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Assoreti: raccolta positiva al traino del risparmio gestito
La raccolta positiva passa per la preferenza degli investitori per i prodotti del risparmio gestito. Il 71% degli investimenti netti, infatti, riguarda prodotti di questo ramo, sui quali sono confluiti in totale risorse nette per circa 2 miliardi di euro.
Raccolta netta positiva delle reti nel mese di novembre, periodo in cui ha trovato conferma la preferenza degli investitori per i prodotti del risparmio gestito. L’attività delle rete, precisa una nota, ha sostenuto l’intero sistema degli Oicr (Organismi di investimento collettivo del risparmio) aperti. I dati rilevati da Assoreti indicano, infatti, una raccolta netta positiva - per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede - pari a 2,8 miliardi di euro. Il 71% degli investimenti netti ha coinvolto i prodotti del risparmio gestito, sui quali sono confluiti in totale risorse nette per circa 2 miliardi di euro.
Vivace attenzione per il comparto assicurativo
Anche il bilancio delle movimentazioni sui prodotti in regime amministrato è positivo, chiudendo il mese di riferimento con flussi netti per 824 milioni di euro, grazie alla liquidità. Nel risparmio gestito segno più anche dei volumi di raccolta per tutte le principali macro famiglie di prodotto, seppure in rallentamento rispetto al trend visto nel mese precedente. A tale riguardo, il maggiore apporto è arrivato dal comparto assicurativo, con volumi netti complessivi pari a 890 milioni. Il 40% dei premi netti del comparto è confluito sulle polizze multi-ramo (355 milioni) e il restante 60% si è distribuito in modo sostanzialmente equo tra polizze vita tradizionali (270 milioni) e unit linked (265 milioni). Su queste ultime, comunque, c’è da rilevare un maggior versamento in termini di premi lordi (1,1 miliardi di euro).
Prevalenza dei riscatti per i fondi di diritto italiano
È positivo anche il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali, che in novembre è stato pari a 531 milioni. In questo ambito sono prevalsi gli investimenti netti sulle GPF (gestioni patrimoniali in fondi) per 373 milioni, ma sono cresciuti anche quelli sulle GPM (gestioni patrimoniali mobiliari), a 161 milioni di euro. La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di OICR è risultata positiva per 511 milioni di euro: gli investimenti hanno coinvolto le gestioni collettive aperte di diritto estero, con entrate nette complessive per 602 milioni, mentre per i fondi di diritto italiano è proseguito il deflusso, con una prevalente dei riscatti (-96 milioni di euro).
Il contributo degli OICR
In sintesi, il contributo mensile delle reti al sistema degli OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, a novembre è risultato positivo per circa 1,5 miliardi di euro e ha controbilanciato i deflussi realizzati, nel complesso, dagli altri canali distributivi (-282 milioni). Da inizio anno l’apporto delle reti è cresciuto così a 10,2 miliardi di euro, portando in positivo l’intero sistema dei fondi aperti (562 milioni di euro).
La raccolta netta realizzata sui titoli in regime amministrato è stata negativa per 76 milioni: l’attività di collocamento sul mercato primario (322 milioni) non ha compensato totalmente la prevalenza delle operazioni di vendita su quelle di acquisto rilevata sul mercato secondario (-399 milioni). La raccolta di risparmio sotto forma di liquidità è positiva per 900 milioni.
In cima alla classifica sempre il Gruppo Fideuram
Dalla fotografia che riepiloga l’andamento delle singole reti emerge che il Gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest Sim) si colloca ancora al primo posto, dall’inizio dell’anno, per quanto riguarda la raccolta netta totale (9,8 miliardi di euro) e il risparmio gestito (con oltre 3,2 miliardi). Il Gruppo, per altro, ha confermato la posizione di leader nella classifica di raccolta mensile con oltre 1,1 miliardi e risparmio gestito con 655 milioni. A fine novembre i clienti primi intestatari, per il campione di società partecipanti all’indagine, risultavano aumentati a 4,480 milioni, mentre il numero di consulenti finanziari abilitati, con mandato dalle società rientranti nell’indagine Assoreti, è pari a 23.206 unità.