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Mercati: sette idee per muoversi nel 2024
Per gli analisti le valutazioni in Borsa e nel Credito sembrano troppo ottimistiche, basate su aspettative di crescita degli utili difficili da raggiungere, considerato il punto di svolta dell'economia. Premio di volatilità basso perché non contempla le molteplici fonti di incertezza.
I mercati hanno iniziato il 2024 con uno sprint e creato un clima che rischia di dopare le aspettative sul prosieguo dell’anno. Per questo Bryan T. Whalen, chief investment officer, generalist portfolio manager, fixed income di TCW, ritiene che per avere successo nel lungo termine, è importante analizzare obiettivamente le variabili che sono sul tappeto, ovvero guardando oltre ciò che è la percezione comune degli investitori. Questo approccio si basa sulle view fondamentali, utili per le decisioni di investimento dei prossimi mesi. L’esperto ne ha individuate 7 da monitorare.
La Fed ha tagliato a un ritmo doppio rispetto ai rialzi
L’inflazione Usa ha raggiunto il picco e si sta avvicinando al 2%. La Fed, a prescindere dal fatto che questa sia di poco sopra o sotto il target, dovrebbe trovarsi in una fase di stabilità. Si continua a guardare alla globalizzazione che non è del tutto conclusa, è semplicemente diversa: con più attenzione delle imprese agli equilibri tra costi, qualità, rischi di perturbazioni e vantaggi della diversificazione. Whalen sui tassi riconosce di non avere previsto un picco così alto (5%), ma è fiducioso circa le prospettive di acquisto a lungo termine. E comunque, aggiunge, anche se i tassi al 4% non sono così convenienti come in passato, sono ancora un buon investimento. L’economia non può funzionare a lungo come rivelano i tassi sui prestiti superiori ai rendimenti. Per questo l’esperto preferisce un'esposizione al tratto anteriore della curva. Ciò che conta non è tanto prevedere quando la Fed inizierà a tagliare i tassi, ma il ritmo con cui lo farà. Si stima circa 25 punti base di taglio per ogni riunione una volta che la Fed avvierà il processo, circa la metà del ritmo con cui ha aumentato i tassi negli ultimi anni. Tuttavia, storicamente la Fed ha tagliato i tassi a un ritmo almeno doppio rispetto ai rialzi.
Attenzione al mercato del lavoro Usa
L'economia sta rallentando e, nonostante i consumatori mostrino una notevole resilienza, il risparmio è destinato a diminuire. Quando il mercato del lavoro inizierà a indebolirsi, la fiducia e le spese seguiranno la stessa direzione. Sebbene l'ultima recessione sia stata causata da un evento estremo (la pandemia), l'economia di solito attraversa tre fasi durante le recessioni indotte dai tassi: le aziende assumono, trattengono e licenziano. Attualmente, rileva l’esperto, ci troviamo nella seconda fase, quindi, non c'è nulla di insolito nel ritmo di queste dinamiche.
Eccessivo entusiasmo in Borsa e nel Credito
Le aspettative su Borsa e Credito appaiono troppo ottimistiche. Un rapporto prezzo/utili attesi del 20x, con una crescita prevista degli utili dell'11% (rispetto a +1,5% atteso il Pil) sembra difficile da raggiungere. Se questa valutazione è corretta, per Whalen le azioni sono sopravvalutate e gli spread del credito corporate, sia investment grade che non, sono troppo stretti. Lo spread del credito investment grade è stato più ristretto del livello attuale solo nel 2% dei casi dalla fine della crisi globale. È un livello adeguato, in un momento in cui l'economia si trova a un punto di svolta e forse sull'orlo di una recessione? E comunque, aggiunge, anche lo spread del comparto high yield, sebbene si attesti a 325 punti base rispetto ai Treasury, sembra essere al di là del valore equo.
Il premio volatilità è troppo basso
Gli spread degli Agency MBS sono l'asset più economico dei bond di alta qualità: offrono 0,5% di rendimento in più delle obbligazioni corporate BBB con una duration simile, una situazione insolita ma giustificata. Tuttavia, questo scenario sembra essere una classica preparazione per un'inversione della valutazione, con l’attesa che i titoli Agency MBS inizino a recuperare terreno. Nell'economia e sui mercati dei capitali, il premio di volatilità per risultati non in linea con le aspettative - secondo Whalen - è troppo basso. Il mercato, spiega, manifesta un’eccessiva fiducia nelle capacità della Fed di giungere a un atterraggio morbido. Sebbene questa sia una possibilità, è importante prendere atto che, quando il mercato sconta qualcosa di diverso dallo status quo, bisogna mettere in conto un costo elevato, se si ha torto, o una scarsa remunerazione, se si ha ragione. Senza contare che oggi sono presenti altre fonti di volatilità: dalla riduzione della leva finanziaria in Cina alla recessione in Europa, dai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente alle tensioni attorno a Taiwan e, infine, alle elezioni negli Usa il prossimo autunno.