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Reti: performance primi nove mesi seconda migliore di sempre
Tra gennaio e settembre i flussi netti riportati dai consulenti finanziari, seppure diminuiti del 18,8 per cento a 33,2 miliardi, rappresentano il secondo migliore risultato di sempre del periodo considerato. L’80,4 delle sottoscrizioni si è diretto verso strumenti finanziari e assicurativi.
I venti contrari continuano a soffiare sul mondo della finanza ma, nonostante la loro forza si stia consolidando, il mercato del risparmio porta ancora a casa performance più che soddisfacenti. Tra gennaio e tutto settembre di quest’anno, infatti, le Reti che raggruppano i consulenti finanziari abilitati alla raccolta fuori sede, realizzano una raccolta netta complessiva di 33,2 miliardi di euro. Il dato, benché in flessione del 18,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, si conferma comunque piuttosto solido in quanto rappresenta – sottolinea Assoreti - il secondo migliore risultato di sempre realizzato nei primi nove mesi dell’anno.
I clienti salgono a 4,92 milioni
Altro segnale positivo è la crescita registrata dal numero dei clienti, che rivela la fiducia degli investitori italiani nei confronti della consulenza diretta e della professionalità degli operatori finanziari. Da inizio anno, come emerge dalla nota, sono circa 206 mila i nuovi clienti delle Reti: gli investitori seguiti dai consulenti hanno infatti superato la soglia dei 4,9 milioni (+2,4% su base tendenziale), arrivando a 4,92 milioni. Indicazioni che lasciano ben sperare per il futuro, che resta comunque contrappuntato da non poche incognite: dalla fiammata dell’inflazione alla guerra in Ucraina, all’aumento generalizzato dei tassi d’interesse.
Resilienza che fa ben sperare
Uno quadro che, come sottolinea lo stesso presidente di Assoreti, Paolo Molesini, condiziona molto le strategie degli investimenti. I risparmiatori sono chiamati a fare i conti con fattori i cui sviluppi (e, quindi, con le implicazioni sui rendimenti) sono piuttosto complicati da prevedere: come, appunto, le tensioni geopolitiche, la corsa dei prezzi e le politiche monetarie più restrittive. L’onda d’urto subita dai mercati è stata, secondo Molesini, particolarmente impattante ma, pur in presenza di alti livelli di volatilità, i risultati ottenuti rendono fiduciosi e ottimisti nell’affrontare la parte conclusiva dell’anno.
L’80,4% dei flussi verso strumenti finanziari e assicurativi
Tornando ai dati, l’80,4% della raccolta dei primi nove mesi coinvolge strumenti finanziari e asset assicurativi/previdenziali. Gli investimenti netti sul comparto del risparmio gestito sono positivi per 12,8 miliardi di euro (-58% annuo), mentre i volumi di raccolta realizzati sugli strumenti finanziari amministrati risultano più che quintuplicati (+443,2%) e pari a 13,9 miliardi. La liquidità netta posizionata su conti correnti e deposito diminuita del 17,2% a 6,5 miliardi di euro. Nel complesso, la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle reti si attesta a 725,4 miliardi, in calo del 4,1% annuo e dello 0,9% trimestrale.
Sistema Oicr al 37,2% delle masse sui fondi aperti
Nonostante questa contrazione, si consolida il ruolo della rete nell’industria del risparmio gestito: il contributo, diretto e indiretto, al sistema degli Oicr aperti si concretizza con l’89,9% della raccolta netta realizzata tra gennaio e settembre e con il 37,2% della valorizzazione patrimoniale dei fondi aperti. Il 25,9% della raccolta netta totale, realizzata da gennaio, è riconducile all’attività svolta nei mesi estivi: tra luglio e settembre le reti hanno generato volumi netti pari a 8,6 miliardi. Le risorse nette investite, nel terzo trimestre, in prodotti del risparmio gestito ammontano a 3,1 miliardi, pari al 36,5% dei volumi totali.
L’attenzione si conferma sull’azionario
Da rilevare che la raccolta netta diretta in quote di OICR aperti è positiva per 615 milioni. Nonostante l’elevata volatilità accusata dalle Borse, si continua a investire sulla componente azionaria con volumi netti pari a 1,7 miliardi, mentre prevalgono le vendite su tutte le altre categorie di investimento. Il bilancio trimestrale è positivo (per 250 milioni di euro) anche per i fondi chiusi mobiliari. I volumi netti realizzati sulle gestioni patrimoniali individuali si attestano a 1,1 miliardi di euro. Le scelte di investimento privilegiano le GPM sulle quali confluiscono risorse nette pari a 945 milioni di euro.
Le risorse sui conti correnti e deposito a 1,8 miliardi
Il flusso netto di risorse verso il comparto assicurativo è pari a 932 milioni, con gli investimenti che coinvolgono unit linked (709 milioni) e polizze multiramo (477 milioni), mentre resta negativo il saldo delle tradizionali polizze vita (-254 milioni). La raccolta netta realizzata, tra luglio e settembre, sui prodotti finanziari amministrati è di 3,7 miliardi: prevalgono gli acquisiti su tutte le macro-tipologie di strumenti con una maggiore propensione a favore dei titoli di Stato (1,7 miliardi). Le risorse nette sui conti correnti e deposito valgono 1,8 miliardi di euro.