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Fondi: patrimonio record in novembre, sfiora 2.400 miliardi
Novembre segnato da risultati brillanti per l’industria del risparmio gestito: la raccolta netta positiva è raddoppiata rispetto a ottobre, a 6 miliardi di euro, mentre il patrimonio gestito, grazie soprattutto all’effetto mercato, ha segnato un nuovo record, a 2.393,7 miliardi.
Il rally registrato dai mercati finanziari negli ultimi mesi continua a premiare l’industria del risparmio gestito che, anche in novembre, ha continuato a macinare nuovi record. Il sistema nel mese di novembre ha messo a segno infatti una raccolta netta pari a 6 miliardi di euro (5,93 miliardi per l’esattezza), praticamente doppia rispetto a quanto visto in ottobre (2,93 miliardi). Si tratta della migliore performance dopo il dato conseguito lo scorso agosto (+6,9 miliardi). Il saldo da inizio anno, secondo la mappa resa nota da Assogestioni, è positivo per 23,27 miliardi.
Aumenta il peso delle gestioni collettive
Il patrimonio gestito, grazie soprattutto all’effetto mercato, ha segnato un nuovo record, salendo a 2.393,7 miliardi di euro dai 2.334,5 miliardi di fine ottobre. Il mese, in particolare, è stato caratterizzato da flussi su azionario e obbligazionario, mentre sono finiti in lettera i fondi monetari e ancora i flessibili. Cala il peso delle gestioni di portafoglio, al 51,1% (dal 51,3% di ottobre) per 1.222 miliardi. Mentre la percentuale degli asset impiegati nelle gestioni collettive è salita al 48,9% per un totale di 1.172 miliardi del patrimonio complessivo.
Brillanti le gestioni di portafoglio
Nel dettaglio, le gestioni collettive registrano sottoscrizioni nette per +2,2 miliardi (+2,4 miliardi in ottobre), per un saldo da gennaio di +20,2 miliardi. Nel comparto, i fondi aperti segnano un saldo di +1,5 miliardi (+2,2 miliardi), per un totale di +16 miliardi da inizio anno, mentre è il contributo dei fondi chiusi è cresciuto di 683 milioni (+208 milioni), per un apporto negli undici mesi pari a +4,2 miliardi. La performance segnata dalle gestioni di portafoglio è stata più brillante: la raccolta netta è positiva per 3,8 miliardi (+553 milioni), che ‘salva’ il saldo da inizio anno portandolo a +3 miliardi. I mandati istituzionali sono leader del mese con +3,2 miliardi (+363 milioni), per un bilancio da gennaio di +677 milioni. Bene anche le gestioni retail, con una raccolta di +555 milioni (+190 mln) e +2,4 miliardi da gennaio 2020.
In auge i fondi azionari e obbligazionari
In novembre 2020 l’attenzione degli investitori si è concentrata prevalentemente sull’andamento delle Borse e sui mercati obbligazionari. Nel dettaglio i fondi azionari registrano una raccolta netta positiva pari a +3 miliardi, dopo il rallentamento subito in ottobre (+349 milioni), che portano il saldo da gennaio 2020 a +11,8 miliardi, il più elevato tra i fondi. Performance di tutto rispetto anche per gli obbligazionari, che nel mese registrano flussi netti per +2,99 miliardi (+1,4 miliardi), per complessivi +6,6 miliardi da gennaio. Mese sotto tono invece per i bilanciati, che segnano una raccolta di +279 milioni, dopo +4,5 miliardi di ottobre, con un totale da gennaio 2020 di +7,8 miliardi.
Ancora uscite da flessibili e monetari
Continuano i deflussi dai fondi flessibili: con -1,3 miliardi (-1,9 miliardi ottobre), per un saldo negativo da inizio anno pari a -17,19 miliardi di euro. Segno ancora pesante anche per i monetari, che archiviano il mese con deflussi per 3,5 miliardi (-2,14 miliardi in ottobre), per un saldo da gennaio di +7,29 miliardi. Quanto alla denominazione, i fondi di diritto italiano segnano a novembre una raccolta netta pari a -167 milioni di euro, dopo -1,1 miliardi a ottobre, a complessivi -6,4 miliardi da gennaio. I fondi esteri registrano movimentazioni per +1,6 miliardi, dopo +3,3 miliardi, a un totale di +22,5 miliardi da inizio anno.