- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Mercati: buone potenzialità per le piccole imprese Usa
Dopo la pandemia, molte aziende statunitensi hanno migliorato i bilanci e hanno avviato l’onshoring. Questo fenomeno, insieme al potere di fissare i prezzi, offre alle piccole imprese una posizione migliore rispetto alle big nonostante i timori circa l'inflazione e i tassi di interesse.
Aumentano le prospettive di un potenziale atterraggio morbido per l’economia Usa nel 2024. Infatti, secondo Curt Organt e Matt Mahon, portfolio manager e co-portfolio manager di T. Rowe Price, in un contesto di inflazione elevata, 18 mesi di rialzi dei tassi e timori di una recessione, la resilienza generale dell’economia d’oltreoceano durante questo periodo se non è passata inosservata, è stata quantomeno sottovalutata da molti investitori. Tuttavia, questa peculiarità è stata sottolineata di recente, con l’economia che nel terzo trimestre ha registrato una forte crescita, ben superiore alle più ottimistiche aspettative. Allo stesso tempo, il balzo è stato accompagnato dal calo dell’inflazione, allentando la pressione sui policymaker affinché alzino di nuovo i tassi.
Il ritorno della propensione al rischio
Per le aziende statunitensi più piccole, che negli ultimi anni hanno sopportato il peso dell’accresciuta avversione al rischio, ci sono i presupposti per una svolta. Anche perché, secondo i due gestori, col ritorno della propensione al rischio e i fondamentali che prevalgono ancora sul sentiment, l’estremo sconto relativo sulla valutazione delle società più piccole appare sempre più attraente. In passato, le società Usa a piccola capitalizzazione sono state scambiate con un premio rispetto alle big a causa del loro profilo di rischio/rendimento più elevato. Negli ultimi anni, tuttavia, questo trend di valutazione si è invertito: i titoli a piccola capitalizzazione non solo vengono scambiati con uno sconto rispetto alle loro controparti più grandi, ma il differenziale è diventato estremo, ampliandosi a livelli mai visti da decenni.
Le valutazioni convenienti
La solidità dell’economia Usa, alimentata dalla resilienza dei consumatori, ha rafforzato l’attesa per un atterraggio morbido. Se ciò dovesse verificarsi e la recessione dovesse essere evitata ci sono in atto, secondo Organt e Mahon, molti elementi che suggeriscono che le aziende più piccole potrebbero ottenere buoni risultati. Le relative valutazioni, rispetto a quelle più grandi, sono scese a livelli storicamente bassi benché gli utili siano rimasti resilienti e la storia insegni che le società a piccola capitalizzazione hanno fortemente sovraperformato in un contesto economico in crescita. Considerati i forti trend di onshoring e la forza del dollaro che fornisce vantaggi, gli investitori potrebbero valutare l’idea di aggiungere un’esposizione a piccola capitalizzazione.
I consumatori, la principale forza delle piccole imprese
L’attenzione, di riflesso, dovrebbe concentrarsi su quelle aziende che guidano guadagni di produttività e/o che hanno un potere di determinazione dei prezzi. In particolare, occorre puntare sulla capacità di spesa al consumo degli statunitensi, che è stata una delle principali forze della resilienza dell’economia, alla luce del fatto che i bilanci individuali sono in condizioni migliori rispetto a prima della pandemia. Una forza in grado di dare ai consumatori la fiducia necessaria per continuare a spendere. A questo riguardo è utile precisare che è in atto, dalla pandemia, uno spostamento delle tendenze di fondo della spesa, dai beni ai servizi. Una precisazione necessaria visto che gli utili aziendali più piccoli sono molto più orientati all’economia dei servizi.
Bilanci in salute, posizione favorita dal fenomeno onshoring
Dopo la pandemia le aziende statunitensi, grandi e piccole, hanno ristrutturato a condizioni favorevoli il loro debito, per arrivare a bilanci più robusti, maggiore liquidità e una minore esposizione alle oscillazioni dei tassi. In parallelo, c'è un chiaro trend di riportare la produzione industriale negli Stati Uniti, incentivata da leggi ad hoc. Per questo le aziende più piccole, maggiormente concentrate sull'economia interna, possono essere avvantaggiate da questa trasformazione verso catene di approvvigionamento più corte. Nonostante i timori per l'inflazione e l'aumento dei tassi, molte di queste aziende hanno il potere di fissare i prezzi dei loro prodotti o servizi, specialmente in settori di nicchia, garantendo così i margini e il mantenimento di flussi di cassa.