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Cina: le opportunità da cogliere guardando lontano
La Cina, per problemi al suo interno, è guardata con diffidenza dagli investitori stranieri. Eppure ha comparti con un enorme potenziale: dai metalli al turismo, fino alle imprese legate alla transizione energetica. Ci sono opportunità date anche da settori destinati al consolidamento.
Nell’ultimo periodo gli investitori stranieri che puntano sulla Cina sono molto più prudenti: l’incerto quadro normativo interno, l’assenza di risultati della politica zero-Covid adottata da Pechino e le crescenti preoccupazioni per il quadro geopolitico mondiale hanno, infatti, aumentato la loro diffidenza nei confronti del mercato asiatico. Eppure, la piazza cinese non è diventata di colpo "non investibile", come sostengono alcuni: basta solo guardare al di là delle opportunità mainstream per cercare valore. È quanto sostiene Justin Thomson, head of international equity di T. Rowe Price, il quale invita gli investitori – nel considerare le potenziali opportunità del futuro – a ricordare la rapidità con cui può cambiare il panorama degli investimenti cinesi.
La rapida metamorfosi dell’indice di riferimento MSCI China
A questo riguardo, l’esperto porta l’esempio dell’MSCI China Index, l’indice più monitorato, che è cambiato radicalmente negli ultimi 20 anni, ovvero quando le telco erano dominanti e rappresentavano circa il 60% dell’indice. Dieci anni dopo, era settore finanziario quello più importante. Oggi invece è la tecnologia, con in particolare le piattaforme internet, a dominare la scena. Nei prossimi cinque-dieci anni, stima Thomson, le auto elettriche potrebbero invece essere la prossima grande area di opportunità. In questo campo, aggiunge, la Cina rappresenta un terzo dell’industria automobilistica mondiale, ma i produttori locali sono rimasti indietro: i marchi stranieri detengono il 70% delle vendite di automobili in Cina con motore endotermico.
La transizione energetica e le auto elettriche
Questa realtà, tuttavia, sta cambiando con l’ascesa dei veicoli elettrici, dove le aziende locali detengono circa il 65% del mercato. La Cina, secondo l’esperto, ha probabilmente una delle catene di fornitura più complete al mondo per i veicoli elettrici, quindi, ha potenziale per diventare un importante esportatore del settore. Questo avrà ampie implicazioni non solo per le vendite di automobili, ma anche per gli aggiornamenti industriali in tutto il settore manifatturiero. Altro settore interessante è quello dell’energia rinnovabile, visto che la Cina è un grande importatore di combustibili fossili e, al contempo, un grande esportatore di energia rinnovabile, essendo dominante nel solare e avendo una grande quota del mercato delle turbine eoliche. La transizione energetica crea opportunità lungo l’intera catena, dalla generazione alla trasmissione, allo stoccaggio, e può trasformare una delle vulnerabilità del Paese in forza relativa.
Occhio ai consolidamenti
Nei settori più tradizionali, l’opportunità per gli operatori leader è il margine di consolidamento. Nell’home improvement – per esempio - la principale azienda cinese per capitalizzazione, Oppein Home, detiene solo una quota di mercato pari all’1,2%, una porzione minuscola se comparata al 17% del mercato statunitense in mano alla Home Depot. Il consolidamento del settore, secondo l’esperto di T. Rowe Price, è destinato quindi a essere uno dei principali fattori trainanti per i futuri produttori di complessi immobiliari in Cina. Un altro esempio può essere il settore alberghiero cinese, dove un leader come China Lodging potrebbe sostenere un forte potenziale di crescita nei prossimi 5-10 anni. A questo proposito, Thomson invita a prestare attenzione ai settori in cui la sostituzione delle importazioni è il segnale che le aziende locali stanno raggiungendo, e in alcuni casi superando, i concorrenti stranieri tradizionalmente dominanti.
Cambiano i leader di mercato a scapito degli stranieri
Nel settore dei detergenti, Blue Moon ha superato Procter&Gamble come operatore dominante, mentre il gruppo alberghiero Huazhu ha rapidamente sottratto quote di mercato a Marriott e l’azienda di abbigliamento sportivo Li Ning sta seriamente sfidando Nike. Nel mentre l’industria cinese del software è spesso trascurata dagli investitori stranieri, forse ingiustamente. Nel complesso, il contesto è probabilmente il migliore per gli stock picker, poiché la visibilità è bassa e gli investitori a breve termine vendono a qualsiasi prezzo e questo offre ottime opportunità di acquisto. Inoltre, molte aziende nascondono la loro redditività e si stanno trattenendo dal tirarne le leve, viste le implicazioni politiche di un guadagno eccessivo in un momento in cui l’economia è in difficoltà. Quando però l’attenzione del Governo si sposterà dalla politica all’economia, tali imprese saranno pronte a far rombare i motori.