L’attività dei consulenti finanziari abilitati alla raccolta fuori porta conserva un ritmo di marcia sostenuto, nonostante i venti contrari che soffiano dal quadro geopolitico internazionale, dall’incerta situazione economica, dalla corsa dell’inflazione e dal contesto stagionale (il periodo vacanziero) per nulla favorevole. Infatti, secondo i dati diffusi da Assoreti, in agosto la raccolta netta del sistema è risultata positiva per circa 1,6 miliardi di euro. Questo risultato, seppure in netta flessione sia rispetto al mese precedente (+4,23 miliardi), sia nel confronto tendenziale (+4,06 miliardi), acquisisce una lettura diversa se si considera l’andamento negativo registrato nel frattempo dai mercati finanziari in generale e il contestuale aumento dei clienti.

L’82,3% dei flussi verso il risparmio gestito

Lo spaccato del report rivela che la prevalenza degli investimenti si è indirizzata sui prodotti del risparmio gestito. Questi rappresentano l’82,3% della raccolta totale, attestandosi a 1,3 miliardi, valore superiore a quanto osservato nel mese precedente (1,22 miliardi), nonostante la componente di stagionalità che segna il periodo. I volumi realizzati sugli strumenti finanziari amministrati si attestano a 580 milioni, mentre le movimentazioni su conti correnti e depositi vedono la prevalenza delle uscite per 299 milioni a fronte dei flussi per 1,35 miliardi di euro in luglio. Il bilancio da gennaio tocca 30,4 miliardi: l’81% della raccolta netta si equidistribuisce tra prodotti del risparmio gestito (12,2 miliardi) e titoli amministrati (12,5 miliardi).

I clienti delle reti superano la soglia dei 4,9 milioni

La performance conseguita in agosto conferma, ha detto Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione, la solidità del sistema delle reti di consulenza che prosegue, nonostante le difficili dinamiche del momento, verso un processo di crescita graduale e sostenibile. Gli associati, ha sottolineato, stanno seguendo con attenzione l’evolversi degli scenari sui mercati, assumendo ancor di più un ruolo di guida nel dare risposte adeguate alle esigenze dei clienti che, riconoscendone il valore, continuano ad aumentare. Infatti, in luglio, il numero dei nuovi risparmiatori che si sono rivolti alle reti è aumento dello 0,12% mensile (di quasi 6mila unità) a 4,9 milioni. In un anno i clienti Assoreti sono così cresciuti di oltre 118mila unità (+2,5%).

Risparmio gestito, l’azionario continua a dominare la scena

La distribuzione di quote di fondi comuni di investimento genera una raccolta netta per 769 milioni (59% destinato al risparmio gestito). Il coinvolgimento degli Oicr aperti di diritto estero si conferma prevalente (748 milioni), così come la raccolta netta positiva per i fondi chiusi (25 milioni). È negativo il bilancio dei fondi aperti italiani, seppure con volumi molto contenuti (-3 milioni). La raccolta netta sulle gestioni collettive azionarie è di 686 milioni. È positivo il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali per 228 milioni, e le scelte di investimento tornano a privilegiare le Gpf (157 milioni). I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali ammontano, nel complesso, a 308 milioni: si conferma l’orientamento a favore delle unit linked (151 milioni) e polizze multiramo (180 milioni).

Risparmio amministrato, bilancio positivo per tutte le tipologie

In agosto risulta ancora positivo il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote: per 1,3 miliardi di euro, valore che si confronta con il risultato negativo dell’intera industria (-328 milioni). L’apporto da inizio anno sale, di riflesso, a 10,6 miliardi ed è pari al 74,2% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (14,2 miliardi). Per quanto riguarda il risparmio amministrato, il bilancio mensile è positivo per tutte le tipologie di questo strumento finanziario: in evidenza, secondo quanto emerge dal report, il saldo delle movimentazioni dei titoli di Stato (275 milioni), dei titoli obbligazionari (92 milioni) e degli strumenti del mercato monetario (100 milioni di euro).