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Fondi: novembre, raccolta sprint e record del patrimonio

L’industria del risparmio chiude novembre con un’accelerazione della raccolta netta, a 7,7 miliardi di euro, e un nuovo record delle masse gestite, che tocca 2,574 miliardi. Bene sia le gestioni di portafoglio e sia le collettive. Privilegiati i fondi azionari e i bilanciati.

12/01/2022
salvadanaio e grafico ascendente
Mappa del mese di novembre del risparmio gestito

L’industria del risparmio gestito registra in novembre una nuova accelerazione della raccolta netta, allungando a undici la serie di mesi consecutivi in positivo. Il mercato vede gli investitori sempre focalizzati sugli asset più rischiosi (come l’azionario) e sui bilanciati, mentre registra la conferma della fuga dai fondi monetari, anche se meno pronunciata rispetto a quanto visto in ottobre. La raccolta netta ammonta a +7,72 miliardi di euro (+6,37 miliardi in ottobre), che portano a +83,91 miliardi il saldo dei primi undici mesi dell’anno. Grazie all’effetto combinato degli afflussi netti e dell’attività di gestione, segnala Assogestioni, il patrimonio gestito ha toccato un nuovo massimo, portando il volume a 2.574 miliardi di euro (2.560,64 miliardi di ottobre): con una progressione dello 0,5% dal precedente record di agosto. Dal dicembre 2020, il patrimonio è cresciuto del 7,61%.

Accelerano le gestioni di portafoglio e le collettive

L’apporto alla performance generale è corale: i flussi netti sulle gestioni collettive aumentano a 4,48 miliardi di euro dai +3,4 miliardi del mese precedente e quelli sulle gestioni di portafoglio salgono a 3,24 miliardi dai 2,97 miliardi. Il saldo consolidato da gennaio da entrambi i settori è positivo: le prime raccolgono 64,43 miliardi e le seconde 19,48 miliardi. A novembre gli investitori hanno ancora una volta privilegiato i fondi aperti, che registrano flussi netti per 3,5 miliardi di euro (2,73 miliardi in ottobre), per un saldo da gennaio pari a 58,97 miliardi. In accelerazione anche la raccolta netta sui fondi chiusi, pari a +998 milioni rispetto ai +673 milioni del mese precedente, per un totale da inizio anno di +5,46 miliardi.

Sugli scudi i mandati istituzionali

Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio, in novembre performance positive sia per i mandati istituzionali (che raccolgono 1,83 miliardi dopo i +1,76 miliardi di ottobre, per un totale da gennaio di 8,9 miliardi), sia per il settore retail (rispettivamente +1,4 miliardi e +1,21 miliardi, per un consolidato dei primi undici mesi pari a 10,58 miliardi). La quota delle gestioni di portafoglio nel patrimonio gestito è così salita al 48,5% del totale dal 48,3% di ottobre, mentre quella delle gestioni collettive ha corretto la quota al 51,5% grazie soprattutto al contributo dei mandati istituzionali.

Privilegiati i fondi azionari e i bilanciati

I positivi segnali giunti dai mercati finanziari hanno alimentano ancora l’attenzione degli investitori verso i fondi azionari e quelli bilanciati: sui primi in novembre confluiscono flussi netti per complessivi 2,41 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le sottoscrizioni di ottobre (+2,51 miliardi), per un saldo da gennaio pari a +30,36 miliardi, il maggiore tra i fondi. Al secondo posto si collocano dunque i bilanciati, che registrano afflussi netti per 1,81 miliardi dopo i +1,84 miliardi del mese precedente, che portano a +22,1 miliardi le sottoscrizioni da gennaio.

La fuga dai monetari, tengono i flessibili

In novembre gli obbligazionari tornano in positivo (+254 milioni), dopo la battuta di arresto (-203 milioni) di ottobre, per un totale da inizio anno di +9,23 miliardi. Bilancio, invece, negativo per i monetari che, chiudendo il mese con uscite nette per 1,23 miliardi (-2,2 miliardi in ottobre), portano su un territorio negativo anche il saldo dei primi undici mesi: -623 milioni. Consolidano la posizione i flessibili, con flussi netti per 243 milioni (+775 milioni), anche se il rosso (-1,84 miliardi) da inizio anno non cambia di molto. In novembre i fondi di diritto italiano segnano una raccolta netta di +1,13 miliardi (+695 milioni) per un totale da inizio anno di +4,69 miliardi. Ancora in accelerazione i fondi esteri, con sottoscrizioni nette di 2,35 miliardi, con un saldo da gennaio di +54,28 miliardi.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

assogestioni fondi patrimonio raccolta netta
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