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Investimenti: italiani pronti alla ripartenza
Il 43 pct degli italiani è disposto ad investire i propri risparmi in progetti di rilancio del sistema Italia. I più propensi sono i Millennials, seguiti dai baby boomers e dalla Generazione X. Il mercato immobiliare è tra le scelte preferite. Intanto si allarga la forbice tra entrate e uscite.
Il clima imposto dalla pandemia ai risparmiatori italiani non è dei più confortevoli: la crisi economica che stanno vivendo e, soprattutto, le incertezze per il futuro li spingono su posizioni più caute rispetto al passato. La loro voglia di investire però non è del tutto scomparsa, anche se bisogna fare dei distinguo. Sul tema, infatti, secondo il più recente Radar di SWG, un sondaggio condotto tra i cittadini tra il 25 e il 31 gennaio, gli investimenti dei nostri concittadini si dividono: quattro persone su dieci dichiarano di aver già investito o di essere comunque propense a farlo, mentre una persona su cinque ha un atteggiamento più prudenziale (19%), preferendo tenere i soldi fermi sul conto corrente nell’eventualità di fare fronte agli imprevisti.
I Millennials i più propensi
Alla stessa domanda, e cioè se hanno valutato la possibilità di investire sottoscrivendo prodotti d’investimento o di risparmio, ben il 21% si è detto completamente disinteressato all’argomento e la stessa percentuale ammette di averci pensato ma alla fine ci ha rinunciato. Lo spaccato per fasce di età indica che la propensione ad investire è mediamente più alta tra i Millennials: tre under 40 su quattro investirebbero infatti i propri risparmi, se ne avessero la possibilità. Fascia seguita da quella dei baby boomers (71%) e da Generazione X (62%). L’analisi geografica, invece, rivela che la propensione all’investimento è maggiore nelle regioni del Nord del Paese (73%) e praticamente equivalenti nel Centro (66%) e nel Sud e Isole (65%).
La casa è una delle scelte preferite dagli investitori
L’investimento nel mattone è una delle scelte preferite. Infatti, alla domanda ‘se oggi avesse dei soldi da investire, dove li metterebbe’, il 39% ha risposto nel mercato degli immobili, opzione superata solo dai prodotti di investimento bancario, la cui preferenza è stata espressa dal 42%. Più distanti le scelte cadute su polizze assicurative (29%) e criptovalute (13%). Nel complesso i settori con maggior appeal sono quelli delle energie rinnovabili (28%), il farmaceutico e biotech (21%), come testimonia che 4 italiani su 10 ritengono (40% molto+abbastanza) il tema della sostenibilità un fattore determinante nella scelta di un investimento. L’attenzione degli investitori è rivolta anche ai settori high tech e It e alle grandi imprese digitali (17%).
Si allarga la forbice tra entrate e uscite
La pandemia lascerà sul terreno uno scenario che molti paragonano a quello del dopoguerra, dove sarà necessario un grande sforzo per la ricostruzione del Paese. Uno scenario che spinge ben il 43% degli italiani a dichiararsi disposto a investire i propri risparmi in progetti di rilancio del sistema Italia. Anche in questo caso il ‘contributo’ che potrebbe arrivare dalle varie fasce di età cambia. È infatti maggiore la spinta tra i Millennials, che supera la soglia del 50%, seguita dai baby boomers (45%) e dalla Generazione X (37%). Per quanto riguarda il capitolo consumi, è sempre più evidente il divario che si sta creando tra reddito e spese: lo scorso mese il 36% indicava le uscite superiori alle entrate, ma quando si parla delle previsioni per il prossimo mese questa percentuale salta al 42%, mentre la riduzione dei consumi è stimata dal 28% (il 21% nel mese scorso).