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Messaggi chiave per seguire i mercati
Gli economisti, i responsabili delle strategie e i gestori di portafoglio di Allianz GIobal Investors si sono riuniti a Hong Kong in occasione dell’Investment Forum per analizzare lo stato attuale dell’economia globale.Il graduale inasprimento della politica monetaria potrebbe portare a un ritorno della volatilità, specialmente nei mercati sviluppati, ma l’Asia in generale, e la Cina in particolare, si distinguono in positivo. Più nel dettaglio, ecco alcuni dei messaggi chiave che sono emersi dal Forum:
Mantenere alta l’attenzione sulla Fed
Le mosse della Fed, che ha già intrapreso il percorso di normalizzazione monetaria, potrebbero riportare la volatilità sui mercati finanziari, e lo stesso potrebbe accadere se la dinamica economica perdesse slancio. In ogni caso, con ogni probabilità il nuovo presidente della Federal Reserve USA, Jerome Powell, procederà con cautela al rialzo dei tassi, favorendo inoltre un’ulteriore deregolamentazione del mercato: questo è uno dei motivi per cui continuiamo a privilegiare il settore finanziario
La Cina non è priva di rischi
Con una rapporto debito-PIL che ha raggiunto un impressionante 258 percento, tuttavia l’elevato livello di debito aggregato del Paese dovrebbe essere gestibile in considerazione di fattori quali il rapporto di indebitamento ancora moderato nel settore pubblico, gli elevati livelli di riserve in valuta estera e la bassa quota di finanziamenti esterni. Inoltre, a maggio 2018 l’MSCI includerà per la prima volta un limitato numero di azioni cinesi di classe A nel suo indice dei mercati emergenti. Per avere un’idea delle proporzioni, le azioni di classe A rappresentano un mercato di circa 8.000 miliardi di dollari USA, oltre il 30 percento più ampio dell’Area Euro, e possono sicuramente attirare l’interesse degli investitori.
La politica sta cambiando le prospettive del commercio globale
Il presidente americano Donald Trump non ha certo fatto mistero del suo disdegno per molti accordi commerciali internazionali e con un semplice ordine esecutivo potrebbe cancellare il NAFTA, il fondamentale trattato commerciale tra Canada, Messico e Stati Uniti. L’Unione Europea è alle prese con i negoziati sulla Brexit e la fragilità economica dell’Italia, anche se nel complesso l’economia dell’Euro Zona evidenzia un andamento solido. La situazione appare relativamente positiva anche nel Regno Unito dopo il voto sulla Brexit, nonostante l’indebolimento della sterlina e il calo della spesa al consumo.
Il Giappone sta andando meglio di quanto non appaia, in particolare se si considera l’invecchiamento della popolazione
Il Giappone offre un utile esempio di come gestire l’invecchiamento della popolazione e rinnovare un’economia stagnante:
• Le riforme previste dall’ “Abenomics” iniziano lentamente a dare frutto e la maggiore partecipazione delle donne e degli anziani al mercato del lavoro consente di affrontare le criticità della piena occupazione e della bassa produttività.
• Le riforme fiscali di stimolo pianificate dal Giappone dovrebbero incoraggiare le società nipponiche ad aumentare la produttività, stimolare la spesa per investimenti e incrementare i salari. Se queste misure riusciranno, in ultima analisi, a ravvivare la spesa del settore privato, assisteremo a un notevole miglioramento delle prospettive a medio termine del Giappone.
• Il passaggio a un modello di corporate governance più attento agli azionisti ha alzato il RoE medio dal 5 al 10 percento negli ultimi cinque anni. Nel complesso, il Paese sta compiendo buoni progressi sulle questioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Gestire il rischio nella ricerca di rendimento
Per i prossimi uno-due anni riteniamo alquanto improbabili una recessione o una flessione del ciclo del credito, mentre l’inflazione – pur rimanendo per il momento probabilmente ferma– dovrebbe aumentare nell’arco dei prossimi cinque anni.
Gli investimenti in obbligazioni dei mercati emergenti possono rappresentare un’opzione attraente, in quanto offrono uno spread aggiuntivo e le rispettive economie godono di condizioni macroeconomiche più favorevoli. Anche i titoli a dividendo rappresentano una fonte di rendimento interessante per gli investitori in cerca di reddito.