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Crescita robusta per l'Eurozona
L'economia dell'Eurozona sta emergendo come una nota positiva nel quadro della crescita globale nel 2017, grazie a dati economici in uscita migliori delle aspettative, mentre le preoccupazioni legate all'incertezza politica, alla luce degli ultimi risultati elettorali, si sono rivelate a conti fatti eccessive.
Come evidenziato nell'ultimo report FocusEconomics Consensus Forecast Euroarea elaborato da FocusEconomics, i dati definitivi sul prodotto interno lordo rivelano che l'economia della regione è cresciuta nel primo trimestre dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, la performance migliore degli ultimi due anni, mentre la ripresa si sta estendendo a tutta l'area.
Il settore delle esportazioni ha dato un importante contributo alla crescita, mentre il robusto andamento dei consumi privati conferma che l'economia domestica gode di buona salute, grazie al supporto di un mercato del lavoro in miglioramento, condizioni di finanziamento meno stringenti e politiche fiscali più flessibili.
I dati preliminari per il secondo trimestre suggeriscono che l'economia sta proseguendo su un sentiero di crescita solida. L'indice Pmi composito si appresta a chiudere il miglior quarto da sei anni a questa parte, mentre il tasso di disoccupazione ha registrato un calo importante nel mese di aprile. Il sentiment economico è vicino ai massimi degli ultimi anni, e le condizioni finanziarie rimangono estremamente accomodanti.
Inoltre, con il dissiparsi dell'incertezza politica in diversi paesi della regione, dovrebbero riprendere vigore i flussi degli investimenti verso l'Eurozona. Nel mese di giugno si è chiuso il secondo riesame dell'ultimo salvataggio della Grecia, che ha sbloccato i fondi per il paese e prevenuto la possibilità di un eventuale default durante l'estate. In Francia il partito del neo-presidente Emmanuel Macron ha conquistato una larga maggioranza alle elezioni legislative, garantendo a Macron un mandato forte per proseguire sul sentiero delle riforme economiche. L'ondata di populismo sembra in declino in tutta la regione, mentre la Cdu di Angela Merkel insieme alla alleata Csu, sono in deciso vantaggio negli exit-poll per le prossime elezioni in Germania.
Nonostante l'incertezza politica stia diminuendo, va comunque detto che l'Eurozona non è ancora completamente fuori pericolo. In Olanda le elezioni tenutesi lo scorso marzo hanno determinato una situazione politica di stallo, tanto che a oggi non è ancora stato formato un nuovo governo. L'Italia è in una situazione piuttosto ingarbugliata a seguito della bocciatura da parte del Parlamento della nuova legge elettorale, che avrebbe potuto portare presto i cittadini italiani al voto. In Spagna, nonostante l'economia sia in forte ripresa, stanno aumentando le tensioni tra il governo centrale e la regione catalana, che sta pianificando di indire un referendum per l'indipendenza il prossimo ottobre.
Nel complesso il panel di analisti interpellato da FocusEconomics questo mese ha rivisto al rialzo l'outlook sull'Eurozona, alzando diello 0,1% le previsioni di crescita del Pil rispetto alla rilevazione del mese precedente. A questo miglioramento delle aspettative hanno contribuito in maniera determinante gli ottimi dati sul Pil del primo trimestre e il ridimensionamento dei rischi politici. Gli analisti prevedono ora che l'economia dell'Eurozona crescerà a un passo solido dell'1,8% nel 2017 e dell'1,7% nel 2018.