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Eurizon: i mercati anticipano la ripresa economica
Il Covid influenza ancora i mercati, i quali però iniziano a credere nella ripresa del ciclo, con gli investitori che guardano con sempre maggiore interesse alle attività di rischio. Per Eurizon la ripresa è già chiara in Asia, in via di stabilizzazione negli Usa e in ritardo in Europa.
La pandemia su tutto: continua a dominare le scelte degli investitori e a dettare il ritmo della ripresa economica. I primi mesi del 2021 vedranno infatti la compresenza di misure di restrizione e azioni di stimolo monetario e fiscale, mentre prende piede ovunque la campagna vaccinale. Nel secondo semestre si inizierà a valutare l’efficacia del vaccino nel permettere alle economie di aprirsi al loro interno e tra di loro. Lo scenario economico globale è tuttavia alquanto eterogeneo: è in chiara ripresa in Oriente, ha basi più stabili negli Stati Uniti (e può vantare migliori prospettive) mentre è in ritardo in Europa. È questo lo scenario di fondo che, secondo la view d’investimento di Eurizon, sta caratterizzando il mese di marzo.
L’Europa è in ritardo
In Asia, dove il virus è sotto controllo, il ciclo economico è tornato su un sentiero stabile di crescita. Negli Usa la diffusione del virus è ancora forte, ma le misure restrittive sono morbide e lo sforzo fiscale intenso: qui l’economia cresce e riceverà ulteriore spinta in primavera, grazie al pacchetto di stimolo in discussione al Congresso. L’Europa si conferma invece in ritardo: le misure restrittive sono più rigide che altrove, la campagna vaccinale è partita a rilento e lo stimolo fiscale del NGEU è previsto solo per la seconda metà dell’anno.
I dubbi legati al rialzo dei tassi governativi
Quanto ai mercati, i premi al rischio che si erano creati su azioni e mercati a spread dopo la crisi di marzo 2020 sono stati in larga parte riassorbiti. Il sostegno per le attività di rischio arriva ora dal miglioramento macro e dal recupero dei profitti aziendali. D’altro lato Borse e obbligazioni di credito devono fare i conti con tassi governativi in rialzo, soprattutto negli Stati Uniti. Finora il movimento non ha infastidito le attività di rischio, che vi hanno comunque letto una conferma delle aspettative positive sull’economia. Ma, secondo gli esperti, è essenziale che la normalizzazione proceda gradualmente. Su queste basi, si conferma un profilo moderatamente pro-ciclico delle scelte di investimento, proprio in relazione alla prosecuzione del recupero dell’economia globale: dunque meno governativi ‘core’, più bond a spread e posizione neutrale su azioni.
Il Governo Draghi ha risvegliato l’interesse per l’Italia
Per quanto riguarda il mercato del reddito fisso, gli esperti di Eurizon prevedono un rialzo dei tassi a lunga scadenza di Usa e Germania, in sintonia con il consolidarsi della ripresa globale. Indicazioni anche per il mercato italiano dove, grazie alla formazione del Governo Draghi, è atteso un ulteriore calo dello spread: un’occasione sia per aumentare le posizioni sul differenziale Btp-Bund (il corrispondente titolo tedesco), sia per sovrappesare la Borsa Italiana rispetto all’Eurostoxx. Il quadro è ancora fluido per il mercato delle valute. La maggiore forza dell’economia Usa rispetto all’Eurozona ha arrestato il calo del dollaro, durato per quasi tutto il 2020. Alcuni analisti, tuttavia, prevedono che questo sia solo temporaneo: la politica anticipata dall’Amministrazione a guida democratica – nella seconda parte dell’anno - potrebbe far riprendere al biglietto verde la strada della discesa. Per contro gli esperti di Eurizon confermano la positività sulle valute dei Paesi Emergenti.