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Assoreti: nel primo semestre raccolta netta a 29 miliardi
Nel mese di giugno la raccolta netta dei consulenti finanziari è ammontata a 5,2 miliardi di euro, in aumento del 3,7 per cento. Tra gennaio e giugno, rende noto Assoreti, il saldo netto è pari a 29 miliardi, in rialzo del 28 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Primo semestre 2021 sugli scudi per i consulenti finanziari: la raccolta netta segna un progresso del 28 per cento tendenziale a quasi 29 miliardi di euro. Negli ultimi mesi, inoltre, ha trovato ulteriore conferma del maggiore orientamento all’investimento in prodotti del risparmio gestito da parte dei risparmiatori italiani. In giugno, secondo i dati rilevati da Assoreti, è stata registrata una raccolta netta positiva per le Reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede pari a 5,2 miliardi di euro, in aumento del 3,7% su base congiunturale e di ben il 45,1% rispetto allo stesso periodo del 2020. Quest’ultima performance, comunque, deve essere inquadrata tenendo in considerazione il periodo di crisi attraversato dal nostro Paese nel 2020.
Gli investitori preferiscono le gestioni collettive
La dinamica di crescita – secondo l’analisi dell’Associazione delle società per la consulenza agli investimenti - appare più strutturata, nel suo complesso, per la componente gestita di portafoglio: il flusso di raccolta su gestioni collettive, individuali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiunge 3,4 miliardi di euro (+9,7% mensile e +13,3% tendenziale). La raccolta realizzata sulla componente amministrata, con poco meno di 1,8 miliardi, si attesta su volumi triplicati rispetto all’anno precedente (+222,2%) mentre accusa un leggero arretramento rispetto al mese di maggio (-6,3%).
I numeri del primo semestre
Il bilancio dei primi sei mesi è dunque molto positivo, per la precisazione per 28,75 miliardi di euro con un incremento del 28,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’exploit, come accennato, è trainato in particolare dai prodotti del risparmio gestito sui quali la raccolta tra gennaio e giugno raggiunge livelli più che raddoppiati (+136,6%), pari a 20,96 miliardi di euro. Positiva, per 7,8 miliardi, ma in flessione (-42,5%) l’attività netta realizzata nel semestre invece sulla componente amministrata del portafoglio.
Aumentano i clienti e il volume medio di raccolta
A fare il punto della situazione è Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione, il quale ha sottolineato come i risultati di giugno si confermano solidi e prevalentemente orientanti alla componente gestita del portafoglio e chiudono un primo semestre eccellente nel quale sono stati raggiunti obiettivi importanti di crescita e produttività. Traguardi per altro confermati dal numero di clienti, in progressivo aumento rispetto al 2020, e dal volume medio di raccolta mensile che raggiunge 4,8 miliardi, valore superiore del 32,6% rispetto al corrispondente alla media dei precedenti dodici mesi (3,6 miliardi).
Dopo nove mesi s’interrompe la fuga dai fondi italiani aperti
Nel risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento genera volumi netti intorno a 1,5 miliardi (+2,6% annuo e +26,3% mensile). Gli investitori confermano di privilegiare gli Oicr aperti di diritto estero, sui quali la raccolta è pari a circa 1,4 miliardi, con una maggiore attenzione per le gestioni collettive azionarie. In giugno inverte la rotta il trend negativo osservato sui fondi aperti italiani per nove mesi di seguito, con una raccolta tornata positiva per 170 milioni. I flussi realizzati sulle gestioni patrimoniali individuali toccano 476 milioni (-18,3% annuo e +5,8% mensile). Confermata la concentrazione sulle GPF con flussi netti positivi pari a 548 milioni, mentre sulle GPM prevale il segno negativo per 72 milioni. Le risorse nette vero il comparto assicurativo/previdenziale ammontano a 1,4 miliardi (+48,1% annuo e -2,4% mensile): di questi, il 97,5% si distribuisce tra polizze unit linked (862 milioni) e prodotti multiramo (548 milioni).
Il contributo decisivo degli OICR
I risultati realizzati dalle reti nell’ambito del risparmio gestito si traducono in un contributo decisivo - attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote – al sistema degli OICR aperti: a giugno la raccolta netta ha raggiunto i 3,5 miliardi di euro e rappresenta più dell’85% dei volumi totali rilevati dall’industria (4,1 miliardi). L’apporto da inizio anno sale così a circa 20 miliardi, pari a quasi il 63% dei volumi di raccolta realizzati dall’intero sistema fondi (31,8 miliardi).
Nel risparmio amministrato accelera la raccolta titoli
Per quanto riguarda il risparmio amministrato, dalla nota di Assoreti emerge che l’attività di raccolta netta realizzata sugli strumenti finanziari amministrati è positiva per 1,3 miliardi di euro, valore in netta crescita sia rispetto al mese di maggio (94,8 milioni) sia nel confronto con giugno 2020 (800,6 milioni). La liquidità netta mensile confluita su conti correnti e depositi è pari a 455 milioni, in decisa contrazione rispetto al mese di maggio (1,8 miliardi).