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Eventi in grado di destabilizzare i mercati nel 2018
Un flash crash del 25% a Wall Street e un’impennata seguita dal collasso del bitcoin sono tra i dieci eventi imprevisti (situazioni atipiche in grado di sconvolgere l’andamento dei mercati) stilati da Saxo Bank per l’anno appena iniziato
La Fed perde la sua indipendenza e il Tesoro Usa prende il testimone
La battaglia tra repubblicani e democratici per accaparrarsi il voto populista in vista delle elezioni legislative del novembre 2018 cancella ogni tipo di disciplina di bilancio e, unita al taglio delle tasse voluto da Trump, provoca l’avvio di una fase recessiva per l’economia Usa.
In uno scenario caratterizzato da tassi più alti e da pressioni inflazionistiche, la Fed perde il controllo della situazione e il Tesoro assume poteri di emergenza e obbliga la banca centrale a limitare i rendimenti dei Treasury bond a lunga scadenza al 2,5% per evitare un crollo del mercato obbligazionario.
La Bank of Japan è costretta ad abbandonare il controllo della curva dei rendimenti
In scia all’incremento dei rendimenti obbligazionari a livello globale, la divisa nipponica rischia il tracollo sul mercato dei cambi. Lo stato di allerta costringe la BoJ ad accelerare la sua politica di stimoli e le turbolenze colpiscono in pieno la valuta domestica.
Pechino lancia il Petro-renminbi
Lo yuan si rivaluta di oltre il 10% nel cross con l’usd. La Cina è il più importante importatore di petrolio e molti paesi esportatori sono felici di chiudere transazioni in yuan. Il ridimensionamento del potere Usa e il successo dei future sulle materie prime denominati in yuan, sostengono il lancio del future sul petrolio grezzo voluto dal Mercato Internazionale dell’Energia di Shanghai. L’introduzione del Petro-yuan porta a una rivalutazione della divisa cine del 10% rispetto al dollaro.
Flash crash del 25% a Wall Street
I livelli storicamente bassi di volatilità lasciano il passo a nuovi record di volatilità. I minimi storici toccati dagli indici Vix e Move coincidono con i massimi storici delle Borse e di alcuni mercati immobiliari. Il risultato è una bomba pronta a esplodere. L’indice Standard and Poor’s 500 perde il 25% del suo valore in poche sedute e segue un trend simile a quello visto nel 1987.
Gli elettori Usa premiano la sinistra alle elezioni legislative del 2018
Il deficit Usa si impenna e i rendimenti dei Trasury bond trentennali superano il 5%. La repulsione dei giovani per Trump, la crescente disuguaglianza aggravata dalla riforma fiscale voluta dai repubblicani e una nuova generazione di candidati democratici che non temono il ricorso allo stile del populista Sanders muovono in massa la generazione dei millennials verso le urne.
L’impero austro-ungarico minaccia di prendere il controllo dell’Europa
L’euro si sgonfia e raggiunge la parità con l’usd a causa dei problemi interni all’Unione Europea. La divisione tra i membri centrali dell’UE e quelli euroscettici raggiunge livelli tali da spostare l’asse portante dal tandem Germania-Francia al gruppo CEE.
Crollo del bitcoin
Il recente lancio di un future sui mercati ufficiali dei derivati negli Usa propizia una partecipazione massiccia di investitori privati e istituzionali alle negoziazioni. Il risultato è un rialzo del bitcoin che raggiunge il suo massimo nel 2018 superando i 60.000 usd. Poco dopo il boom si interrompe bruscamente. Russia e Cina si muovono per limitarne le negoziazioni o proibirle del tutto. La quotazione crolla in prossimità dei 1.000 usd.
La nuova primavera del Sudafrica
Un’onda di transizione democratica coinvolge l’Africa sub sahariana. La rinuncia forzata del presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, nel corso del 2017, scatena una serie di cambi al vertice in altri paesi del continente. Il presidente sudafricano Zuma è obbligato ad abbandonare il potere. Il Sudafrica è il principale beneficiario del nuovo scenario e il rand si rivaluta del 30% rispetto alle principali divise. Il paese sperimenta tassi di crescita molto elevati e trascina anche gli Stati confinanti verso la crescita.
Tencent diventa la più grande società del pianeta. Apple perde il primato
I titoli del gigante tecnologico cinese hanno messo a segno una rivalutazione del 120% nel 2017. Tencent è così entrata a far parte della top five mondiale delle aziende per livello di capitalizzazione. Nel 2018 la rivalutazione delle sue azioni supererà di nuovo il 100% e scanserà Apple dal trono di società a più elevata capitalizzazione del pianeta.
Le donne rompono il ‘tetto di cristallo’
Nel 2017 solo il 6,4% dei Ceo aziendali alla guida delle società incluse nella lista Fortune 500 sono donne. Il cambio sta per arrivare. Nel 2018 le donne guideranno più di 60 delle 500 imprese incluse nella lista stilata da Fortune.