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Risparmio: frena la raccolta ma il semestre è positivo per le reti
La raccolta netta dei consulenti finanziari è stata positiva in giugno per 3,2 miliardi, in calo del 16,9 per cento congiunturale e del 38,7 per cento tendenziale. Il mercato sconta la corsa dell’inflazione, la guerra in Ucraina e la frenata dell’economia. Aumentano ancora i clienti.
La raccolta netta conseguita dai consulenti finanziari abilitati all’attività fuori sede archivia il primo semestre del 2022 con un segno positivo, le sottoscrizioni ammontano a 24,6 miliardi di euro, anche se il dato sconta una flessione del 14,5% rispetto al risultato realizzato nel corrispondente periodo dello scorso anno. Il mercato, in sostanza, paga i venti avversi che hanno soffiato per quasi tutto il periodo: dalla guerra in Ucraina alla fiammata dell’inflazione, dal rallentamento della crescita economica globale all’aumento dei tassi d’interesse deciso dalle principali Banche centrali. Un quadro che, secondo gli esperti, è destinato a inficiare il percorso del risparmio anche nei prossimi mesi.
Si riposiziona il 45% della liquidità accumulata
Solo a giugno, rende noto Assoreti, la raccolta netta è positiva per 3,2 miliardi di euro: il risultato, seppur in calo mensile (-16,9%) e tendenziale (-38,7%), conferma il ruolo cardine della consulenza finanziaria nella gestione dei risparmi degli italiani. Nel mese, infatti, il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi dei clienti risulta negativo per più di 3,8 miliardi, riposizionando il 45% della raccolta di liquidità realizzata tra gennaio e maggio. In questo ambito, le scelte di investimento dei clienti hanno coinvolto, in generale, gli strumenti finanziari amministrati (6,1 miliardi di euro), con la forte concentrazione di risorse sui titoli di debito pubblici e corporate.
Contributo ancora positivo al sistema degli Oicr aperti
Nel mese si è confermato comunque positivo anche il bilancio sui prodotti del risparmio gestito (952 milioni). In particolare, il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, tramite la distribuzione diretta e indiretta di quote, è di 755 e si inserisce nel contesto in cui il risultato degli altri canali è, nel complesso, negativo (-2,8 miliardi). Da gennaio a giugno, secondo l’Associazione, quasi il 71% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi è riconducibile all’attività delle reti di consulenza. L’80,9% della raccolta netta (19,9 miliardi) è posizionata tra la componente finanziaria, gestita e amministrata, e quella assicurativa/previdenziale del portafoglio dei clienti delle reti. La liquidità si attesta a 4,7 miliardi, valore inferiore a quanto osservato nel primo semestre 2021.
Aumentano ancora i clienti
Anche a giugno, ha affermato Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti, il sistema delle reti ha dato prova di sapere affrontare e gestire periodi di incertezza e volatilità, mantenendo sempre un atteggiamento propositivo nella gestione dei risparmi affidati dai clienti. Insomma, cambiano le condizioni dei mercati e, di riflesso, vengono adeguate le scelte di investimento nel processo di pianificazione e di diversificazione del portafoglio. Una tesi che trova conforto anche nella regolare crescita, seppure in un contesto che rimane difficile, del numero dei clienti che si affidano ai consulenti. A tutto giugno ammontavano a oltre 4,88 milioni, in aumento dello 0,3% mensile e del 2,6% tendenziale.
Ancora preferiti i fondi azionari
Nel comparto del risparmio gestito il bilancio è positivo per tutte le macro-famiglie di prodotto. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti per 262 milioni. Fondamentale l’apporto dei fondi chiusi mobiliari sui quali gli investimenti netti sono pari a 254 milioni. È positivo anche il flusso di risorse destinato agli Oicr aperti esteri (99 milioni), mentre prevalgono i riscatti sui fondi aperti di diritto italiano (-92 milioni). Nel complesso il bilancio è positivo per i fondi azionari (653 milioni), mentre prevalgono i riscatti sulle altre categorie e in particolare sui bond (-587 milioni). La raccolta sui prodotti assicurativi/previdenziali è di 663 milioni con la conferma della preferenza per le unit linked (339 milioni) e le polizze multiramo (368 milioni). Più contenuto il flusso netto verso le gestioni patrimoniali individuali (27 milioni).
Risparmio amministrato, attira il collocamento dei BTP Italia
Per quanto riguarda l’attività di raccolta netta realizzata sugli strumenti finanziari amministrati, questa si è concentrata sui titoli di Stato (2,2 miliardi), anche per effetto del collocamento del BTP Italia, e sulle obbligazioni (2,5 miliardi). Si conferma inoltre positivo anche il saldo delle movimentazioni sui titoli azionari (790 milioni).