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Fondi: raccolta positiva in maggio, aumentano i clienti
In maggio, grazie a una raccolta netta aumentata del 5,3 per cento mensile a 3,9 miliardi, è aumentato al 55,2 per cento il peso delle reti sul sistema degli Oicr aperti. Gli investitori continuano a preferire prodotti assicurativi e unit linked. Uscite nette da bond e monetario.
La raccolta netta registrata in maggio dai consulenti finanziari abilitati all’attività fuori sede è ammontata a 3,9 miliardi di euro, in aumento del 5,3% rispetto al mese precedente, ma in ribasso del 22,5% su base tendenziale. Il periodo ha visto due forze contrapposte: la prudenza dettata dal quadro economico e geopolitico globale e, dall’altra parte, un aumento del numero dei clienti che si rivolgono alle reti.
In particolare, precisa l’associazione di categoria Assoreti, nel mese preso in considerazione è stato comunque registrato un rallentamento degli investimenti netti in prodotti finanziari e assicurativi (un miliardo) a fronte di una maggiore concentrazione di risorse sui conti correnti e sui depositi (per 2,9 miliardi di euro).
Cresce ancora il contributo delle reti al sistema degli Oicr aperti
Le reti, sottolinea l’associazione, nonostante il clima di incertezza economica e finanziaria, si sono confermate anche in maggio un punto di riferimento sia per i risparmiatori sia per l’industria del risparmio gestito. Il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari, infatti, è aumentato nel mese di circa 18 mila unità per raggiungere i 4,867 milioni. Il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è risultato pari a 756 milioni e, per il secondo mese consecutivo, si confronta con risultati negativi realizzati dagli altri canali di distribuzione (-1,1 miliardi di euro). Da gennaio, le reti canalizzano il 55,2% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema dei fondi.
Il positivo dato di maggio amplificato dal difficile contesto
La lettura dei dati di maggio, secondo Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, non può prescindere dal considerare il momento di profonda incertezza generato dal quadro geopolitico, dall’impennata dell’inflazione e dalla stretta del credito prospettata dalle principali Banche centrali mondiali (dalla Fed alla BoE, alla Bce). Il solido risultato di raccolta – aggiunge - oltre a indicare una costante relazione di fiducia con i clienti (ancora in aumento in maggio), riflette il complesso equilibrio tra aspettative e rischi, in una continua attività di pianificazione nel tempo degli investimenti. L’acquisizione, in un anno particolarmente difficile, di circa 125mila nuovi clienti (+2,6% annuo) conferma il buon momento attraversato dalle reti.
Ancora attenzione sui prodotti assicurativi e unit linked
La raccolta complessiva nel risparmio gestito è risultata di 881 milioni: il bilancio è positivo sia per le gestioni patrimoniali individuali sia per i prodotti assicurativi/previdenziali. Per questi ultimi i flussi sono stati di 723 milioni, concentrati sulle unit linked (515 milioni) e sulle polizze multiramo (303 milioni), mentre il saldo è stato di segno negativo per le polizze vita tradizionali (-176 milioni). La raccolta netta realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali ha chiuso in positivo per 347 milioni, con maggiore flusso di risorse sulle Gpm (211 milioni). Uscite nette, invece, sui fondi comuni di investimento, che chiudono maggio in negativo per 189 milioni. La prevalenza dei riscatti ha interessato sia gli Oicr di diritto estero (-201 milioni) sia i fondi italiani (-14 milioni). Il bilancio è positivo per i fondi azionari (764 milioni) mentre prevalgono i riscatti su obbligazionari (-752 milioni) e bilanciati (-99 milioni).
Risparmio amministrato, in negativo bond e monetario
Per quanto riguarda il risparmio amministrato, la raccolta netta si è attestata sui 103 milioni di euro, con un saldo positivo delle movimentazioni sui titoli azionari (144 milioni di euro), sui titoli di Stato (259 milioni), sui certificate (115 milioni) e sugli exchange traded product (80 milioni). Sono prevalse le uscite, invece, nelle obbligazioni (-275 milioni) e negli strumenti del mercato monetario (-294 milioni).