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Cfd, scommettere con giudizio sulle valute
Abbiamo visto in alcuni dei precedenti articoli il meccanismo dei contract for difference (Cfd) e la possibilità di operare su alcuni asset come gli indici di borsa e le materie prime (petrolio). In realtà questo strumento, che è un miniswap e che permette anche a una persona che voglia rischiare poco di scommettere sull’andamento dei mercati, può essere utilizzato per centinaia di asset diversi, fra i quali le valute sono uno dei più frequentati dagli investitori.
I broker specializzati offrono la possibilità di operare su tutte le divise del mondo, anche se ovviamente di solito sono utilizzate le più conosciute. Vediamo tre esempi pratici in questo campo.
Euro-dollaro. È certamente oggi il cross più importante di tutti i mercati valutari mondiali e a queste valute fanno capo le due più importanti economie del mondo. Ogni giorno vengono scambiati su queste monete trilioni di dollari, sia a scopo commerciale, sia per pura spuculazione.
Attualmente il rapporto euro/dollaro è, dopo una fase discretamente rialzista della moneta unica, intorno a 1,20. A questo punto si può decidere se seguire il trend positivo e comprare un Cfd o se si ritiene che il dollaro possa riprendere quota e vendere il contract for difference.
Facciamo l’ipotesi che si investano 20.000 euro sulla crescita dell’euro sul dollaro. La somma richiesta da depositare (il margine) è diversa da broker a broker, ma mediamente è lo 0,5% del valore del pacchetto su cui si gioca, anche se c'è chi chiede di più e chi chiede di meno. In pratica con circa 100 euro è possibile operare su una somma di questo genere.
Qualora il cambio tra la divisa dell’Eurozona e il dollaro salga dello 0,50% (da 1,2000 a 1,2060) il guadagno sarebbe pari allo 05% di 20.000 euro, vale a dire 100 euro. Se la moneta europea salisse ancora di più, cioè dell’1% portandosi a 1,2120, la cifra che si guadagnerebbe crescerebbe a 200 euro. Ovviamente, se il dollaro al contrario delle aspettative guadagnasse lo 0,5% o addirittura l’1%, bisognerebbe mettere in conto una perdita circa equivalente al potenziale guadagno con l’annullamento del margine di 100 euro che si è lasciato al broker. Inoltre è da calcolare in ogni operazione il tasso di interesse del Cfd e soprattutto le commissioni del broker.
Euro-sterlina. Dopo una fiammata che ha portato l’euro a 0,92 sulla sterlina inglese, anche sull’onda delle preoccupazioni dei mercati sulla Brexit, attualmente la moneta inglese è sostanzialmente stabile intorno a 0,8885.
Utilizzando lo stesso metodo che si era visto per il dollaro, è possibile investire 20.000 euro, equivalenti a 17.760 pound, che comportano anche in questo caso un margine di 100 euro. Qualora l’euro faccia un passo rialzista a 0,8929, anche in questo caso equivalente allo 0,5%, il guadagno ottenuto sarebbe di 100 euro, mentre se la moneta europea guadagnasse l’1% e arrivasse 0,8973 (si tratta di un livello che è nei imiti del possibile) si raddoppierebbe il guadagno a 200 euro. Ovviamente va sempre ricordato che le perdite sarebbero equivalenti se l’euro scendesse.
Euro-real. La moneta brasiliana esce da un 2017 molto favorevole nei confronti del dollaro, ma abbastanza negativo verso l’euro. Nel corso dell’anno la moneta unica ha raggiunto un minimo di 3,92 e attualmente con 3,9746 sta testando quota 4.
Facciamo l’ipotesi che si sia convinti che la divisa dell’Eurozona sia in grado di raggiungere 4 real e si voglia scommettere su questo trend. Attualmente 80.000 real si acquistano a 20.127 euro. Se la moneta brasiliana scendesse a 4 il valore del cambio andrebbe a 20.000 euro, con un guadagno effettivo di 127 euro e l’impiego di un margine intorno a 100 euro.