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Fondi: in sette mesi raccolta netta pari all’intero 2020
Investitori ancora concentrati sui fondi, in particolare sui fondi azionari, e sui prodotti assicurativi. I consulenti finanziari lo scorso luglio hanno registrato una raccolta netta di 5,5 miliardi, permettendo al settore di superare in soli sette mesi quanto registrato nell’intero 2020.
La corsa del risparmio gestito non si ferma: la raccolta dei consulenti ha già sopravanzato quella registrata nell’intero 2020 e, alla luce dell’andamento positivo dei mercati, c’è fiducia nel prosieguo dell’anno. Secondo i dati di Assoreti, il processo di crescita dei flussi netti registrato in luglio si è ulteriormente consolidato. Nel mese i volumi netti sono pari a 5,5 miliardi di euro, in crescita del 5,3% congiunturale e del 40,4% tendenziale. Anche se non bisogna dimenticare che su quest’ultima percentuale c’è un importante effetto base, il bilancio da inizio anno è molto positivo: 34,2 miliardi di euro, in aumento del 30,1% tendenziale. In altre parole, in appena sette mesi sono stati raggiunti – in termini di raccolta – i risultati conseguiti nell’intero 2020.
Investitori ancora su fondi e prodotti assicurativi
Dal rapporto dell’associazione emerge che, nelle scelte di investimento, si conferma la preferenza per i prodotti del risparmio gestito e, in particolare, per i prodotti assicurativi e i fondi esteri. Nel dettaglio, le risorse nette confluite nel mese sulle gestioni collettive, individuali e sui prodotti assicurativi/previdenziali ammontano a 3,5 miliardi di euro (+27,4% tendenziale e +2,9% congiunturale) e rappresentano oggi circa il 65% dei volumi totali. La componente amministrata del portafoglio, invece, registra flussi per 1,9 miliardi, in aumento del 72,4% rispetto allo scorso anno e del 10% nei confronti del mese di giugno, alimentati in particolare dai volumi di liquidità in crescita (1,7 miliardi di euro contro 455 milioni in giugno).
In crescita risultati e risparmiatori
I risultati di luglio e, soprattutto, la progressiva crescita dei risparmiatori (+25 mila unità) che affidano le proprie disponibilità alla consulenza finanziaria, confermano come il clima di fiducia degli italiani verso la professionalità e la competenza dei consulenti rappresenti un asse portante per la ripresa agli investimenti. In particolare, sottolinea Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, questo exploit emerge dalla lettura dei risultati ottenuti da inizio anno. Gli investimenti netti su fondi, gestioni individuali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiungono i 24,5 miliardi di euro, un volume d’attività che sostanzialmente equipara in soli sette mesi quanto realizzato nell’intero 2020 (24,2 miliardi).
La preferenza per gli Oicr
L’87% delle risorse nette destinate alla componente gestita è confluito su organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) e prodotti assicurativi con quasi un’equi-ripartizione. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni determina volumi netti positivi per 1,5 miliardi di euro (+28,6% annuo e +0,7% mensile). Si conferma la preferenza degli investitori per gli Oicr aperti di diritto estero, con un orientamento delle scelte di investimento volto a privilegiare le gestioni collettive azionarie (674 milioni) e bilanciate (454 milioni). Il comparto assicurativo registra una crescita del 37,7% annuo (+13,1% mensile) con premi netti superiori a 1,5 miliardi che coinvolgono quasi totalmente unit linked (937 milioni) e polizze multiramo (587 milioni).
Frena la raccolta netta nel risparmio amministrato
La raccolta netta sulle gestioni patrimoniali individuali di luglio è positiva per 346 milioni, ma inferiore del 10,6% annuo e del 27,3% mensile. Gli investimenti netti si concentrano sulle gestioni patrimoniali in fondi (341 milioni). Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, tramite la distribuzione diretta e indiretta di quote, raggiunge così i 3,4 miliardi, con un apporto da gennaio salito a 23,4 miliardi. Per quanto riguarda il risparmio amministrato, la raccolta netta è positiva per 275 milioni (592 milioni in giugno e 1,3 miliardi dello stesso periodo del 2020). I volumi intermediati sul primario sono 284 milioni. Il bilancio complessivo è positivo per i titoli azionari (412 milioni) e gli exchange traded product (79 milioni).