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Credito: come posizionarsi nell’ultima parte dell’anno
Per affrontare le incertezze nel mercato del credito sono consigliate selettività e flessibilità. Data l’attesa crescita dei default e il rallentamento economico, le aziende investment grade offrono maggiore stabilità. Tra i settori resilienti l'immobiliare e il settore logistico europeo.
Il quadro che sta facendo da sfondo al mercato del credito rimane fluido, anche se la volatilità che lo ha accompagnato nella prima parte del 2023 è diminuita. La recessione nei Paesi sviluppati, attesa nella prima parte, sembra rimandata (probabilmente alla seconda parte dell’anno). L’economia continuerà a rallentare, mentre l’ottimismo che circondava la riapertura della Cina sta svanendo e l’Eurozona – con un’inflazione persistentemente elevata – sarà costretta a fare i conti con nuovi possibili rialzi dei tassi. Se ci sarà una recessione questa sarà comunque piuttosto superficiale. Lo stimano Julien Houdain e Martin Coucke, head of global unconstrained fixed Income e credit portfolio manager di Schroders, che hanno cercato di capire quale potrebbe essere il migliore posizionamento degli investitori nel mercato del credito.
Scommessa su un forte calo dell’inflazione in 6-12 mesi
Nei mercati prevale la sensazione che le Banche centrali stiano iniziando a rallentare il loro ciclo rialzista. Tuttavia, secondo i due esperti, l’attuale contesto è difficile da gestire. Quindi ritengono che un’attenta selezione dei titoli resti fondamentale per generare rendimenti. Gli investitori nel credito dovrebbero anche tenere d’occhio il livello di rischio che assumono e la duration del portafoglio tenendo conto del rallentamento economico e per fornire un migliore cuscinetto rispetto all’attuale quadro dei tassi. Intanto i mercati sembrano scommettere su un marcato calo dell’inflazione nei prossimi 6-12 mesi. Quindi i tassi terminali sono probabilmente vicini al loro picco, almeno negli Usa. In Europa potrebbe volerci un po’ di più, ma anche lì dovremmo essere vicini. Il Regno Unito dovrebbe seguirla a breve.
La flessibilità rimane fondamentale
Lo scenario rafforza dunque il concetto della flessibilità. Per questo, sottolineano Houdain e Coucke, la selezione attiva dei bond è fondamentale perché aiuta a evitare le insidie dei mercati volatili. L’attenzione deve essere rivolta alla scelta delle aziende giuste e a evitare le crisi. Attualmente ci sono diversi scenari su come potrebbero evolvere le cose da qui in poi. Se l’economia ci mettesse un po’ a rallentare, i prezzi potrebbero ricominciare a salire, il che costringerebbe le Banche Centrali ad alzare ulteriormente il costo del denaro. Finora, infatti, l’economia è rimasta sorprendentemente forte, se si escludono alcune crepe nel settore bancario. Per questo è importante essere flessibili e in grado di cambiare le proprie prospettive a seconda di ciò che si osserva sul mercato e di ciò che dicono i dati.
La differenza tra settore bancario Usa e quello europeo
L’attenzione è stata distratta dai sommovimenti del settore bancario, per il quale è importante fare una distinzione tra quello europeo e quello Usa. Gli istituti Usa operano in un mondo a sé (poco regolamentato) e molto frammentato. Sono inoltre più piccoli e molto più esposti al settore immobiliare commerciale, il che significa che in Europa non si registra la stessa quantità di deflussi di depositi. Il fallimento di Credit Suisse è stato invece più il risultato di anni di cattiva gestione che un problema sistemico. Le attuali turbolenze sono quindi molto più incentrate oltreoceano: i due esperti rimangono cauti pur ritenendo che il settore bancario Usa dovrebbe essere in grado di superare abbastanza bene la crisi. Al momento, sostengono, ci sono molte opportunità interessanti se si sa dove guardare.
Le migliori opportunità
Mettendo in conto il continuo rallentamento dell’economia e il probabile aumento dei default, per Houdain e Coucke sono da tenere in considerazione le società investment grade. Le difensive che offrono un reddito stabile nonostante la volatilità dovrebbero ottenere risultati migliori rispetto alle loro controparti più cicliche. L’attenzione dovrebbe essere rivolta a società con profili resilienti e sostenibili, con buona capacità di generare flussi di cassa e far fronte a costi di finanziamento potenzialmente più elevati. Il settore immobiliare è quello che si distingue e rappresenta probabilmente la maggiore opportunità di generare alpha, dato che gli spread sono vicini ai massimi. Nonostante l’aumento dei tassi non si è verificato un forte deterioramento dei fondamentali, poiché l’indicizzazione degli affitti all’inflazione ha compensato l’impatto negativo derivante dall’aumento dei rendimenti. Anche il settore logistico europeo appare particolarmente interessante, in quanto è ancora incline a beneficiare dell’ulteriore adozione dell’e-commerce.