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Mercati europei: gli investitori tornano positivi
L’andamento di giugno del SERIX, l’indice che misura il sentiment degli investitori individuali europei, evidenzia il ritorno di un certo ottimismo sulle azioni europee. Tra gli investitori c’è meno timore per la guerra e più fiducia nell’economia. Le principali Borse sono in fase rialzista.
Le incertezze e i dubbi sull’azionario europeo si stanno diradando: la preoccupazione per l’evoluzione della guerra in Ucraina si è stabilizzata, se non è addirittura scesa rispetto ai picchi visti subito dopo l’inizio del conflitto (24 febbraio), mentre nel frattempo è cresciuta la fiducia degli investitori sia nell’andamento dell’economia locale sia nella politica portata avanti dalla Bce. Insomma, secondo l’indice SERIX, il sentiment degli investitori individuali europei pubblicato da Spectrum Markets (il mercato paneuropeo dei certificati), l’andamento di giugno evidenzia il ritorno di un certo ottimismo a favore delle azioni europee. La tendenza, inoltre, suggerisce un sentiment rialzista verso i principali indici del Vecchio Continente.
Una lettura positiva della Bce falco
Il clima di ottimismo coinvolge, in particolare, il CAC 40 (indice di riferimento della Borsa di Parigi), il DAX 40 (del listino di Francoforte), il Mib 40 (relativo a Piazza Affari) e l’IBEX 35 (del listino di Madrid). I mercati hanno finora reagito, in generale, bene all’annuncio da parte della Banca Centrale Europea di intraprendere un percorso di rialzo dei tassi di interesse. Una mossa, secondo la chiave di lettura degli esperti, che dimostra la forte volontà dell’Eurotower di combattere l'inflazione. E questo può sorprendere in qualche maniera, perché la reazione degli investitori individuali, solitamente, tende a riflettere la convinzione che le politiche monetarie restrittive siano destinate a portare a una regressione economica.
Tutti i principali indici in territorio rialzista
I dati SERIX rivelano, invece, che tutti i principali indici azionari europei, tra cui quelli citati, sono passati in territorio rialzista proprio durante lo scorso mese. Su questo punto interviene Michael Hall, head of distribution di Spectrum Markets, il quale ricorda che i tassi d'interesse sono ancora molto lontani da quelli che abbiamo visto all'inizio del millennio. Inoltre, l’esperto sottolinea un elemento finora sottovalutato: la maggior parte degli shock economici sembra gestibile e, di riflesso, già un paio di economisti prevedono un rallentamento dei tassi di interesse nel medio termine. A questo proposito, tuttavia, bisognerà valutare se (e con quali tempi) l’azione della Bce contro l’inflazione avrà successo.
Sugli scudi anche Francia e Germania, nonostante le criticità
Per quanto riguarda i singoli Paesi, il primo sguardo è puntato sulla Francia: benché il Presidente, Emmanuel Macron, abbia perso la maggioranza nel Parlamento, cosa che potrebbe minacciare i suoi programmi di riforma economica, secondo Hall l'economia d’Oltralpe appare ancora sana, con l'ufficio statistico INSEE che ha previsto un aumento del Pil dello 0,25%. Per questo, nonostante il critico quadro energetico, sembra che anche gli investitori siano sempre più fiduciosi nell'economia francese. Sotto i riflettori anche la Germania che, pur scontando la crisi energetica e la minaccia di un blocco totale del gas russo (che impatterebbe sull’industria, in particolare quella chimica), i dati SERIX sul DAX 40 indicano in giugno un sentiment rialzista degli investitori individuali.
Prevalgono gli scambi fuori orario tradizionale
E ora i numeri relativi all’azionario europeo. In giugno sulla piattaforma Spectrum sono stati scambiati 115,6 milioni di certificati, con il 39,2% delle negoziazioni che ha avuto luogo al di fuori dell'orario tradizionale (cioè tra le 17.30 e le 9.00). In particolare, l'87,8% dei certificati scambiati ha riguardato gli indici, il 7,3% le coppie di valute, il 3,7% le materie prime, lo 0,8% le singole azioni e lo 0,4% le criptovalute. I tre principali mercati sottostanti scambiati sono stati il DAX 40 (28%), l’S&P 500 (22,7%) e il NASDAQ 100 (12,1%). Dai dati SERIX di questi mercati emerge che il DAX 40 è passato dal 99 di maggio a 102 (in area rialzista), l'S&P 500 oltrepassa la soglia della neutralità (a 104 da 100) e il NASDAQ è sceso di un punto, a 100.