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Borsa 2024: temi e settori chiave con inflazione e tassi alti
La leadership dei big high tech, dopo la corsa del 2023, potrebbe diminuire quest’anno aprendo nuove opportunità. Gli esperti puntano sui titoli azionari dei Paesi emergenti rispetto a quelli sviluppati. Tra i settori da seguire tecnologia, IA, innovazione nella sanità, energia e materie prime.
I mercati finanziari globali quest’anno saranno sotto pressione con l’entrata in un regime di inflazione e tassi d’interesse più elevati rispetto alla storia che li ha accompagnati nell’ultimo decennio. Questo contesto, infatti, rischia di condizionare non poco le aspettative di crescita dei profitti e aumentare la volatilità. Per questo motivo, secondo Justin Thomson, head of international equity e CIO di T. Rowe Price, la gestione del rischio diventa cruciale e, aggiunge, una diversificazione maggiore potrebbe offrire più opportunità di rendimento agli investitori che mantengono in forte considerazione i fondamentali.
Meglio guardare ai titoli meno provati
Sebbene le azioni quotate oltreoceano sembrino più ragionevoli, queste subiscono oggi la forte concorrenza degli alti rendimenti del mercato monetario e degli asset a reddito fisso a breve. Quindi, suggerisce l’esperto, è necessario per gli investitori cercare sacche di valutazioni relative interessanti. L’attenzione è posta in particolare sull’azionario statunitense, ma potrebbe riguardare le piazze a livello globale. Perciò occorre valutare attentamente i titoli più provati, i temi che minacciano la capacità delle imprese di fare margine, le potenzialità dell’innovazione e anche le aree geografiche più promettenti.
I magnifici sette rischiano di perdere appeal
Thomson cita l’esempio dei ‘magnifici sette’. Nel 2023 Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet (Google), Meta (Facebook, Instagram e WhatsApp), Nvidia e Tesla hanno conseguito una forte performance (sono cresciuti collettivamente di oltre il 70% su base ponderata per capitalizzazione, mentre i restanti 493 titoli dell’S&P-500, sono cresciuti meno del 9,5%) che quest’anno potrebbe essere minacciata. Gli alti prezzi raggiunti rendono questi giganti high tech vulnerabili alla ‘mean reversion’. Di riflesso, Thomson ritiene che la leadership delle megacap tecnologiche sia destinata a svanire nel 2024 con l'ampliarsi del set di opportunità.
Paesi emergenti sugli scudi
In T. Rowe Price continuano a preferire i titoli azionari dei Paesi emergenti rispetto a quelli sviluppati, perché i prezzi relativamente interessanti, il potenziale di rialzo degli utili e la possibilità di stimoli fiscali e monetari incrementali sono a loro generalmente più favorevoli. Anche l'abbandono delle supply chain globali altamente centralizzate potrebbe favorire i titoli dei Paesi emergenti. Tra i potenziali beneficiari Cile, Malesia, Indonesia e Brasile. Tra i Paesi sviluppati, le prospettive a breve termine per le azioni europee appaiono meno interessanti sia rispetto agli altri mercati sviluppati sia rispetto agli emergenti.
Le opportunità in Giappone e Cina
Con l'esaurirsi del ciclo, sostiene Thomson, è probabile che la domanda si indebolisca e che i margini subiscano pressioni. Le società più solide saranno probabilmente in grado di affrontare questo contesto in modo più efficace, ma anche di vendere a prezzi più alti. Le azioni giapponesi sembrano interessanti, con il Paese che ha il triplice vantaggio di valutazioni ragionevoli, valuta a buon mercato e riforme strutturali. Sebbene la crescita della Cina sia incerta, un sentimento eccessivamente negativo al riguardo potrebbe produrre opportunità azionarie selettive nei settori che beneficiano dell'aggiornamento tecnologico della base industriale.
Da monitorare high tech, sanità, energia e commodity
Tra i settori da tenere sott’occhio spiccano la tecnologia e l’intelligenza artificiale, l’innovazione nella sanità, l’energia e le materie prime. A differenza del boom internet degli anni '90, l'IA potrebbe migliorare la produttività in vari settori e, ad esempio, potrebbe generare interessanti opportunità per aziende di semiconduttori, servizi tecnologici e data center. L'innovazione nella sanità potrebbe ridefinire l'economia nel settore, dove sono da seguire i bio-processi ai trattamenti dell'obesità, l'approvazione di farmaci per il diabete e le implicazioni a lungo termine per settori come l'alimentare, la vendita al dettaglio e l'hospitality.