto che molti titoli e gran parte dei principali indici siano vicini ai massimi storici li rende più vulnerabili a possibili notizie negative.
2. Il value offre opportunità interessanti
Per molto tempo, i mercati non sono riusciti a distinguere titoli di qualità con fondamentali solidi convenienti e titoli con problemi ciclici o strutturali. A novembre la dispersione dei prezzi ha raggiunto gli estremi toccati durante la bolla tech del 1999-2000, ma l’arrivo dei vaccini e la minore incertezza politica USA hanno agito da catalizzatore per il cambiamento. Tuttavia, il processo di re-rating dei titoli meno favoriti è solo all’inizio.
3. La bolla del growth potrebbe sgonfiarsi
Gli investitori si sono innamorati della narrativa “chi vince prende tutto”, ma tale approccio ha avuto sì successo negli ultimi dieci anni, ma - secondo Philpotts - difficilmente continuerà a essere valido. A causa delle attuali valutazioni estreme di molti di questi titoli ‘prediletti’, le aspettative sulla loro crescita sono molto elevate.
4. I mercati USA sono sui massimi degli ultimi 50 anni
Gli Stati Uniti hanno dominato i mercati negli ultimi anni e mostrano quindi anche gli esempi più estremi di prezzi eccessivi. Tuttavia, in questo mercato continuano a esserci molte interessanti opportunità value, soprattutto nelle aree meno popolari come prodotti farmaceutici e aziende tecnologiche della "vecchia scuola", anche se stanno aumentando i venti contrari.
5. L’Asia emergente conveniente e con prospettive di crescita
Come gli USA, l’Asia ha un piccolo numero di aziende mega-cap con performance stellari. Tuttavia, in generale, l’Asia emergente mostra valutazioni più convenienti rispetto a quelle dei mercati sviluppati e offre opportunità sia value che growth. I mercati emergenti dell’area, stima l’esperto, potrebbero mettere a segno solide performance quest’anno, soprattutto nei settori sensibili alle esportazioni, che dovrebbero godere della ripresa globale.
6. L’inflazione rappresenta un rischio nel breve periodo
Un'eredità dell'attuale pandemia è rappresentata dalla minaccia dell’inflazione, conseguenza di una politica monetaria e fiscale estremamente accomodante in tutto il mondo e di un risparmio delle famiglie insolitamente alto. La crescita dei prezzi, che potrebbe scuotere i mercati, ha storicamente supportato i ciclici e quelli che beneficiano di tassi più elevati, ovvero materiali, industria, beni di consumo e banche. Gli sconfitti sono i settori considerati ‘bond-proxy’, come quello delle utility, mentre molti immobiliari sono già sotto pressione per il collasso della domanda di uffici.
7. Valutazioni interessanti per l’healthcare
L’esperto di Schroders vede per gli investitori molte opportunità nei segmenti meno ciclici, come l’healthcare, un settore molto vasto e in parte già sotto i riflettori (per esempio il comparto di biotecnologie/genomica). Sono soprattutto i farmaceutici a mostrare valutazioni particolarmente attraenti, essendo difensivi e perché beneficiano della regolamentazione USA sui prezzi dei farmaci.
8. Il trend degli investimenti ambientali continuerà
Gli obiettivi fissati dagli Accordi di Parigi implicano che le pressioni per la riduzione di emissioni di carbonio continueranno e che le aziende dovranno adattarsi. Gli investimenti in oil&gas resteranno probabilmente su livelli inferiori rispetto al pre-pandemia. Lo spostamento verso i combustibili non fossili sarà un focus chiave per gli investimenti nel prossimo decennio, insieme alle batterie per l’immagazzinamento di energia e i biocarburanti.
9. Le considerazioni sociali sono sempre più importanti
La pandemia ha fatto crescere la consapevolezza dell’importanza delle questioni sociali, soprattutto in aree come la salute mentale e la crescente disuguaglianza. Philpotts è fermamente convinto che prendere in considerazione i problemi sociali sarà sempre più importante per le performance di investimento future.
10. Gli investimenti tematici
Gli investimenti tematici sono associati agli importanti trend che trascendono la classificazione tradizionale dei titoli per settore o industria. Un esempio è l’ascesa di internet e dei social media negli ultimi 20 anni. Il numero di titoli potenzialmente tematici cresce di giorno in giorno, in linea col ritmo delle disruption e l’interesse per questi titoli. Gli investitori retail sono sempre più attivi sui mercati e sono spesso più attratti da temi popolari che non dagli approcci basati sulle valutazioni. Molti di questi temi probabilmente persisteranno ma, secondo l’esperto, c'è un crescente rischio di nuove bolle: quindi sono sia un’opportunità sia di un rischio per gli investitori di lungo periodo.