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Borsa: è ora di rallentare, ma non troppo
Impossibile prevedere i picchi della Borsa e, vista anche la contemporanea assenza di temi operativi, gli analisti consigliano di avere un approccio più dinamico e multi asset. In questo modo il portafoglio guadagna in capacità di rispondere rapidamente al cambiamento delle circostanze.
L’atmosfera che si respira sui mercati è estremamente fluida: sono assenti temi operativi che guardano sul lungo periodo, i rendimenti dell’obbligazionario sono molto bassi e per i prezzi dell’azionario c’è l’impressione – in alcuni settori – che siano stressati. Molti investitori, con questa situazione, preferiscono navigare a vista. Eppure, in particolare in questo momento, sarebbe utile per il loro portafoglio guardare alle valutazioni ‘coniugandole’ nel contesto che le circonda. È quanto sostiene Johanna Kyrklund, chief investment officer and global head of multi-asset investment di Schroders.
Mancano opzioni difensive
Certamente, secondo l’esperta, oggi i valori in Borsa indicano che è il momento di rallentare sui mercati anche se – per rimanere nella metafora - non è possibile togliere del tutto il piede dall’acceleratore, vista la scarsità di opzioni più difensive. Il rischio, infatti, sarebbe che gli investitori che intendono guidare con eccessiva prudenza potrebbero vedere vanificati i loro potenziali rendimenti. In altre parole, l’azionario presenta sì corsi piuttosto elevati, ma è altrettanto chiaro che al momento non ci sono molti asset difensivi verso i quali orientare il portafoglio. D’altronde i rendimenti del contante sono quasi a zero e quelli dei titoli di Stato non sono molto meglio (sono distanti i giorni in cui i Treasury o i Gilt premiavano col 5%).
Impossibile prevedere quando i mercati toccheranno i massimi
Senza contare che, nonostante le brillanti performance consolidate finora, le quotazioni azionarie possono comunque continuare a salire. I presupposti ci sono: dal successo delle campagne di vaccinazione alla ripresa economica globale. Tuttavia, gli investitori devono ricordare che è impossibile prevedere quando i mercati raggiungeranno il picco. Questo, ammette Kyrklund, potrebbe quindi non essere il momento giusto per vendere le azioni, ma è probabilmente quello adatto per frenare un po' l’entusiasmo. In altre parole, diversificazione: piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sulle azioni, potrebbe essere necessario un approccio più dinamico e multi-asset.
Il vantaggio di un approccio multi-asset
Il vantaggio che può dare un approccio multi-asset è rappresentato dalla capacità di rispondere rapidamente e tatticamente al cambiamento delle circostanze. L’esperta di Schroders fa un paio di esempi: se i bond dovessero entrare in sell-off, potrebbero emergere improvvisamente opportunità interessanti, o se ci fossero improvvisamente notizie negative sul fronte del Covid, potrebbe essere necessario agire rapidamente. Sui mercati c'è stato uno spostamento nella bilancia delle probabilità rispetto a quando le notizie positive sui vaccini sono emerse a novembre. Da allora, l'Indice MSCI World e l'S&P 500 sono saliti del 20% circa. Quindi, secondo Kyrklund, il potenziale di rialzo si è probabilmente ridotto, mentre è cresciuto il potenziale di ribasso.
È tempo di agire con più attenzione
Attualmente le probabilità non sono così attraenti ma, insiste l’analista, è troppo presto per essere eccessivamente difensivi. Non c'è infatti nessuna recessione all'orizzonte ed è quindi utile per gli investitori rimanere investiti e non optare per la liquidità. Kyrklund rimane favorevole ancora verso il comparto finanziario. Il quadro generale, tuttavia, mostra che i trade legati al tema delle riaperture si sono ormai ampiamente esauriti e i mercati sono diventati più differenziati. Inoltre, è ritornata la volatilità, a segnalazione del fatto che l’attuale ciclo sta diventando lungo. Quindi, conclude, piuttosto che prendere misure drastiche è meglio guidare semplicemente con più attenzione.