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Raccolta premi 2018: gli italiani continuano a fidarsi del settore assicurativo

28/03/2019

Gli italiani continuano ad affidare al settore assicurativo una parte importante dei loro risparmi, per la protezione dei loro beni e della loro salute. È quanto emerge dal rapporto pubblicato dall’Ania, secondo cui nel 2018 la raccolta premi delle imprese assicurative ha superato i 135 miliardi di euro, in rialzo del 3,2% sul 2017. Dietro tale dinamica c’è sia il contribuito del comparto delle polizze Vita, sia quello delle polizze Danni. Un risultato, ha commentato Maria Bianca Farina, presidente dell’associazione delle imprese del comparto (circa 90% del volume premi complessivo del mercato), che “conferma la solidità del nostro settore”. Comparto, ha sottolineato, che oggi ha “un ruolo centrale” considerato “l’attuale contesto storico, caratterizzato da grandi incertezze”. 

+2,3% il ramo Danni, +3,5% il ramo Vita

Lo scorso anno - per quanto riguarda le imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee - la crescita aggregata ha beneficiato dei contributi di entrambi i macro comparti: all’aumento del settore Danni (+2,3%) si è aggiunto infatti il dato del settore Vita (+3,5%). L’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Pil è salita lievemente rispetto al 2017 per attestarsi al 7,7%. Nel settore del risparmio le polizze Vita continuano ad avere il ruolo centrale: anche nel 2018 sono state una delle forme più importanti di impiego, pari a circa il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane (15,4% del 2017). Performance negative invece sia per le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento, sia per quelle che operano in libera prestazione di servizi (Lps). Le prime hanno accusato un calo dei premi contabilizzati (-4,6%), con una lieve crescita nel settore Danni (+4,4%) insufficiente a compensare il calo nel settore Vita (-13,6%). Le imprese Lps, secondo Ivass, hanno denunciato una contrazione dei premi di quasi il 30% a circa 9 miliardi. 

Prosegue il boom dei prodotti multiramo

Nel 2018 è intanto proseguito il forte sviluppo di prodotti “multiramo", combinazione tra componente assicurativa tradizionale a rendimento minimo garantito (ramo I) e più opzioni di investimento di tipo unit-linked (ramo III). I premi raccolti a fronte della vendita di tali prodotti (che oramai rappresentano un terzo del totale dei premi per 31,3 miliardi) sono aumentati infatti del 12,1% tendenziale. Per quanto riguarda il ramo I, l’incidenza della raccolta effettuata attraverso tali prodotti rispetto al totale del ramo è stata del 26,8%, con un volume premi pari a 17,8 miliardi (+25,1% annuo); nel ramo III la raccolta ha rappresentato il 45,3% del totale del ramo, con un volume premi pari a 13,5 miliardi (-1,4%).  

L’incidenza della raccolta Vita totale sul Pil è risultata in lieve aumento ed è pari al 5,8% nel 2018 

Per quanto riguarda il ramo Danni, nel 2018 la raccolta premi delle imprese nazionali ed extra-europee è stata pari a 33,1 miliardi in aumento del 2,3% rispetto al 2017. Il settore conferma la crescita avviata l’anno precedente (+1,2%) dopo cinque anni consecutivi di calo. Il miglioramento riflette soprattutto i segni positivi segnati nel settore Auto (+1,1%) e negli altri rami Danni (+3,5%). Nel 2018, l’incidenza della raccolta Danni sul Pil è pari all’1,9%, come nell’anno precedente.

Più specificatamente, nel comparto auto si è registrata per la prima volta, dopo sei anni, una sostanziale stazionarietà (+0,1%) dei premi nel ramo Rc Auto e veicoli marittimi e una crescita del 5,9% nel ramo Corpi veicoli terrestri (ossia le garanzie incendio/furto, Kasko dei veicoli, settore cresciuto del 5,9%). In sostanza, la crescita del ramo Rc Auto è in realtà l’effetto combinato di un incremento di circa l’1,2% del parco assicurato e di una variazione negativa dei premi medi praticati.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

risparmio gestito investimenti previdenza
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