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Economia: rivista in netto rialzo crescita PIL 2021
L’economia registra un ritmo di recupero più vivace di quanto finora previsto: Prometeia stima la crescita di quest’anno in rialzo del 5,3 per cento, molto più della media europea. Gli esperti prevedono un ritmo di espansione ancora robusto grazie al PNRR e la ripresa della spesa delle famiglie.
L’economia italiana consolida la propria ripresa, in un quadro che ancora presenta alcuni squilibri. Quest’anno il PIL del nostro Paese toccherà una crescita del 5,3% tendenziale, stima rivista al rialzo rispetto al +4,7% indicata nelle previsioni di marzo e molto al di sopra del tasso di crescita atteso in media per l’Eurozona (indicato per ora a +4,3 per cento). La correzione è degli economisti di Prometeia, secondo i quali per il nostro Paese si potrebbe aprire una fase di grandi potenzialità e quindi una svolta storica per la nostra congiuntura.
Lo sprint del primo trimestre ha acceso la miccia
La revisione del Pil del primo trimestre (da -0,4% a +0,1%) conferma che la ripresa è in atto anche se, si legge nel rapporto, per ora non incide sui consumi, che rimangono frenati dalle regole di distanziamento sociale e dall’insicurezza dei consumatori (per le varie ondate di contagi che hanno caratterizzato il periodo). Tuttavia, la domanda, hanno rilevato gli esperti, è aumentata nel corso della primavera e questo ha contribuito all’impennata della crescita del PIL nel secondo trimestre, permettendo poi la correzione più ottimistica per il dato dell’intero anno.
Il ritmo di espansione sostenuto grazie al PNRR
Il ritmo di espansione dovrebbe rimanere sostenuto, sino a raddoppiare rispetto a quelli prevalenti nell’ultimo decennio. A fornire il propellente sarà l’arrivo dei 205 miliardi collegati al PNRR, cui vanno aggiunti i 30 miliardi del fondo complementare. La crescita del PIL dovrebbe quindi rimanere forte anche nel 2022 (+4,1% la sitma), quando l'impatto sugli investimenti dei fondi Ue si sarà manifestato in pieno. Secondo Prometeia gli investimenti totali guideranno la crescita lungo l'intero orizzonte di previsione, contribuendo a circa la metà dell'aumento del PIL.
Attesa ripresa della spesa delle famiglie
Con l'allentamento delle restrizioni nel secondo trimestre, gli analisti prevedono che la spesa delle famiglie si rifocalizzerà sui servizi legati al tempo libero. La campagna di vaccinazione e la stagione estiva stanno rafforzando la sensazione che la pandemia possa essere controllata: trend che si riflettono in diversi indicatori economici. A giugno, per esempio, gli indicatori di fiducia dei consumatori e delle imprese hanno superato i livelli pre-crisi e la produzione nel settore costruzioni, sostenuta da generosi incentivi fiscali e da elevati livelli di risparmio delle famiglie, in marzo ha superato del 10% i livelli pre-crisi.
Consumi: difficile il ritorno ai livelli pre-pandemia nel 2022
La propensione al consumo è destinata ad aumentare, ma è poco probabile che raggiunga i valori pre-pandemia nel 2022, a causa delle debolezze strutturali denunciate dal nostro mercato del lavoro e dalle preferenze emergenti delle famiglie per la liquidità ancora influenzate dalla recente crisi pandemica. Nonostante tutto il mercato dal mercato del lavoro arrivano segnali positivi: in molti settori manifatturiero e dei servizi il lavoro interinale è già tornato ai livelli pre-crisi e nelle costruzioni li ha superati.