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Un anno dorato per i dividendi
I dati raccolti ed elaborati da Janus Henderson per il calcolo dello Janus Henderson Global Dividend evidenziano che la distribuzione degli utili agli azionisti è salita a livello planetario del 14,5% attestandosi a quota 328,1 mld di dollari
Il tasso di crescita complessivo è stato il più rapido in tre anni e ha segnato un record in termini di distribuzione dei dividendi nel terzo trimestre. La crescita sottostante è stata dell’8,4%, il livello massimo in quasi due anni. I dividendi sottostanti sono in aumento in tutte le regioni, con nuovi record a Hong Kong, in Australia e a Taiwan. La crescita negli Stati Uniti è ancora robusta, il Regno Unito ha rimbalzato dopo aver rincorso gli altri Paesi nell’ultimo anno, mentre per la Cina è il terzo anno consecutivo in calo. Per il 2017 il team di Janus Henderson si aspetta dividendi per 1.249 miliardi di dollari, un aumento del 7,4% in termini complessivi e del 7,3% in termini sottostanti
Le performance più brillanti spettano al Regno Unito, che l’anno scorso era invece rimasto indietro rispetto al resto del mondo. I dividendi nel Regno Unito sono risaliti nel 3° trimestre dopo che l’anno scorso la crescita dei dividendi era risultata assai inferiore agli altripaesi, sia a causa della svalutazione della sterlina dopo il voto sulla Brexit, sia per una serie di tagli ai dividendi e annullamenti delle distribuzioni da parte di alcune delle principali società britanniche quotate. I mercati emergenti sono stati l’anello più debole a causa del calo in Cina per il terzo anno consecutivo.
I dividendi in Nord America dominano il terzo trimestre, con quattro dollari su dieci delle distribuzioni globali. La crescita sottostante è stata rapida sia negli Stati Uniti che in Canada, rispettivamente del 9,2% e dell’11,0%. Ogni settore negli Stati Uniti ha registrato un aumento delle distribuzioni. Tra i settori che hanno distribuito dividendi più alti negli Stati Uniti, banche, software e semiconduttori hanno riportato aumenti a doppia cifra.
Il terzo trimestre è stato un picco stagionale per i dividendi erogati nella regione Asia Pacifico (Giappone escluso). Il totale è salito del 36,2% a 69,6 miliardi di dollari, in particolare grazie al dividendo straordinario una tantum pagato a Hong Kong. Anche la crescita sottostante è stata notevole, del 12,1%, con nuovi record a Hong Kong, in Australia e a Taiwan. L’Australia in particolare ha beneficiato della ripresa dei dividendi del settore minerario: l’aumento dei prezzi delle materie prime e la flessione dei costi hanno fatto salire molto gli utili del settore.
La maggior parte dei dividendi cinesi viene distribuita nel 3° trimestre. I dividendi sono scesi leggermente rispetto all’anno precedente; questo significa che nel 2017 la Cina potrebbe registrare il terzo anno consecutivo in perdita dopo anni di crescita ininterrotta. Negli altri mercati emergenti la crescita è in miglioramento.
Di fronte all’andamento dei dividendi su scala globale, Janus Henderson ha rivisto al rialzo la stima per il 2017 a un nuovo record pari a 1.249 miliardi di dollari, un aumento del 7,4% in termini complessivi e del 7,3% in termini sottostanti. Janus Henderson ha incrementato dunque la stima iniziale di 91 miliardi di dollari nel corso dell’anno.
Dopo un secondo e un terzo trimestre eccezionali, le società quotate globali sono indirizzate verso dividendi record quest’anno. La crescita sottostante è circa due volte più veloce rispetto a quanto previsto a inizio anno, anche grazie alla crescita economica globale ampia e sincronizzata. La crescita complessiva ha beneficiato invece dell’indebolimento del dollaro e dell’aumento dei dividendi straordinari”.
I rendimenti passati non sono garanzia dei risultati futuri. Investire nei mercati internazionali implica determinati rischi e un aumento di volatilità rispetto agli investimenti che si concentrano unicamente nel Regno Unito. Questi rischi comprendono le oscillazioni valutarie, l’instabilità economica e finanziaria, la mancanza di informazioni finanziarie puntuali o affidabili, nonché le dinamiche negative sul fronte politico o legale.