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Bce: economia in ripresa e inflazione sotto controllo
Il bollettino di giugno della Bce ha rasserenato i mercati: la ripresa economica è equilibrata e l’inflazione resta sotto stretto controllo. L’Istituto ha rivisto al rialzo il Pil di quest’anno e del prossimo, grazie alla ripresa della domanda mondiale e all’avanzamento delle vaccinazioni.
Nuova boccata di ossigeno per i mercati europei: l’economia è in ripresa e l’inflazione non è un problema. Lo certifica la Bce nel suo bollettino mensile, dove spiega che la congiuntura dell’Eurozona – dopo la contrazione subita nel primo trimestre dell’anno - sta gradualmente ripartendo grazie al miglioramento sul fronte del controllo della pandemia e dei significativi successi delle campagne di vaccinazione.
I contributi maggiori sono arrivati dal settore dei servizi e dal perdurante dinamismo della produzione manifatturiera. La Bce, inoltre, prevede un netto miglioramento nel secondo semestre dell’anno, in sintonia con la progressiva revoca delle misure di contenimento del virus.
Attesa un’ulteriore accelerazione nel secondo semestre
Nel prosieguo del 2021 il ciclo economico dell’Europa beneficerà, in modo determinante, anche dell’incremento della spesa per consumi, della vigorosa domanda mondiale e dell’orientamento accomodante della politica monetaria e di bilancio.
Non di meno, la Banca Centrale Europea riconosce che sullo sfondo permangono alcune incertezze, come quelle ancora legate all’emergenza sanitaria che condizionano in modo particolare le prospettive di breve termine. In particolare, sottolinea nel bollettino, preoccupano il diffondersi delle varianti del virus e le sue ricadute sull’economia e sui mercati finanziari, elementi che continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso.
Tensioni tecniche estemporanee sui prezzi
L’inflazione è sì aumentata negli ultimi mesi, ma principalmente a causa di effetti base, fattori transitori e del caro energia. Dovrebbe salire ulteriormente nella seconda metà dell’anno (verso l’autunno, soprattutto per la fine della riduzione temporanea dell’IVA in Germania), per poi scendere via via che vengono meno i fattori temporanei. Le ultime proiezioni indicano un aumento graduale delle spinte inflative di fondo su tutto l’orizzonte di riferimento, benché le pressioni rimangano contenute in un contesto di capacità inutilizzata ancora elevata, delle moderate spinte salariali e dell’apprezzamento dell’euro. Comunque sia, la Bce si attende che l’inflazione si mantenga sotto il suo target.
Stime Pil ritoccate al rialzo: +4,6% nel 2021 e +4,7% nel 2022
Lo scenario di base delle proiezioni macroeconomiche di giugno 2021 formulate dagli esperti per l’area indica una crescita annua del PIL in termini reali pari al 4,6 per cento per quest’anno, al 4,7 per il prossimo e al 2,1 per il 2023. Rispetto allo scorso marzo, le prospettive della Bce per l’attività economica sono state riviste al rialzo per il 2021 e il 2022, mentre sono state confermate per il 2023. Nel complesso, secondo il report, i rischi per le prospettive di crescita nell’Eurozona sono sostanzialmente bilanciati. Da un lato le nuove varianti del virus e, dall’altro lato una ripresa ancora più forte potrebbe fondarsi sulle prospettive più favorevoli per la domanda mondiale e su una riduzione del risparmio delle famiglie più rapida del previsto dopo la revoca delle restrizioni sociali e legate ai viaggi.