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Pagamenti: il digitale sorpassa il contante grazie all’eCommerce

Le carte sono preferite dagli italiani per comodità, sicurezza e velocità delle operazioni. Al contante invece riconoscono i vantaggi del controllo sulla spesa e di una maggiore accettazione da parte dei commercianti. C’è tuttavia una evidente discrepanza tra preferenze e comportamenti effettivi.

28/11/2023
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Contanti o carta? Report sui pagamenti in Italia

Gli italiani continuano a essere grandi utilizzatori del contante quando fanno spese nei negozi fisici anche se, lentamente, stanno adottando sempre di più il pagamento digitale. Un cambio di abitudine che riflette principalmente il successo dell’e-commerce, che nel frattempo ha avuto la grande complicità della pandemia e dei conseguenti lockdown. È quanto emerge dal "Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia: evidenze dall’indagine Bce del 2022” illustrato da Banca d’Italia. La nuova indagine è stata condotta tra fine 2021 e la prima metà del 2022 e, nel caso dell'Italia, ha raccolto informazioni da un campione di 4.483 intervistati. Quando possibile e significativo, i risultati relativi al nostro Paese sono confrontati con quelli dell’Eurozona.

Il contante prevale ancora nei negozi fisici

I dati mostrano che, sebbene il contante rimanga lo strumento di pagamento principale presso il punto vendita (POS) fisico, in particolare per gli acquisti di valore più contenuto, il suo utilizzo è calato rispetto alle indagini precedenti. In termini di valore i pagamenti con strumenti alternativi al contante hanno acquisito più peso e rappresentano oltre la metà delle spese totali presso il POS. I pagamenti con strumenti elettronici stanno complessivamente aumentando, supportati - appunto - anche dall’e-commerce. Le carte, che sono il principale concorrente del contante per le transazioni al POS, continuano a essere lo strumento di pagamento più usato, in termini sia di numero sia di valore, per le transazioni relative ad acquisti online.

Ancora elevata la nostra dipendenza dal contante

Stando allo studio, il contante è lo strumento di pagamento più utilizzato al punto vendita fisico, anche se questa quota è scesa negli ultimi anni: i pagamenti in contanti oggi rappresentano il 69% dei pagamenti totali (86% nel 2016, 82% nel 2019), rispetto al 26% delle transazioni con carte (13% nel 2016, 16% nel 2019) e circa il 4% con altri strumenti (1% nel 2016, 2% nel 2019), di cui il 2% con app mobili (trascurabile nelle indagini precedenti). In un confronto con gli altri partner, l'Italia rimane uno dei Paesi con la maggiore dipendenza dal contante nell’Eurozona. In termini di valore delle transazioni, i pagamenti senza contanti sono aumentati, raggiungendo il 51% (32% nel 2016; 42% nel 2019) degli acquisti totali al POS e riducendo il divario con la zona euro.

Le carte vincono solo tra i pagamenti elevati

Scendendo più nel dettaglio, nel nostro Paese il contante resta di gran lunga lo strumento predominante per gli acquisti di basso valore (fino a 50 euro), anche se con sfumature diverse, poiché rappresenta il 76% (89% nel 2016 e 2019) delle transazioni fino a 30 euro e il 54% (63% nel 2016 e 61% nel 2019) dei pagamenti tra 30 e 50 euro. Il contante smette di essere lo strumento dominante per gli acquisti tra 50 e 100 euro, col 45% (51% nel 2016 e 54% nel 2019) di tutti i pagamenti in questa fascia. Le carte restano uno strumento più frequentemente utilizzato negli acquisti di alto valore, utilizzate nel 53% (42% nel 2016 e 45% nel 2019) degli acquisti sopra i 100 euro. Nell’Eurozona, il contante al POS è meno utilizzato in tutte le fasce di valore rispetto all'Italia.

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Migliora l’accettazione delle carte da parte dei commercianti

Nel frattempo, in Italia è aumentata l'accettazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti al POS, poiché il contante è l'unico strumento accettato solo nel 26% delle transazioni regolate in contanti (40% nel 2019), in linea con i dati della zona euro. La quota di pagamenti online è aumentata significativamente nel tempo, raggiungendo secondo la ricerca il 16% dei pagamenti non ricorrenti totali (6% nel 2019) e confermando la tendenza osservata nell'intera zona euro. Per le transazioni tra persone (P2P), i pagamenti in contanti sono rimasti stabili al 85% dei pagamenti totali P2P (86% nel 2019), a differenza di quanto avvenuto nell’Eurozona, dove l'uso del contante è calato particolarmente a favore dei pagamenti mobili.

Leadership del bonifico bancario

In linea con quanto registrato nell’Eurozona, per i pagamenti ricorrenti anche nel nostro Paese il bonifico bancario è lo strumento più utilizzato, mentre il contante in questi casi non è molto utilizzato. Nonostante il contante sia ancora lo strumento più utilizzato al POS, i consumatori confermano fortemente la loro preferenza per strumenti di pagamento senza contanti se sono liberi di scegliere come pagare in un negozio senza vincoli. In altre parole, c'è ancora una discrepanza tra le preferenze dichiarate dai consumatori e il loro effettivo comportamento al POS, come era già emerso nella ricerca del 2019. Da un punto di vista internazionale, l'Italia è dunque uno dei Paesi con la maggiore preferenza per pagamenti senza contanti nella zona euro.

I vantaggi del contante e quelli dei pagamenti digitali

La ricerca ha preso in esame anche la percezione che i consumatori italiani hanno rispetto ai vari sistemi di pagamento. I principali vantaggi percepiti nell'uso delle carte sono la comodità (nessuna necessità di portare contanti), così come la sicurezza e la velocità delle transazioni. I punti a favore riconosciuti al contante riguardano invece la percezione di un migliore controllo sulla somma spesa e un livello più elevato di accettazione da parte dei commercianti. Mentre anonimato e privacy sono percepiti come meno importanti in Italia rispetto all’Eurozona. Il 77% ottiene contanti prelevando dall'ATM, rispetto all'11% dalle proprie riserve e al 7% da uno sportello bancario o postale. Come nel 2019, il 93% degli italiani è soddisfatto delle condizioni di accesso al contante.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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