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India, la lunga strada delle riforme

11/05/2018

Il lancio nel 2009 di una campagna per dare a ogni cittadino indiano un numero unico d’identità digitale nazionale (una sorta di carta d’identità digitale) ha aperto la strada alle riforme di oggi. Di seguito le tappe fondamentali della modernizzazione del paese individuate dal team di Jupiter

2009 – Aadhaar, un numero d’identità unico per tutti. Prima del 2009, quasi la metà della popolazione indiana non era identificata in alcun modo, e ciò impediva a milioni di residenti in India di accedere ai servizi di base, tra cui banche o assicurazioni . Tuttavia, tale situazione è radicalmente cambiata nel 2009 con l’introduzione di Aadhaar, un numero di identificazione nazionale unico a 12 cifre disponibile per tutti i cittadini residenti.

2011 – Direct Benefit Transfer: agevolazioni e sussidi versati direttamente su conti bancari
Nel 2011 Aadhaar ha consentito l’adozione del il sistema Direct Benefit Transfer (DBT), che consente il versamento di agevolazioni e sussidi direttamente sui conti bancari dei beneficiari. Il sistema DBT mira a ridurre la dispersione dei fondi eliminando gli intermediari e impedendo che i pagamenti finiscano per raggiungere i beneficiari sbagliati. L’attuazione del sistema indiano di assistenza sociale e previdenziale continua a svilupparsi a ritmo sostenuto e il sistema DBT è diventato operativo dal 31 marzo 2018.


2016 – La demonetizzazione: il passaggio dai risparmi fisici a quelli finanziari
Nel novembre 2016, durante una diretta TV a sorpresa, il primo ministro Modi ha annunciato che tutte le banconote di grosso taglio (500 e 1.000 rupie) sarebbero state ritirate dal mercato, per un valore pari a circa l’86% del contante indiano . Si è trattato di un tentativo di ridurre i livelli di ricchezza non contabilizzata, o “black money”, e di contribuire a ufficializzare il sistema finanziario.
2017 – La Goods & Services Tax: la trasformazione di un mosaico di imposte in un regime unico
La Goods & Services Tax (GST, Tassa sui Beni e Servizi) è stata introdotta nel luglio 2017, trasformando la varietà di imposte sui beni e servizi statali in un unico regime fiscale. L’India è costituita da 29 stati e, prima della GST, una società indiana che avesse voluto vendere beni o servizi attraverso confini statali diversi, avrebbe dovuto pagare ogni volta diverse tasse: la GST ha sostituito 17 imposte statali e federali. Il sistema precedente rendeva la logistica molto onerosa e costosa, ora per la prima volta dalla sua indipendenza nel 1947, l’India è un mercato comune.


2018 – L’India Stack: la più grande API aperta del mondo
L’attuazione dell’India Stack è ora a buon punto. Questa iniziativa permetterà agli sviluppatori di accedere al vasto archivio di dati biometrici in possesso del governo per creare un software che migliorerà l’efficienza e l’accesso ai servizi del governo. È la più grande Application Programme Interface (API) al mondo , che combina sistemi per il riconoscimento biometrico con la piattaforma DigitalLocker, le firme elettroniche, i pagamenti digitali e i processi digitali di verifica delle identità (gli e-KYC, Know your customer).


2018 e oltre
La digitalizzazione dell’India sarà un tema chiave nel 2018 e negli anni a venire, data la rapidità con cui la tecnologia verrà adottata a livello locale. L’anno scorso il traffico di dati mobile è cresciuto del 144%, a causa dell’aumento dei consumi di dati 3G e 4G. Il numero di utilizzatori di dati 4G è passato da 17 milioni nel dicembre 2016 a 182 milioni nel dicembre 2017, e nel 2017 gli utenti 4G hanno usufruito in media di circa 11 GB di dati al mese. L’utilizzo complessivo di dati mobili per persona in India è di circa 8,9 GB al mese, che è paragonabile all’utilizzo di dati mobili in mercati sviluppati come la Francia (9,6 GB al mese) e il Giappone (8,3 GB al mese). Questa tendenza non è limitata solo alle aree urbane, ma le tecnologie sono sempre più utilizzate anche nelle zone rurali, ad esempio per l’intrattenimento video.


I probabili beneficiari
La crescente diffusione della tecnologia in India, unita a una logistica più efficiente a seguito dell’introduzione della GST, dovrebbe ridurre l’inflazione e dare un impulso ai consumi. Le imprese che sono legate al consumo domestico, come i rivenditori di carburante, le società di gestione patrimoniale e le compagnie aeree nazionali, abbiano i maggiori vantaggi da trarre da questi temi. Inoltre, riforme come la GST e la demonetizzazione hanno incoraggiato il passaggio ad un’economia ufficiale, e i maggiori beneficiari sono le banche del settore pubblico, i fondi comuni d’investimento e le compagnie di assicurazione sulla vita.

A cura di: Rocki Gialanella

Parole chiave:

india modi riforme modernizzazione
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