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Un futuro meno costoso per l’energia alternativa
Gli analisti di Bloomberg prevedono che in un futuro non troppo lontano l’energia eolica e solare rappresenteranno circa il 48% della capacità installata e ammonteranno al 34% della produzione totale di energia elettrica, un enorme salto in avanti rispetto alla situazione attuale.
Eppure, dall'inizio del 2016 la quantità di denaro investita in energia rinnovabile a livello globale è diminuita, un dato che appare in controtendenza se si considera la solida crescita del settore e i piani per il futuro. Quali sono, quindi, le cause di questo calo degli investimenti? Stranamente, ciò è dovuto ad un elemento che sta dietro al boom: un drastico calo dei costi. Dopo la crisi finanziaria, molti, tra cui noi, si sono stupiti del ritmo a cui l'energia eolica e quella solare sono diventate competitive in termini di costi. Lo scorso settembre, due progetti di energia eolica offshore con sede nel Regno Unito si sono aggiudicati contratti per 57,50 sterline per megawattora (MWh), posizionandoli tra gli impianti di produzione di energia elettrica più economici in Gran Bretagna.
Si prevede inoltre che tali costi diminuiranno ulteriormente. Le stime suggeriscono che il costo dell'elettricità prodotta dall'energia solare potrebbe diminuire di un ulteriore 66% entro il 2040, mentre quello dell'energia eolica prodotta offshore potrebbe diminuire del 71%. In prospettiva, alcuni analisti del settore stanno andando oltre lo scenario di una produzione energetica limitata con prezzi in aumento, per passare a quello di fonti energetiche potenzialmente abbondanti, a buon mercato e pulite. La previsione potrebbe senz'altro avvalorare gli argomenti commerciali a favore degli investimenti nell'efficienza energetica. Ma questa è solo una delle numerose e notevoli conseguenze che si prospettano a livello di investimenti.
Quali sono le conseguenze sul piano delle opportunità per gli investitori?
Il calo dei costi nel settore delle energie rinnovabili è il segnale di un'industria in rapida maturazione, in grado di sviluppare progetti a prezzi competitivi e sempre più spesso senza sovvenzioni: in tal modo, si crea un ambiente fertile per gli investimenti, attirando risorse da parte di grandi gruppi di investitori e di sviluppatori ambiziosi. Il team di Jupiter Am ritiene che per un investitore di lungo periodo sia fondamentale capire se il clima di concorrenza tra gruppi di sviluppatori di progetti e società di rinnovabili rimarrà sano, riducendo i costi dei progetti ed espandendo il mercato delle energie rinnovabili, ma mantenendo al contempo margini interessanti per gli investitori azionari.
Ad esempio, il settore delle tecnologie delle energie eolica e solare è già stato soggetto a un processo di riorganizzazione in seguito al crollo dei finanziamenti e dei prezzi dei progetti dopo la crisi. A dominare il settore eolico onshore è oggi un numero abbastanza limitato di operatori di rilievo con una programmazione di progetti sul lungo termine, mentre il settore offshore è capeggiato solo da due competitor. Nel frattempo, il ricorso a gare d'appalto pubbliche per la capacità energetica ha portato alla concorrenza tra diversi tipi di tecnologie rinnovabili, e non soltanto in opposizione ai combustibili fossili. Anche se questo ha senso dal punto di vista dei costi, la concorrenza tra energia eolica e solare ha provocato dei cambiamenti nei modelli di business. Vestas, ad esempio, si sta riposizionando come fornitore di soluzioni energetiche sostenibili anziché solo di tecnologie per l'energia eolica.