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Disagio sociale: in agosto l’indice Mic migliora
In agosto c’è stato un inatteso miglioramento della percezione del disagio sociale, che si basa sull’andamento del mercato del lavoro e dell’inflazione. L’indicatore Mic è sceso di 9 decimi di punto a 16,6. Ma gli esperti prevedono un nuovo peggioramento già in settembre.
A sorpresa, dopo tre aumenti consecutivi e nonostante le tensioni che si avvertono su molti fronti, l’indice che misura il disagio sociale in agosto ha corretto la direzione: nella sua formulazione attuale, che sottostima la disoccupazione estesa (considerata l’impossibilità di estrarre il numero degli scoraggiati e dei sottoccupati) si è attestato su un valore stimato di 16,6 punti, in calo di nove decimi di punto sul mese precedente. La stessa analisi avverte che questa diminuzione dell’indicatore del Misery Index Confcommercio (che si basa sul contributo di due componenti, disoccupazione e inflazione) appare da subito un fenomeno temporaneo. La tendenza dovrebbe infatti tornare a peggiorare già a settembre, alla luce sia dei segnali negativi che emergono dal mercato del lavoro sia dalle prime stime relative all’andamento dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto.
Il conributo della frenata dell’inflazione
Tornando ad agosto, il ridimensionamento registrato dall’indice è attribuibile a una dinamica più contenuta dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto che nel mese hanno registrato una variazione, su base annua, del 7,7% a fronte dell’8,7% accusato in luglio. Questa performance è stata resa possibile dal brusco ridimensionamento (-8,9% congiunturale) registrato nel frattempo dai prezzi dei carburanti, cui hanno contribuito sia la diminuzione dei prezzi energetici sul mercato all’ingrosso sia gli interventi calmieratori del Governo.
Le stime di settembre preannunciano un nuovo peggioramento
Le prime stime di settembre lasciano però poco spazio all’ottimismo: indicano, infatti, il ritorno a dinamiche più sostenute sulla spinta di una progressiva crescita dei prezzi degli alimentari. In considerazione dei segnali negativi che iniziano a manifestarsi sul versante dell’occupazione, attesi in peggioramento in conseguenza di un sempre più probabile rallentamento dell’economia, e di una dinamica inflazionistica ancora elevata, si consolidano i timori di un possibile ampliamento, nei prossimi mesi, dell’area del disagio sociale.
Sul mercato del lavoro si consolidano segnali negativi
Lo stesso scenario si preannuncia anche per il mercato del lavoro. Ad agosto, nonostante il tasso di disoccupazione abbia segnalato un ulteriore ridimensionamento attestandosi al 7,8%, un decimo di punto in meno su luglio (portando a 9 la serie di ribassi mensili di seguito), si sono consolidati i segnali di un peggioramento del mercato del lavoro. Il dato è la sintesi di un calo degli occupati (-74mila unità su luglio) e del numero di persone in cerca di lavoro (-31mila unità su base congiunturale). A questa evoluzione si è associato un incremento del numero degli inattivi (+91mila).
Aumentano gli assegni erogati dai fondi di solidarietà
Nello stesso mese, secondo i calcoli di Confcommercio, le ore autorizzate di CIG sono state oltre 20,6 milioni, a cui si sommano oltre 12 milioni di ore (dato in aumento) per assegni erogati dai fondi di solidarietà. In termini di ore di CIG effettivamente utilizzate, destagionalizzate e ricondotte a Ula si stima che questo corrisponda a circa 60mila unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche ha determinato un tasso di disoccupazione esteso pari all’8,7%, in modesta riduzione rispetto a luglio (8,8%), sotto la media (9%) del secondo trimestre.