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Risparmio: nuovo record per le masse gestite
Nuovo massimo storico in maggio, a 2,480 miliardi, per il patrimonio gestito, mentre le sottoscrizioni ai fondi aperti hanno superato i deflussi per il quattordicesimo mese consecutivo. La preferenza degli investitori è andata ai fondi azionari e ai bilanciati. Rallenta la fuga dai flessibili.
L’industria del risparmio gestito segna in maggio nuovi record: il patrimonio complessivo si è arrampicato al nuovo massimo storico e, nei fondi aperti, ancora una volta la locomotiva di tutto il settore, le sottoscrizioni hanno superato i riscatti per il quattordicesimo mese consecutivo. Il mese, secondo i dati resi noti dall’associazione di categoria Assogestioni, ha visto una raccolta netta positiva pari a 6,78 miliardi di euro, dopo +5,07 miliardi in aprile, performance che porta il saldo consolidato da gennaio a +41,72 miliardi. Le masse gestite, come accennato, hanno aggiornato il loro tetto a 2.480 miliardi, in rialzo (dello 0,85%) dai 2.459 miliardi segnati nel mese precedente.
Fondi aperti, sottoscrizioni superiori ai riscatti da 14 mesi
A guidare i flussi sono state le gestioni collettive, che chiudono con +5,2 miliardi di euro (+4,26 miliardi in aprile) portando a +29,42 miliardi quanto consolidato nei primi cinque mesi dell’anno. La maggiore propulsione alla performance è stata fornita dai fondi aperti, che segnano afflussi mensili netti per complessivi 4,9 miliardi (+4,08 miliardi nel mese precedente), per un totale da gennaio di 27,67 miliardi. In accelerazione anche il contributo fornito dai fondi chiusi, che segano una raccolta netta positiva per 292 milioni (dopo +178 milioni), portando il saldo maturato tra gennaio e maggio a +1,75 miliardi.
Tornano in positivo i mandati istituzionali
Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio, queste registrano performance più contenute, con una raccolta netta positiva per 1,58 miliardi (seppur quasi doppia rispetto ai +804 milioni di aprile) che ha portato il totale da inizio anno a 12,3 miliardi di euro. Il mese ha visto, in particolare, il ritorno su un terreno positivo dei mandati istituzionali, con una raccolta netta pari a +549 milioni che si confronta con i -210 milioni del mese precedente (+7,78 miliardi di euro il saldo da inizio gennaio). Flussi invece relativamente stabili per quanto riguarda il comparto retail, che archivia maggio con una raccolta di +1,03 miliardi contro i +1,01 di aprile (+4,5 miliardi da gennaio).
Gli investitori preferiscono azionario e fondi bilanciati
L’analisi di Assogestioni sull’andamento dei fondi aperti rivela che l’interesse degli investitori si è concentrato ancora una volta sull’azionario e sui bilanciati. I primi hanno accelerato ulteriormente la raccolta netta rispetto ad aprile, a +2,12 miliardi (+1,95 miliardi) per un saldo da gennaio di 17,13 miliardi. Le masse che si sono dirette sui bilanciati sono ammontate a +2,08 miliardi, in calo rispetto ai +2,38 miliardi di aprile e per una raccolta da inizio anno pari a 8,78 miliardi. Nello stesso mese è praticamente raddoppiata la raccolta positiva sugli obbligazionari (+927 milioni dopo +484 milioni, per un saldo dei primi cinque mesi pari a 4,18 miliardi).
Rallenta la fuga sui flessibili, segno meno per i monetari
Sempre in maggio è rallentata sensibilmente la fuga dai flessibili (-150 milioni dopo -1,08 miliardi, per un bilancio da gennaio che ammonta a -3,98 miliardi), mentre è tornata in negativo la raccolta dei fondi monetari che chiudono con -67 milioni, dopo +447 milioni del mese precedente e un saldo da gennaio pari a +1,78 miliardi. Per quanto riguarda la denominazione, in maggio i fondi di diritto italiano segnano una raccolta netta positiva per 705 milioni (dopo +502 milioni) che porta il saldo dei primi cinque mesi dell’anno a +719 milioni, mentre i flussi netti sui fondi esteri accelerano ulteriormente, a +4,2 miliardi (dopo +3,6 miliardi di aprile) per un saldo da gennaio di +27 miliardi.