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Assicurazioni: raccolta rami vita e danni a 107,2 miliardi
L'IVASS annuncia che le imprese vigilate hanno raccolto premi per 100,2 miliardi di euro, ma i rami vita e danni hanno realizzato nei primi nove mesi del 2019 una raccolta pari a 107,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La raccolta complessiva (vita e danni) realizzata dalle imprese vigilate IVASS e dalle rappresentanze SEE (Spazio economico europeo) nei primi nove mesi del 2019 è stata pari a 107,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,1%). Lo rende noto l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, precisando che le imprese vigilate IVASS hanno raccolto premi per 100,2 miliardi di euro (93,4% del totale), con un incremento dello 0,2% rispetto al 2018. Per quanto riguarda le Rappresentanze See, queste nei primi nove mesi dello scorso anno hanno realizzato una raccolta pari a 7 miliardi di euro (6,6% del totale), in flessione del 4,8% su base annua.
Il ramo vita ancora in rallentamento
La raccolta a tutto il terzo trimestre 2019 del solo settore vita, è ammontata a 79,7 miliardi di euro, ancora in flessione su base annua (-1,3%), confermando quindi il calo tendenziale registrato già nei primi due trimestri. Nel dettaglio, da una parte i rami I e IV, a cui sono collegate le polizze vita c.d. “pure”, sono cresciuti rispetto al 2018: il ramo I, in particolare, è aumentato di 4,8 miliardi di euro (+9,5% circa). Per contro, le polizze “finanziarie”, riferite ai rami III e V, hanno realizzato complessivamente una raccolta inferiore all’analogo periodo dell’ano precedente: il calo, in particolare, è derivato dal risultato di ramo III relativo alle polizze unit e index linked, la cui raccolta è diminuita di 4,9 miliardi di euro (-18,9%). Hanno registrato un segno meno anche i premi derivanti dalle operazioni di capitalizzazione (ramo V): -1,5 miliardi (-47,5%).
Accelerano le polizze con finalità previdenziali
In positivo invece il risultato specifico della produzione assicurativa vita con finalità previdenziali (di quasi esclusiva competenza delle imprese vigilate IVASS), che ha registrato una crescita: dai 4,2 miliardi dei primi nove mesi del 2018 ai 4,9 miliardi del 2019 (+16,7%). La parte più importante di questa raccolta spetta al ramo VI relativo ai Fondi pensione: nei primi nove mesi del 2019 è aumentata di 617 milioni di euro su base annua (+41,8%), raggiungendo una raccolta di 2,1 miliardi. I Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP) di ramo I sono cresciuti del 4,8%, con una raccolta pari a 2,0 miliardi di euro. I PIP di ramo III, anch’essi in crescita dell’1,8%, hanno raggiunto 767 milioni di euro.
La nuova produzione vita ha subito un consistente calo rispetto al 2018 (del 3,2% a 56,6 miliardi), legato ancora alla performance negativa nella commercializzazione delle polizze “finanziarie”.
Il ramo danni consolida recupero iniziato nel 2007
La raccolta nel ramo danni, sempre nei primi nove mesi del 2019, si è attestata sui 27,4 miliardi di euro, in aumento del 3,6% tendenziale e “consolida - riporta la nota dell’Ivass - la fase di recupero registrata a partire dal 2017: ad eccezione dell’R.C. autoveicoli terresti (-0,3%), tutti i principali rami sono in aumento su base annua”. In particolare il ‘comparto auto’ ha raggiunto 12,7 miliardi (+0,7%), sostenuto dalla crescita del ramo Corpi di veicoli terrestri. Le coperture ‘non auto’ sono ammontate a 14,8 miliardi, con un significativo aumento (+6,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i settori più rilevanti sono cresciuti (del +5% ed oltre) i rami Infortuni, Malattia, Incendio ed Elementi naturali, Altri danni ai beni. La raccolta dell’R.C. generale è aumentata del 3,3%.
Sportelli bancari e postali sempre leader nella distribuzione
Gli Sportelli bancari e postali hanno confermato la leadership per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti vita (60,5% del totale), anche se la loro raccolta si è ridotta di 639 milioni di euro rispetto al 2018, così come per i Consulenti finanziari e i brokers. Sono invece cresciuti i premi raccolti dalle agenzie con mandato. Queste ultime hanno continuato invece a prevalere nella distribuzione del settore danni: 70,1% per il totale dei rami e 84,5% per la sola R.C. autoveicoli terrestri. Seguono i brokers (preceduti, nella classifica della distribuzione di polizze R.C. autoveicoli terrestri, dalle Altre forme di vendita diretta) e gli sportelli bancari e postali.