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Migliora l’outlook sulla crescita globale
Per i prossimi mesi gli analisti prevedono che la crescita dell’economia globale sarà sostenuta da una solida espansione nelle economie sviluppate e da un ritorno alla crescita delle economie russa e brasiliana.
Nel secondo trimestre l’economia globale è cresciuta a un ritmo solido, con le economie più avanzate che hanno beneficiato da un lato di condizioni monetarie ancora accomodanti, e dall'altro e di un miglioramento del mercato del lavoro, mentre il recupero delle economie emergenti è stato favorito da una ripresa dei prezzi delle materie prime e dalla resilienza dimostrata dalle dinamiche economiche in Cina. I dati definitivi evidenziano che la crescita globale nel secondo quarto si è attestata a +3,2%, il miglior risultato degli ultimi due anni, e di poco sopra il 3,1% registrato nel primo trimestre dell’anno.
E’ probabile che questo trend al rialzo, che riflette un’espansione in rafforzamento tanto nelle economie avanzate quanto nei mercati emergenti, sia proseguito anche nel terzo trimestre. Nell’area Euro i dati preliminari basati sulle indagini congiunturali indicano una crescita solida nel quarto appena concluso, con un nuovo picco ciclico raggiunto nel mese di agosto. Questa accelerazione potrebbe indurre la Banca centrale europea ad adottare toni più da falco in materia di tassi di interesse, e gli analisti prevedono che Francoforte annuncerà il tapering entro la fine dell’anno. Tuttavia per ora prevale una certa cautela, perché l’inflazione continua a rimanere al di sotto del target del 2%, e il recente rafforzamento dell’euro ha spinto la Bce a rivedere al ribasso le previsioni di inflazione per i prossimi due anni.
Anche l’economia statunitense ha registrato una buona performance nel secondo trimestre, anche se il passaggio degli uragani Harvey e Irma ha danneggiato l’attività economica nel terzo trimestre. Tuttavia gli analisti prevedono che, anche sulla scia dell’intensificazione dei lavori di ricostruzione, la crescita riprenderà vigore nei prossimi trimestri.
Tra le maggiori economie emergenti, i dati preliminari del terzo trimestre suggeriscono che dopo una prima parte dell’anno molto brillante, la Cina è avviata verso una fase di rallentamento, perché i provvedimenti delle autorità volti a contenere il boom del credito stanno frenando l’attività economica. Anche l’economia indiana ha sofferto nel secondo trimestre, sulla scorta degli effetti dell’introduzione della nuova tassa su Beni e Servizi (GST), ma i dati preliminari segnalano che il peggio dovrebbe essere ormai alle spalle e l’economia dovrebbe tornare a crescere nel terzo trimestre. In Brasile, nonostante nel secondo trimestre il Pil sia tornato a crescere dopo tre anni negativi, i dati preliminari per il terzo trimestre sono contrastanti.
Sulla base delle evidenze contenute nell’ultimo report “FocusEconomics Consensus Forecast Major Economies” per il resto dell’anno gli analisti prevedono che la crescita dell’economia globale sarà sostenuta da una solida espansione nelle economie sviluppate e da un ritorno alla crescita delle economie russa e brasiliana, e nel 2017 dovrebbe attestarsi intorno al 3,1% anno su anno.
Per il 2018, gli analisti interpellati da FocusEconomics prevedono una crescita globale del 3,2%, grazie in particolare al rafforzamento dell’economia statunitense e al consolidamento della ripresa in Brasile, dove però l’instabilità politica rende il quadro ancora incerto. Rispetto al mese precedente gli analisti hanno alzato le stime di crescita dello 0,1%, sulla scorta del miglioramento dell’outlook per Brasile, Canada, Giappone e Turchia. Di contro, sono state abbassate le stime di crescita per le economie del Medio Oriente e del Nord Africa, dove l’outlook è ora più fosco sia a causa dell’aumento dei disordini politici sia per le limitate prospettive di un rialzo dei prezzi del petrolio.