SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

Borse, il rialzo è destinato a continuare?

13/03/2017

Le statistiche relative al terzo mese dell’anno sono storicamente favorevoli e le politiche monetarie –e i tassi d’interesse- sono ancora su livelli tali da offrire un valido sostegno alle Borse dei paesi industrializzati

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una continuità dei rialzi dei mercati azionari. L’accelerazione al rialzo è iniziata il giorno successivo all’elezione di Donald Trump alla presidenza statunitense, estendendo la sua azione da novembre dell’anno scorso alla fine di febbraio 2017. Il primo bimestre del 2017 ha rappresentato una piacevole eccezione rispetto a dati storici che lo inquadrano come una fase caratterizzata da variazioni modeste.

Se analizziamo il comportamento delle Borse a gennaio e febbraio, è possibile trarre due conclusioni dalle performance archiviate dai listini azionari localizzati sulle due sponde settentrionali dell’Atlantico: gli indici di Wall Street (Dow Jones, Nasdaq e Standard and Poor’s 500) hanno registrato nuovi record; in Europa è l’indice Dax della Borsa di Francoforte ad aver accumulato il guadagno più consistente.

L’analisi delle performance storiche registrate dalle Borse nel corso dell’ultimo decennio, evidenzia come, nel terzo mese dell’anno, i principali indici azionari europei e statunitensi non hanno mai deluso le aspettative.

Le performance conseguite nel terzo mese dell’anno sono particolarmente positive per gli indici statunitensi: il Dow Jones presenta una rivalutazione media del 2,6%, lo Standard and Poor’s 500 del 2,7% e il tecnologico Nasdaq si spinge fino al 3%. Pertanto, se ci si vuole aggrappare a questi dati per vincere la paura di entrare in un mercato che corre da molto tempo, la statistica offre un supporto psicologico positivo.

Nel complesso, il trend più solido è quello seguito dal Dow Jones Industrial con soli due mesi in negativo (nel 2008 e nel 2015). Nei restanti mesi del decennio preso in considerazione ha messo a segno rialzi consistenti (spiccano quelli del 2009 con un +7,7% e la rivalutazione del 7,1% accumulata nel marzo del 2015.

Allo stesso modo, lo Standard and Poor’s 500 si mostra leggermente meno affidabile del Dow Jones Industrial con il 70% dei mesi analizzati in positivo (7 su 10). Se marzo 2017 sarà tra quelli positivi, assisteremo a nuovi massimi storici per l’indice di riferimento della Borsa Usa.

Il dato più sorprendente fuoriuscito dall’analisi delle performance mensili realizzate a marzo degli ultimi dieci anni è però quello relativo ai listini azionari del Vecchio Continente. Nessuno tra i più importanti indici europei si è mosso al ribasso: il Dax tedesco registra in media una rivalutazione mensile del 2,3%, seguito dal più esteso Eurostoxx con l’1,5% e dal parigino Cac 40 con l’1%.

Restando sui listini del Vecchio Continente, l’indice Dax registra la maggiore solidità del trend positivo con solo il 30% di casi negativi nell’ultimo decennio. Un andamento meno lineare hanno registrato l’Eurostoxx e il Cac 40 con il 60% dei casi positivi nel periodo preso in considerazione.  

Passando dai dati statistici che fotografano il passato alla situazione che caratterizza le Borse in queste settimane, è importante sottolineare che la politica monetaria globale resta espansiva e offre quindi un importante sostegno agli investimenti negli asset rischiosi, come le azioni. Una situazione che con ogni probabilità non potrà essere modificata neppure dalle riunioni di Fed, Banca Centrale Europea (BCE) e Banca del Giappone (BoJ) previste per marzo.

A cura di: Rocki Gialanella

Parole chiave:

wall street europa bimestre fed
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati