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Borse: ancora in crescita ma irregolari nel secondo semestre
Le Borse hanno spazio per puntare ancora al rialzo nella seconda parte del 2021, anche saranno più irregolari. Lo prevedono in Jp Morgan, secondo cui proseguirà ancora la rotazione verso i titoli value. Un rialzo dei tassi non appare vicino nonostante la recente fiammata dell’inflazione.
Le Borse mondiali sono attese ancora in rialzo per il secondo semestre, anche se bisogna aspettarsi che il loro percorso sia più irregolare di quanto visto finora. È lo scenario principale che emerge dal rapporto di Jp Morgan sulle prospettive per gli investimenti per il 2021, aggiornamento di metà anno. In questo contesto, la ripresa si allarga e diventa più sincronizzata in tutte le regioni, mentre la campagna di vaccinazione prosegue ovunque senza particolari problemi. Le strozzature messe in conto dal fronte dell’offerta continuano nel frattempo ad alimentare il timore per l’andamento dell’inflazione globale.
Timore per l’inflazione, ma un rialzo dei tassi non è vicino
Sono probabilmente queste preoccupazioni alla base del nervosismo, ma al momento la situazione prezzi è sotto controllo. Secondo gli esperti, infatti, saranno necessarie molte cattive notizie per spingere le Banche centrali a ritirare rapidamente la politica monetaria espansiva. Al momento la strada verso una politica monetaria meno accomodante appare lenta: la Fed e la Bce, secondo Jp Morgan, ridurranno gli acquisti di attivi solo nel 2022 e non aumenteranno i tassi base. Nello scenario rialzista gli Istituti di emissioni rimangono invece accomodanti (alla luce di un ridimensionamento delle tensioni inflative) ancora a lungo, proseguono i loro acquisti e i tempi di una stretta del credito vengono posticipati.
Prosegue la rotazione
Nel frattempo, nello scenario principale, prosegue la rotazione del mercato, dopo che i titoli value hanno finora nettamente sovra-performato quelli growth ed è un movimento che ha ancora margini per proseguire. In particolare, gli analisti di Jp Morgan hanno rilevato lo spostamento dell’interesse dai titoli vincitori ai perdenti pandemici (dai tecnologici ai finanziari, dai growth ai value, dagli USA a Regno Unito/Eurozona/Giappone). Per gli investitori c’è un contesto favorevole anche nel private equity, mentre i fondi macro, l’immobiliare e le infrastrutture ‘core’ tengono il passo e offrono rendimenti di mercati con profili più omogenei.
Quadro a favore dell’Asia, ma attenzione al summit Onu sul clima
Il quadro resta ancora a favore dell’Asia, nonostante l’entusiasmo degli investitori per l’area si stia affievolendo a causa delle preoccupazioni per l’inasprimento della politica monetaria, la campagna vaccinale e la regolamentazione in Cina. Data la maggiore tendenza ad affrontare il cambiamento climatico, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico del 2021 (COP26) - che si terrà a inizio novembre – potrebbe rompere molti equilibri. Da questo appuntamento sono infatti attesi serie di annunci in termini di politica, regolamentazione e investimenti, creando vincitori e perdenti nei portafogli. Nell’ipotesi più favorevole, dalla Conferenza viene raggiunto un accordo su un percorso ordinato verso un prezzo comune per le emissioni di carbonio, riducendo la necessità di imposte transfrontaliere sulle emissioni di carbonio. Al contrario, l’assenza di un’intesa globale sui modi per raggiungere gli obiettivi climatici rischia di portare tensioni geopolitiche tra USA/Ue/Cina.