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Fondi: febbraio di corsa, per la raccolta e i clienti
Per gli investimenti si conferma a febbraio un maggiore interesse in strumenti finanziari amministrati, con una raccolta netta di 2,7 miliardi di euro, anche se gli investimenti sui prodotti del risparmio gestito sono più che raddoppiati rispetto all'anno precedente, raggiungendo 810 milioni.
L’associazione che raggruppa i consulenti finanziari abilitati alla raccolta fuori sede continua a macinare risultati positivi. A febbraio la raccolta netta è stata positiva con un incremento a due cifre rispetto a gennaio (anche se in lieve ritardo su base tendenziale), il risparmio amministrato e quello gestito confermano di essere la locomotiva del settore (a testimonianza della crescente ricerca di esperti da parte dei risparmiatori italiani) e, per finire, i clienti hanno superato la fatidica soglia delle 5 milioni di unità. Il mese in numeri: i flussi netti realizzati ammontano a 4 miliardi di euro, in aumento del 66,5% rispetto al mese precedente e in calo del 10,5% su base annuale.
Il numero dei clienti supera i 5 milioni
Nel mese di riferimento si conferma il maggiore investimento in strumenti finanziari amministrati, sui quali la raccolta netta si attesta a 2,7 miliardi di euro, pari a una crescita dell’83% rispetto a gennaio (-51,2% tendenziale). Aumentano, anche, le risorse nette investite sui prodotti del risparmio gestito che tornano nuovamente positive e risultano più che raddoppiate nel confronto con l’anno precedente (+107%), raggiungendo una valorizzazione pari a 810 milioni. Prosegue, come accennato, la tendenza crescente della domanda di consulenza: il numero di clienti seguiti dalle Reti è salito a febbraio di ben 287.519 unità (+6,10% rispetto al 2023): per la precisione a 5.004.597.
Risparmio gestito, distribuzione fondi a 408 milioni
Sono numeri ampiamente positivi, ha affermato Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione di categoria, sottolineando la crescita degli investimenti da parte dei clienti assistiti dalle Reti. Per quanto riguarda il risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti mensili pari a 408 milioni di euro. Il bilancio è positivo sia per gli Oicr aperti di diritto estero (322 milioni di euro), sia per le gestioni collettive italiane (88 milioni di euro). Le scelte di investimento privilegiano i fondi obbligazionari (766 milioni) mentre la raccolta è negativa sia per i prodotti azionari (-160 milioni) sia per quelli bilanciati (-367 milioni).
Flussi per 280 milioni sulle Gpm, segno negativo per le Gpf
Il saldo sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 271 milioni. Le risorse nette confluite sulle Gpm sono pari a 280 milioni, mentre sulle Gpf si registrano deflussi per 9 milioni. Positivo il flusso sul comparto assicurativo: i premi netti sulle unit linked (141 milioni) compensano i deflussi dalle polizze vita tradizionali (-45 milioni) e dalle multi-ramo (-38 milioni) determinando un bilancio positivo per 58 milioni. Saldo positivo per le movimentazioni sui prodotti previdenziali: 73 milioni. A febbraio, secondo Assoreti, il contributo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è di 524 milioni, dato che si confronta con un valore di sistema negativo per 2,4 miliardi.
Ancora i titoli di Stato sotto i riflettori
Nel complesso, l’apporto delle Reti da gennaio è quindi positivo per 439 milioni di euro e compensa in misura contenuta le decise uscite realizzate nel complesso dagli altri canali di distribuzione (-5,1 miliardi di euro). Nel risparmio amministrato, prosegue la nota illustrata da Assogestioni, le movimentazioni realizzate sui titoli confermano la maggiore concentrazione di risorse sui titoli di Stato (1,9 miliardi di euro). È positivo anche il bilancio scritto dai certificate (334 milioni di euro), degli exchange traded product (267 milioni di euro) e delle obbligazioni corporate (88 milioni). Le risorse nette poste su conti correnti e depositi ammontano a 503 milioni di euro.