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Bond a breve termine: valida alternativa alla liquidità
I rendimenti più elevati delle obbligazioni a breve termine forniscono un importante margine di sicurezza contro le perdite future, in quanto l'income generato può compensare le eventuali diminuzioni dei prezzi dei bond. Atteso calo dei tassi d’interesse sulla liquidità.
Ci sono ragioni oggettive e prospettiche che giustificano il fatto che le obbligazioni a breve termine sono un’alternativa valida alla liquidità e perché, alla luce della recente volatilità dei mercati finanziari, investire in questo segmento del reddito fisso offre un'opportunità unica. Lo sostengono Karen Wright e Michael Lake, rispettivamente associate investment director, global uncontsrained fixed income e Investment director fixed income di Schroders, secondo i quali ci sono quattro validi motivi dietro questa considerazione. Un’analisi che si può sintetizzare nel fatto che è probabile che i tassi di deposito scendano (anche nella previsione di una politica monetaria meno restrittiva da parte delle Banche centrali) e che il rendimento del reddito fisso a breve è già superiore alla maggior parte dei tassi di deposito.
Rendimenti significativamente più alti
Indirizzare la liquidità sul reddito fisso a breve termine è potenzialmente un’opportunità pluridecennale. Quando gli esperti parlano di reddito fisso a breve si riferiscono a bond con scadenze relativamente ravvicinate (3-5 anni). A causa della loro minore sensibilità alle fluttuazioni dei tassi, tali titoli tendono a essere meno volatili rispetto alla parte lunga, rendendole una scelta interessante per gli investitori che intendono abbandonare la liquidità. Tuttavia, questo non è l’unico motivo per prenderle in considerazione. Dopo le difficoltà degli ultimi anni (aumento tassi e volatilità), oggi gli investitori obbligazionari possono infatti beneficiare di rendimenti significativamente più alti. L’indice Bloomberg Euro Aggregate 1–3 Year, ad esempio, vanta al momento yield superiori alla media sia a 10 sia a 20 anni.
Fondamentali macro a favore
I rendimenti in calo potrebbero fornire un ulteriore impulso alle performance dei bond. Lo scenario di base di Schroders prevede un atterraggio morbido, con le Banche centrali che contengono l'inflazione senza danneggiare l'economia. Questo contesto dovrebbe favorire sia i titoli di Stato sia societari, poiché i tassi scendono e le imprese si stanno generalmente dimostrando resilienti. Sussistono elevate aspettative che la Bce e altre Banche centrali inizino a tagliare nei prossimi mesi, man mano che le pressioni inflative si allenteranno. Una riduzione dei tassi determina di solito un apprezzamento dei bond, per effetto della maggiore domanda di titoli esistenti con cedole fisse più elevate. Tassi più bassi supportano anche le condizioni commerciali e i costi di finanziamento inferiori rendono più facile per le aziende pagare le cedole agli obbligazionisti.
Il valore del cuscinetto protettivo dell’income
Il terzo fattore individuato da Wright e Lake è il ritorno del cuscinetto protettivo dell’income. I rendimenti più elevati oggi offerti dal reddito fisso a breve termine offrono un importante margine di sicurezza contro le perdite future. Infatti, in questo modo, l’income riveste sostanzialmente un effetto protettivo sull’investimento. Se i prezzi delle obbligazioni diminuiscono (il che comporterebbe una perdita di capitale se il titolo venisse venduto), il reddito generato dall’obbligazione può compensare, in tutto o in parte, tale perdita. In altre parole, spiegano, lo yield fornisce una difesa contro i cali di prezzo del bond. Questo cuscinetto è particolarmente importante per gli investitori preoccupati dalle perdite di capitale.
Tassi sui depositi attesi in calo
Infine, la quarta ragione che rende attraente il reddito fisso a breve scadenza è rappresentata dal fatto che, nel tempo, i tassi d’interesse sulla liquidità potrebbero scendere. Perché - come visto - i tassi sui depositi sono strettamente legati alla politica monetaria e quindi i livelli raggiunti nell’ultimo anno potrebbero non durare. Spesso, sottolineano i due esperti, i tassi di deposito effettivi sono infatti inferiori a quelli ipotizzati dalle Banche centrali. Secondo i dati della Bce, il tasso medio sui depositi (rimborsabile con preavviso) è pari solo all’1,7%. In sostanza, investire nel reddito fisso a breve termine è un modo per bloccare nel tempo livelli di rendimento più elevati, più a lungo.