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Assicurazioni: aumenta la raccolta, bene il ramo danni
A quanto emerge dal bollettino statistico pubblicato dall'Ivass, nel primo semestre di quest’anno la raccolta premi nei rami vita e danni delle imprese del settore è stata pari a 74,9 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Nel primo semestre di quest’anno la raccolta premi nei rami vita e danni delle imprese del settore è stata pari a 74,9 miliardi di euro, in lieve calo (dello 0,2%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La contrazione, scendendo nei dettagli, è da attribuire soprattutto alla raccolta vita (-1,5%) che è – per altro - il settore prevalente nel mercato assicurativo italiano con i suoi 55,4 miliardi di euro di premi (quasi tre quarti del totale). È quanto emerge dal bollettino statistico pubblicato dall’Ivass, dove si spiega che la raccolta del settore vita permane in calo tendenziale, trend già manifestatosi con più intensità nel 2016 e, in particolare, nel 2017.
In calo le polizze unit e index linked
Da rilevare l’andamento divergente tra le polizze vita cosiddette ‘pure’ e quelle ‘finanziarie’. Da una parte le prime, attinenti ai rami I e IV, risultano infatti cresciute rispetto al 2018: il ramo I in particolare è aumentato di circa il 13% a 4,3 miliardi di euro. Sul fronte opposto ci sono le polizze ‘finanziarie’, che hanno raccolto complessivamente meno premi rispetto al primo semestre 2018: il calo, in particolare, deriva dal risultato combinato sia di ramo III, relativo alle polizze unit e index linked (-23% a 4,2 miliardi di euro), sia delle operazioni di capitalizzazione (ramo V), in calo di ben il 55,1% a 1,6 miliardi.
Boom del piani previdenziali
Differente è il risultato specifico della produzione assicurativa vita con finalità previdenziali, che invece ha registrato un dato in espansione: +25% a oltre 3,5 miliardi. Nel dettaglio, il ramo VI relativo ai Fondi pensione nel primo semestre ha realizzato 1,6 miliardi, in aumento di 643 milioni (+65,7% annuo). Sono andati bene i Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP) di ramo I, con un progresso dell’1,6% a 1,4 miliardi. I Pip di ramo III sono aumentati del 6,3%, con la raccolta che ha superato complessivamente la barriera del mezzo miliardo. La nuova produzione del settore vita resta sostanzialmente sul medesimo livello del primo semestre 2018 (39,4 miliardi, -0,2%).
La foto del ramo danni
La raccolta danni è ammontata a 19,5 miliardi di euro, in aumento del 3,6% sul primo semestre 2018, consolidando quindi il recupero già registrato negli anni 2017 e 2018. Dai dati della prima metà dell’anno emerge che tutti i principali rami sono risultati in miglioramento, salvo il ramo Rc autoveicoli terrestri. In particolare, il “comparto auto” ha raggiunto 8,8 miliardi (+0,7% rispetto al 2018), sostenuto dalla crescita del ramo Corpi di veicoli terrestri. Le coperture “non auto” sono ammontate a 10,6 miliardi di euro, in significativo aumento su base tendenziale: +6,0%. Tra i rami più rilevanti sono cresciuti (+5% ed oltre) i rami Infortuni, Malattia, Incendio ed elementi naturali, Altri danni ai beni. La raccolta dell’R.C. generale è cresciuta dell’1%.
Sportelli bancari, leader nel ramo vita
Gli sportelli bancari e postali, secondo il più recente rapporto dell’Ivass, confermano il netto primato nella distribuzione dei prodotti vita (59,5% del totale), anche se la loro raccolta si è ridotta nel frattempo di oltre mezzo miliardo di euro rispetto al primo semestre 2018, così come per i broker. Sono invece cresciuti i premi raccolti dai consulenti finanziari e soprattutto dalle agenzie con mandato. La distribuzione del settore danni avviene prevalentemente tramite le agenzie con mandato (69,9% del totale dei rami e l’84,2% della R.C. autoveicoli terrestri). Subito dietro si piazzano i broker (preceduti, nella classifica della distribuzione di polizze R.C. autoveicoli terrestri, dalle altre forme di vendita diretta) e gli sportelli bancari e postali: il ricorso a questi ultimi ha registrato nei primi sei mesi del 2019 un aumento su base annua di 213 milioni (+16,5%).