- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Fondi: raccolta netta negativa in febbraio
La raccolta dell’industria del risparmio in marzo è stata negativa per 1,94 miliardi di euro. Le masse sono scese a 2.242 miliardi, anche per un effetto mercato che è stato calcolato a meno 1 per cento. Investitori ancora concentrati sull’azionario e in fuga da bilanciati e flessibili.
L’industria del risparmio gestito archivia il mese di febbraio sotto il dominio dei riscatti, influenzato dalla volatilità dei mercati e dalla massiccia uscita dei mandati istituzionali. Nel dettaglio, come rende noto Assogestioni nei dati preliminari della mappa mensile, la raccolta netta è stata negativa per 1,94 miliardi di euro, deflussi più che raddoppiati rispetto a quanto segnato in gennaio (-927 milioni), che portano le uscite accumulate nei primi due mesi dell’anno a 2,86 miliardi. Il patrimonio complessivo gestito è scivolato a 2.242 miliardi di euro dai 2.267 di gennaio, con una dinamica che ha scontato un effetto mercato stimato dall’Ufficio Studi di Assogestioni a -1%.
In negativo le gestioni collettive e di portafoglio
Bilancio di segno negativo sia per le gestioni collettive sia per le gestioni di portafoglio. Le prime accusano uscite per 215 milioni, dimezzando quelle del mese precedente (-429 milioni), per un saldo dall’inizio dell’anno di -644 milioni. È lievitata sensibilmente invece la fuga dalle gestioni di portafoglio, che segnano alla fine uscite per 1,72 miliardi di euro a fronte dei -498 milioni di gennaio (per un saldo del bimestre pari a -2,22 miliardi). Nella prima categoria solo i fondi chiusi registrano sottoscrizioni nette positive, per 140 milioni (+214 in gennaio), mentre i fondi aperti chiudono con deflussi per 356 milioni, anche se quasi dimezzati rispetto a gennaio (-642 milioni di euro).
Sottoscrizioni nette solo per retail e fondi chiusi
Nelle gestioni di portafoglio le retail in febbraio portano a casa sottoscrizioni nette per 282 milioni, in linea con gennaio (258 milioni), mentre i mandati istituzionali accusano deflussi netti per 2 miliardi, contro -756 milioni di gennaio (per un saldo del bimestre di -2,76 miliardi). Nonostante questi movimenti, l’equilibrio dei portafogli degli investitori non è cambiato molto: il peso delle gestioni collettive è cresciuto al 52,7% (dal 52,4% di gennaio) e quello delle gestioni di portafoglio si è assestato al 47,3% dal 47,6%. Nonostante gli osservatori rilevino un crescente atteggiamento prudenziale tra gli investitori spicca, ancora una volta, la loro attenzione verso l’azionario.
Ancora in luce l’azionario, fuga da bilanciati e flessibili
Infatti, tra i fondi aperti quello dell’azionario è l’unico segmento che continua ad attrarre da mesi interesse pur alla luce dell’atmosfera sempre più tesa che si respira sui mercati. E, forse anche per questo, spicca in febbraio anche la stabilità registrata dai flussi sull’obbligazionario. In febbraio le sottoscrizioni nette dirette sui fondi azioni sono ammontate a 1,32 miliardi, in lieve calo dagli 1,74 miliardi di gennaio (+3,06 miliardi). Le sottoscrizioni nette in bond sono pari a 570 milioni (609 milioni), per un totale nel bimestre di 1,18 miliardi. Continua invece la fuga dai bilanciati (-719 milioni di febbraio dopo -625 milioni in gennaio) e, soprattutto, dai flessibili (-1,41 miliardi e -1,67 miliardi, rispettivamente).
Tengono i fondi monetari
Nel mese di febbraio è da rilevare nella mappa di Assogestioni la relativa tenuta dei fondi monetari, che hanno archiviato il mese con deflussi per soli 99 milioni di euro, a fronte dei -687 milioni di euro accusati nel mese precedente. Per quanto riguarda la denominazione, c’è un comportamento divergente tra i fondi di diritto italiano e quelli di diritto estero. I primi chiudono il mese con una raccolta netta positiva per 597 milioni di euro, con una decisa inversione di rotta dalla performance di gennaio (-383 milioni di euro). Sui fondi di diritto estero triplicano le uscite, ammontate nel mese a -952 milioni di euro, per un saldo accumulato nel bimestre salito a -1,21 miliardi di euro.