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Risparmio: a gennaio raccolta netta positiva dei consulenti
Le Reti dei consulenti in gennaio hanno registrato una raccolta netta positiva di 3,8 miliardi, in rialzo del 2 per cento annuo. Il 73 per cento degli investimenti netti, rende noto Assoreti, si è diretto sulla componente assicurativa previdenziale. In aumento la raccolta di liquidità.
I consulenti abilitati alla raccolta fuori sede hanno iniziato il 2022 a passo spedito: i flussi netti a gennaio sono ammontati a 3,8 miliardi, in rialzo del 2% annuo. Il mercato, nonostante questo dato, ha mostrato timidi segnali di un atteggiamento più prudente da parte degli investitori, alla luce della correzione descritta dai listini e del rallentamento della crescita economica mondiale. Infatti, come emerge dai dati dell’Associazione di categoria, 'corrono' più i prodotti amministrati di quelli del risparmio gestito. Le dinamiche osservate si traducono in volumi netti positivi per entrambi, per i primi a 2,2 miliardi di euro e per i secondi a 1,6 miliardi di euro, rispettivamente in crescita del 51,9% e in calo del 28,8% rispetto all’anno scorso.
Consulenza sempre più centrale con attuale scenario globale
La crescita dei volumi è riconducibile, precisa la nota, alla componente amministrata del portafoglio, sia per la parte finanziaria sia per la liquidità, e anche ai prodotti assicurativi/previdenziali. In controtendenza la raccolta netta sulle gestioni collettive e individuali. Il mercato guarda oggi a uno scenario internazionale complesso, la cui dinamica rischia di coinvolgere l’emotività degli investitori. In questo contesto, ha commentato Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, la consulenza finanziaria, grazie anche a una maggiore consapevolezza degli investitori italiani, assume un ruolo ancora più centrale, esprimendo il suo massimo valore nel perseguire l’interesse dei clienti nella protezione e valorizzazione dei loro risparmi.
La corsa dei prodotti assicurativi-previdenziali
A gennaio il 73,1% degli investimenti netti sul comparto gestito interessa la componente assicurativa/previdenziale: i versamenti netti ammontano, nel complesso, a 1,2 miliardi (+9,4% annuo) e si concentrano su unit linked (700 milioni) e prodotti multiramo (428 milioni). Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 376 milioni (-15,1%). Le sottoscrizioni nette sulle gestioni patrimoniali in fondi toccano 380 milioni mentre il saldo sulle gestioni patrimoniali mobiliari è negativo per 4 milioni. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento genera una raccolta netta per 66 milioni (-91,4%). Sugli Oicr aperti si osserva la prevalenza dei riscatti (-8 milioni), mentre il bilancio dei fondi chiusi mobiliari è positivo per 74 milioni.
Cresce il contributo delle Reti al sistema Oicr
Nel mese di gennaio, secondo la nota di Assoreti, il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti raggiunge 1,5 miliardi di euro, grazie soprattutto alla distribuzione indiretta di quote, e risulta pari al 29,2% dei volumi totali dell’industria (5,3 miliardi).
Risparmio amministrato, lo scatto dei titoli
Il saldo delle movimentazioni realizzate sugli strumenti finanziari amministrati è positivo per 309 milioni di euro (+165,3% tendenziale), dato che si confronta con le uscite (-401, 5 milioni) accusate in dicembre. Contestualmente la raccolta di liquidità si attesta a circa 1,9 miliardi di euro (+41,8% annuo e +1% mensile). A gennaio i clienti che si sono rivolti alle Reti dei consulenti finanziari erano cresciuti a 4,82 milioni, ovvero di oltre 22mila unità rispetto al mese precedente (+0,46%) e di ben 161.439 rispetto allo stesso mese del 2021 (+3,47%).