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Mercati: asset rischiosi, in vista performance migliori

Durante le fasi di rallentamento dell’economia, l'inflazione tende a salire, colpendo la redditività delle imprese. Oggi l’indice dei prezzi si comporta però in modo insolito per diversi fattori, lasciando spazio a eventuali migliori performance dell’azionario e ai tagli dei tassi d’interesse.

28/09/2023
segnaletiche stradali per wall street
Prospettive degli asset rischiosi

L’economia statunitense, circa un anno fa, scontava due trimestri consecutivi di ribasso del Pil (chiara fase recessiva), eppure l’accelerazione dell’inflazione lasciava spazio per credere che ci sarebbe stata più una stagflazione che una vera recessione. Nel frattempo, per altro, il mercato del lavoro indicava un'economia in espansione e crescenti minacce di un surriscaldamento dei prezzi. Da allora, l'inflazione è però diminuita mentre l'economia si è dimostrata più robusta delle attese, col mercato del lavoro che è rimasto solido nonostante un tasso di disoccupazione in crescita. Un quadro che pone dubbi agli investitori poiché, come spiega Tina Fong, strategist di Schroders, i rallentamenti dell’economia rappresentano di solito momenti difficili per gli strumenti di rischio, come sono le azioni e i titoli di credito.

L’inflazione sale quando l’economia rallenta

Non solo perché in questi momenti la redditività delle imprese è colpita dall'indebolimento dell'attività e della domanda, ma anche perché i margini di profitto sono compressi dai costi più elevati dovuti all'aumento dei salari e dei tassi d’interesse. In queste fasi, le materie prime e i Titoli di Stato tendono a comportarsi meglio, sovraperformando il mercato azionario. Da un lato le commodity beneficiano dell'aumento dell'inflazione, in quanto contribuiscono al rialzo dei prezzi al consumo e, dall’altro lato, i Titoli di Stato sono preferiti dagli investitori in cerca di sicurezza. Solitamente l'inflazione cresce e raggiunge il suo picco durante i rallentamenti dell’economia poiché, sottolinea l’esperta, l'inasprimento della politica monetaria da parte della Banca Centrale finisce per rallentare la crescita, causando un aumento della disoccupazione e una riduzione dell'output gap. Questa volta però stiamo sperimentando una diversa dinamica rispetto a quanto siamo abituati vedere: l’inflazione è in calo.

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L’azionario potrebbe essere meno penalizzato

Infatti, sottolinea Fong, questa volta c’è un fatto insolito: l'inflazione sta effettivamente diminuendo a prescindere dal contesto economico, ma principalmente a causa dello squilibrio che c’è tra la domanda e l’offerta. Una conseguenza, questa, della pandemia che ha minato i livelli della produzione, cui poi si sono aggiunti gli effetti della guerra in Ucraina e l’impatto della politica zero-Covid adottata dalla Cina. Lo scorso anno, proprio per questa situazione, il modello ‘Schroders Output Gap’ indicava una fase di espansione, ma l'alta inflazione ha successivamente spinto la Federal Reserve ad avviare una politica monetaria più aggressiva, con una conseguente caduta del mercato azionario. Tuttavia, pur mettendo in conto che l'economia Usa sia destinata a rallentare nei prossimi mesi, il calo dell'inflazione potrebbe rendere la Borsa meno penalizzata.

Diminuisce il rischio di una recessione

Questo scenario, secondo Fong, riduce il rischio di una recessione e offre alla Fed margine di manovra per abbassare i tassi. Quando questi scendono, l'S&P 500 ha rendimenti positivi. Invece le politiche monetarie restrittive, soprattutto in fase di frenata, di solito danneggiano l’azionario. In genere, i tassi raggiungono il picco durante un rallentamento, mentre quando questi sono seguiti da espansioni, la Borsa tende a performare meglio. Non dimenticando che un rallentamento che sfocia in recessione colpisce pesantemente i profitti. Se l'attività economica si rivelerà più resistente, sia la crescita sia gli utili potranno tornare in un contesto di reflazione. In sintesi, questa volta si notano alcune peculiarità: in questo scenario diminuisce il rischio di un rallentamento seguito da una recessione, che tende a creare un contesto più negativo per gli asset di rischio.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

mercati asset performance
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