- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
L’effetto contagio è sempre in agguato
Il denaro ha cercato rifugio nei prodotti monetari con flussi in entrata per 4.143 mln ed è fuggito da quelli esposti alle obbligazioni ad alto rendimento, che perdono il 10% del patrimonio
L'Italia ha dimostrato una capacità di contagio che, nonostante il recupero delle quotazioni dei titoli di stato, ha lasciato intendere quanto grave possa essere l’eventuale crisi di un paese così importante all’interno dell’area. Stando ai dati raccolti ed elaborati da Merrill Lynch, i fondi azionari europei hanno registrato –al 30 maggio- flussi in uscita per 3.808 mln di euro. I rimborsi complessivi accumulati dai fondi azionari europei fanno registrare deflussi da inizio anno per circa 11.378 mln di euro.
L’iter della formazione del nuovo governo in Italia ha lasciato un’orma profonda nei portafogli dei fondi comuni d’investimento europei. L’incertezza sulla nuova fase politica nella terza economia dell’eurozona ha avuto il suo momento di maggiore tensione nella giornata del 29 maggio, quando il mercato cominciò a scontare timori sulle prospettive dell’Italia di uscire dall’euro.
Il rischio di elezioni anticipate è stato letto dagli investitori internazionale come una specie di referendum sulla permanenza del paese nell’eurozona. La tensione si è finalmente allentata dopo l’accordo tra M5S e Lega per presentare una lista dei Ministri meno bellicosa nei confronti dell’UE.
L’impennata dello spread dei Btp dcennali rispetto ai Bund di pari scadenza fino a ridosso dei 320 punti base, ha innescato importanti rimborso anche dal segmento del reddito fisso: 1.513 mln dai prodotti focalizzati sui bond investment grade e 635 mln da quelli specializzati sugli high yield bond. Nel corso del 2018 i deflussi dai bond ad alto rendimento hanno toccato i 22.960 mln di euro, circa il 10% del patrimonio con un volume pari al doppio dei deflussi che hanno coinvolto i prodotti azionari.
La fuga da questi veicoli d’investimento è stata seguita da massicci flussi in entrata indirizzati verso i fondi monetari. Nonostante i loro rendimenti molto bassi –in alcuni casi anche negativi- i fondi monetari europei hanno raccolto 4.143 mln di euro nella settimana più critica della crisi politica italiana. In una sola settimana il patrimonio complessivo di questa categoria è cresciuto dello 0,4%. L’altra destinazione rifugio è rappresentata dai fondi con focus sul settore energetico con flussi in entrata per 446 mln.
Il mercato osserverà con attenzione le azioni e le decisioni che verranno prese per realizzare gli impegni che i leader politici hanno assunto. Da qui in avanti c’è da aspettarsi che la volatilità continui ad essere influenzata dal flusso di notizie e probabilmente rimarrà elevata fintanto che non si farà chiarezza su alcune problematiche cruciali, come la fiscalità. È importante avere una strategia per affrontare questa fase di incertezza e molti esperti continuano a considerare appropriato affidarsi all’analisi dei fondamentali. Questa è stata una crisi politica, ma l’Italia ha diversi parametri favorevoli. Questi fattori positivi contribuiranno ancora a mitigare la turbolenza generata dall’incertezza politica.
La BCE non deve essere considerate un deus ex machina in questo ambito e dovremmo aspettarci che svolga il suo ruolo di Banca Centrale mantenendo la stabilità finanziaria e dei prezzi, senza reagire alle crisi politiche.