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Assoreti: raccolta netta positiva in gennaio
I dati raccolti da Assoreti indicano un buono inizio anno, con una raccolta netta positiva per 3,6 miliardi di euro. Hanno, infatti, chiuso in rialzo tutti i prodotti del risparmio gestito. Tuttavia, si riscontra una flessione del 14,2% che, con tutta probabilità, è conseguenza del Coronavirus.
Inizio d’anno positivo per le reti di consulenti finanziari. I dati raccolti da Assoreti indicano - per gli operatori abilitati all’offerta fuori sede – una raccolta netta positiva per 3,6 miliardi di euro. La performance è particolarmente brillante, pari a un incremento del 66,4%, se si paragona allo stesso periodo del 2019. Tuttavia, su base congiunturale (rispetto a dicembre), si riscontra una flessione del 14,2% che, con tutta probabilità, è la conseguenza dell’influenza da coronavirus che ha caratterizzato l’ultima parte del mese considerato. Stando al rapporto, hanno comunque chiuso in rialzo tutti i prodotti del risparmio gestito.
Accelerano entrambi i comparti di attività
Il bilancio mensile è positivo per entrambi i macro comparti d’attività: le risorse nette destinate ai prodotti del risparmio gestito ammontano a un miliardo di euro, mentre quelle destinate alla componente amministrata risultano pari a circa 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda il risparmio gestito, rispetto al quale, nel primo mese del 2019, la raccolta netta totale era stata negativa, i volumi netti realizzati a gennaio 2020 risultano positivi per tutte le principali macro famiglie di prodotto. Il maggiore contributo in questo ambito è arrivato dalla componente assicurativa, con flussi netti complessivi pari a 570 milioni.
Slancio delle polizze multi-ramo
L’attività nel mese di gennaio si è concentra sui prodotti assicurativi a contenuto finanziario: i premi netti affluiti sulle polizze multi-ramo hanno raggiunto i 449 milioni, quelli sulle unit linked sono ammontate a 124 milioni di euro, mentre sulle polizze vita tradizionali sono prevalse le voci in uscita per 3 milioni di euro. Il bilancio mensile sulle gestioni patrimoniali individuali è stato positivo per 260 milioni: gli investimenti netti si sono concentrati sulle GPF (Gestione patrimoniale in fondi), con volumi pari a 244 milioni, mentre quelli sulle GPM (Gestione patrimoniale mobiliare) si sono fermate a 16 milioni.
Prevalgono i riscatti sui fondi aperti di diritto italiano
La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio), questa è risultata di 72 milioni: il saldo delle movimentazioni sulle gestioni collettive estere di tipo aperto è stato positivo per 95 milioni, così come positivo e pari a 160 milioni è stato il bilancio mensile sui fondi chiusi mobiliari. Al contrario, sui fondi aperti di diritto italiano sono prevalsi i riscatti per 183 milioni. Pertanto, il contributo mensile delle reti al sistema degli OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, risulta positivo per 761 milioni di euro, controbilanciando solo in parte i deflussi realizzati, nel complesso, dagli altri canali distributivi (-3,1 miliardi).
Prevalenza dei deflussi per i bond pubblici e corporate
Secondo i dati raccolti da Assoreti, la raccolta netta realizzata sui titoli in regime amministrato ha raggiunto nel mese di gennaio i 745 milioni di euro: il saldo delle compravendite è risultato positivo per i titoli azionari (600 milioni), gli exchange traded products (144 milioni) e i certificates (96 milioni), mentre sui titoli di debito, pubblici e corporate, è stata riscontrata la prevalenza delle voci di uscita. La raccolta di risparmio sotto forma di liquidità è positiva per circa 1,8 miliardi di euro.
A fine mese, secondo il rapporto, i clienti primi intestatari, per il campione di società partecipante all’indagine, superavano la soglia dei 4,5 milioni. Il numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, con mandato dalle società rientranti nell’indagine dell’Assoreti, è pari a 23.067 unità.